TheJargonKing

DeRango : 16,68 • DeEtà™ : 6482 giorni

 Il difetto principale di questo disco è il suo indurre in uno stato di torpore da noia.

 Eppure era un fior di maratoneta, un genio precoce e totale, fin dai suoi primi incisivi giri di basso con i Whole World di Kevin Ayers.

Return to Ommadawn di Mike Oldfield si presenta come un lavoro intimo e minimalista, nato dopo tragici lutti personali. Nonostante l'impegno del musicista, l'album manca della magia degli originali, con una composizione semplificata che induce torpore e noia. Pochi momenti riescono a coinvolgere, rendendo difficile consigliarlo anche ai fan più fedeli. Scopri se il nuovo album di Oldfield fa per te leggendo la recensione completa.

 Un episodio anomalo nella carriera, come lo è stato per chiunque abbia voluto cimentarsi nella commistione band + orchestra sinfonica, ma il risultato c’è.

 Apocalypse non può definirsi il miglior disco della band, resta un lavoro consigliabilissimo, intrigante e che si lascia assaporare per la grande e calda maestria di McLaughlin e soci.

L'album 'Apocalypse' della Mahavishnu Orchestra del 1974 rappresenta un riuscito esperimento di fusione tra jazz rock e orchestra sinfonica. Con la partecipazione della London Symphony Orchestra e la produzione di George Martin, l'album si distingue per partiture complesse e arrangiamenti raffinati. Pur segnando la fine della formazione originale, resta un lavoro consigliato per l'elevata maestria musicale e la nuova veste sinfonica del gruppo. Scopri l'innovativo viaggio musicale di Apocalypse con Mahavishnu Orchestra!

 Dal disco è sparita la componente primaria e fondamentale della musica dei Camel: l’anima.

 Un disco così, che si ascolta con aspettativa e curiosità e poi lo si butta nello scaffale a prendere polvere, non fa bene, no.

La re-registrazione del classico album 'The Snow Goose' di Camel, guidata da Andy Latimer, perde gran parte dell'anima e della magia originale a causa delle orchestrazioni sostituite da tastiere digitali e di una freddezza generale. Pur mostrando una tecnica ineccepibile, questa versione risulta distaccata e meno coinvolgente, lasciando deluso chi aspettava una rivisitazione all'altezza del capolavoro del 1975. Il disco rimane comunque apprezzabile per alcuni aggiustamenti e la presenza di ottime parti di chitarra e tastiere. Scopri come la leggenda del progressive Camel ha rivisitato il capolavoro 'The Snow Goose'.

 Il disco che mi salva è Wise After the Event di Anthony Phillips.

 Da quelle tonalità minori, da quel caldo esplodere di note tutto si fa poesia.

La recensione evidenzia il potere terapeutico e poetico di Wise After the Event, album solista di Anthony Phillips. Il disco emerge come un rifugio emotivo fatto di arpeggi gentili e parole delicate, capace di evocare sensazioni profonde e intime. Anche se non il suo capolavoro compositivo, rappresenta una delle opere più sincere e toccanti della sua carriera post-Genesis. Ascolta Wise After the Event e lasciati avvolgere dalle sue armonie poetiche.

 Hammill ha avuto dalla natura un dono immenso: la capacità di cantare qualsiasi cosa nel modo più splendido immaginabile.

 Come in ogni disco hammilliano non c’è sterile amministrazione del talento e fredda applicazione del copione dettato dalla sola bravura.

La recensione celebra pH7, album del 1979 di Peter Hammill, come un'opera ricca di sperimentazione e intensa emozionalità. Hammill dimostra la sua versatilità vocale e la capacità di fondere generi diversi. Brani come "Mirror Images" e "Careering" si distinguono per profondità e impatto melodico. L'album segna la fine di un decennio produttivo e anticipa nuove esplorazioni sonore. Una pietra miliare nella carriera di un artista unico e sfaccettato. Ascolta pH7 per scoprire l'eclettismo e la profondità di Peter Hammill.

 Come in un film montato alla rovescia, si perde la cognizione dei tempi e dello spazio nello spartito.

