Un live derivato da registrazioni non pensate per una pubblicazione, ma rispolverate molti anni dopo con la supervisione di Bruce stesso. Il suono non è certamente ultra brillante, ma la qualità della prestazione è davvero molto buona. Il bassista e cantante britannico è in grande spolvero e la sua band lo segue in un percorso che spesso e volentieri flirta con il jazz rock, specie nei brani più lunghi. L'interplay tra i musicisti è sempre evidente, dimostrazione di bravura e gusto.
Ammetto di non conoscere molto di JB fuori dai Cream, se non le collaborazioni con Robin Trower e spero di trovare quelle con Leslie West.
Consiglio questo doppio a tutti gli amanti non solo del bassista, ma anche da chi vuole godersi un buon momento di rock senza troppi confini.
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