Quando esce un album dei Duran Duran c'è sempre un mormorio di critiche e all'uscita di "Red Carpet Massacre" sono tante quelle mosse alla band anche dai propri fans, ma "Red Carpet Massacre" è un album che racchiude l'evoluzione dei Duran nelle liriche e negli argomenti oltre che nella musica. Orecchiabile in certi momenti ma è solo un impressione, i pezzi sono studiati nei minimi dettagli ritrovando un sound duraniano e al contempo innovativo e piacevole.

Si parte con "The Valley" ottimo entreè che parla delle difficoltà della vita e sembra quasi di vederle ascoltando il brano quando poi invece dopo senti i momenti in cui si igrana la marcia e si riparte per le vie e per le città. i Brani vanno ascoltati di fila perchè si intervallano momenti come RCM,la Title Track dove si mixa un sound nuovo al punk e dove si battono contro il mondo del Red Carpet .

"Nite Runner" "Falling Down" "Box full of Honey", tre pezzi che mescolano i vari momenti dei Duran, "Nite runner" definita anche dagli stessi Duran la nuova "Notorious", "Falling Down" vorrebbe essere la nuova "Ordinary World", ma a mio avviso è qualcosa di più, è una struggente ballata semplice ma travolgente. "Box Full of Honey" un altro pezzo tipico dei duran che non trova spazio in questo album ma che ci sta bene a intervallare gli stili diversi.

La parte centrale dell'Album è nu-dance "Skin divers" il secondo singolo e "Tempted", la prima in collaborazione con Timbaland, poi c'è uno stacco strumentale "Tricked out" (una sorta di "interlude" come in "Big Thing") perchè l'album cambia sound e torna verso sound esclusivamente duraniani come "Zoom in" (tra l'altro in collaborazione con Timbaland) dove si parla del mondo non troppo reale di Second Life.

"She's too much" il brano + dolce mai scritto dedicato alla figlia del leader dei DD Saffron, e ancora "Dirty Great Monster" e "Last Man Standing" dove si torna a suond Dark meno cupi e + attuali.

Insomma "Red Carpet Massacre" è proprio un bell'album nel 2008.

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