 Se pensate di poter amare un solido jazz rock variegato da forti pennellate Canterbury e kraut questo è un disco da tenere in debita considerazione.

Smile a While dei Brainstorm è un esordio del 1972 che fonde il krautrock con il jazz rock e il Canterbury sound, offrendo un suono personale e variegato. L’album sorprende nonostante una copertina poco attraente, mostrando influenze di Zappa, King Crimson e Soft Machine, con brani dinamici e improvvisazioni moderate. Da apprezzare il mix di fisarmonica, sax e organi distorti, tipico degli anni ’70 tedeschi, e la presenza di una lunga versione live extra nella riedizione CD. Un disco consigliato agli amanti del jazz rock d’avanguardia e del prog europeo. Scopri il jazz rock d’avanguardia tedesco di Brainstorm con Smile a While!

 Una band strutturalmente anomala e temporalmente anacronistica, specie nell’utilizzo degli strumenti.

 La loro musica vive di piccoli soffi, è ricca di minimalismo, è ricca di quella intensa ciclicità rimandabile agli studi di Terry Riley.

La recensione analizza l'album 'Beasts In The Garden' degli Spires That In The Sunset Rise, duo femminile di Chicago noto per il loro folk sperimentale. La musica si distingue per un uso originale di strumenti acustici e atmosfere fluide, evocative e talvolta disturbanti. L'album rappresenta un monumento a uno stile anacronistico ma coinvolgente, che unisce elementi di free jazz, new age e tribalità. Consigliato agli amanti della musica fuori dagli schemi convenzionali. Scopri l'affascinante mondo sonoro degli Spires That In The Sunset Rise, un viaggio musicale unico e senza tempi.

 "Dance me this! I brani viaggiano su poliritmie che hanno dell’assurdo."

 "La suite 'Wolf Harbor' è un drappo nero, profondo e claustrofobico, al cospetto del quale emergono spettri di Varese, Boulez, Nono e Romitelli."

Dance Me This segna il centesimo album di Frank Zappa, pubblicato postumo dopo essere rimasto a lungo nel cassetto. L'opera unisce sperimentalismo estremo con poliritmie, percussioni complesse e l'uso innovativo del Synclavier. La lunga suite Wolf Harbor si distingue per atmosfere oscure e claustrofobiche, mentre le tracce finali enfatizzano virtuosismo e originalità. Un lavoro imperdibile per gli appassionati di Zappa e per chi ama la musica d'avanguardia. Scopri il genio sperimentale di Frank Zappa con Dance Me This!

 Il tracollo finanziario finale, però, non intaccò la bontà e la qualità del progetto.

 Il risultato finale fu piuttosto omogeneo e, ancora oggi, non si fa fatica a distinguere una regia comune.

La recensione esplora il doppio album 'Music and Rhythm', uscito nel 1982 come testimonianza del progetto WOMAD ideato da Peter Gabriel. L'opera unisce artisti internazionali con brani in studio che rappresentano un viaggio nella world music degli anni '80, grazie anche all'uso pionieristico di sintetizzatori Fairlight CMI. Nonostante le difficoltà economiche di Gabriel, il progetto mantiene alta la qualità e l'innovazione sonora, risultando un documento di grande valore storico e musicale. Ascolta ora 'Music and Rhythm' e immergiti nel fermento della world music anni '80!

 Non stiamo parlando di un capolavoro, ma di un disco assai egregio, che potrebbe rappresentare la porta di accesso al mondo musicale russo.

 Molte le repentine virate, generate da una scrittura varia, complessa ed estremamente fantasiosa.

Liturgia Bezumia dei Sepsis è un album strumentale del 1991, espressione del rock psichedelico e progressivo post-sovietico russo. Con un unico brano di oltre 40 minuti diviso in due suite, il disco unisce influenze da band come Rush e King Crimson a sonorità kraut e hard rock. Nonostante la sua oscurità e la complessità musicale, rappresenta un'interessante porta d'accesso alla scena musicale russa d'inizio anni '90. Un disco di qualità che premia l'ascoltatore curioso. Scopri l'affascinante rock psichedelico russo con Liturgia Bezumia di Sepsis!

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