telespallabob

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@Saputello, lo vedevi nelle fasi di disimpegno il dramma nostro. Non riuscivamo mai a mettere la palla fuori per le touche (dove ce le siamo giostrate bene in certi momenti) nel primo tempo. Pensavamo a liberare alla cieca. Puntualmente avevi Kircher o Du Preez che, con il vento a favore, tiravano delle cannonate e ritornava da zero. Anzi, è successo che quando ci rimpallavamo la palla con dei calci puntualmente prima o poi trovavano un angolo nostro scoperto e andavano in touche sui nostri 22. Poi le punizioni sono state un incubo. Non abbiamo un apertura come si deve, non dico un nuovo Dominguez (magari!) però uno accettabile. Non mi era dispiaciuto l'anno scorso Marcato in quel ruolo. Gowyer lo salvo per l'incrocio fantastico con Garcia che ci ha portato in meta e ci stavamo andando di nuovo con un'altra super giocata di Capitan Parisse (il numero 8 più forte del mondo!). Il lavoro di Mallet si vede e sono convinto che va tenuto perché noi fino al 9 siamo competitivi con tutti ma dobbiamo imparare a giocare alla mano, a costruire un gioco con i trequarti e questo ce lo possono insegnare solo gli allenatori dell'emisfero sud.
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"Poi è ovvio che in qualsiasi sport di squadra senza certi meccanismi non vai da nessuna parte, ma nel calcio (per fare un esempio prendo il calcio ma ci sarebbero anche altri sport) se hai il fenomeno o grazie a una giocata "estemporanea" puoi vincere il torneo o addirittura la squadra più debole può vincere una partita. Nel rugby questo non può accadere. L'inghilterra campione del mondo ha vinto perchè era la squadra più forte e non perchè c'era Wilkinson pur essendo quest'ultimo un grande giocatore, anche un fuoriclasse ma il peso specifico del fenomeno nell'economia del gioco e sull'esito finale è innegabilmente inferiore. Il rugby è organizzazione, coordinazione e forza, meccanismi d'insieme perfetti. Il bagaglio tecnico individuale è inferiore a quello necessario in altre discipline e non lo dico con sprezzo. Nessun giocatore di rugby potrà mai vincere una partita da solo, nel calcio un affermazione del genere è molto più vera ma anche nel basket e nel volley. I gesti tecnici individuali di base del rugby pur raggiungendo l'eccellenza se ci pensiamo non sono sufficienti per garantire la vittoria ci vuole TUTTA la squadra per varcarev quella cazzo di linea." Tutto questo è bellissimo, a pensarci. Non solo da un punto di vista sportivo ma anche da quello umano, è una metafora di vita incredibile. Visto che parli d'indole egoistica degli italiani (e sono d'accordo ma c'entra poco nell'ambito sportivo) il Rugby può essere un grande incentivo a cambiare. "E se andiamo ad analizzarli uno per uno sono la corsa, il passaggio all'indietro, il calcio il tutto condito da grande forza fisica ... insomma, non sono gestualità che richiedono tanto tempo o talento innato per esser destreggiate." Qui andiamo su un punto di vista tecnico e ti ripeto la domanda: quante partite hai visto? Quanti praticanti conosci? Da quando ti sei dedicato alla conoscenza di questo sport? Gli elementi che hai citato apparte il fatto che sono sbagliati perché banalizzati non sono neanche quelli che servono. E' uno sport più complicato di quel che sembra, bisogna conoscerle le regole. "E comunque oggi Sud Africa (i campioni del mondo vero ?)- Italia non se l'è cagata nessuno. Ma si sa, i poveri campioni non hanno la Haka eh no chi se li incula. Mica si giocava nella glamourosissima Milano chi se ne fotte. E abbiamo fatto cacare naturalmente." Allora, il Sud Africa è campione del mondo e la partita in tanti se la sono cagata (visto che lo stadio "Friuli" ha offerto una bellissima cornice di pubblico, non il tutto esaurito ma in tanti erano presenti. A parti invertite come stadi avresti visto, secondo me, 60mila spettatori al Meazza a vedere gli Springbooks e non sono pochi. Inoltre non abbiamo fatto cagare, come puoi pensare. C'è stata una leggera involuzione, determinata da un pessimo gioco in fase di disimpegno coi calci (e anche nelle punizioni abbiamo peccato). Abbiamo commesso meno falli, ci siamo comportati bene nella mischia confermando i dati di sabato scorso e abbiamo giocato meglio alla mano (con una bella meta di Gonzalo Garcia). Il risultato è stato più pesante perché abbiamo pagato l'handicap del 12-0 subito nei minuti successivi all'ammonizione ingenua di Favaro. Questo nelle primissime fasi di gioco. Ora si giocherà contro Samoa ad Ascoli e lì si potrà fare un bilancio importante visto che siamo indietro a loro di una sola posizione nel ranking internazionale. "Perchè è uno sport di nicchia e purtroppo rimarrà tale, perchè in italia lo giocano in pochi, perchè un campo da rugby nella penisola è pur sempre una rarità e ancor più vedere dei bambini che ci giocano e perchè l'italiano (che ha una cultura sportiva pressochè vicina allo zero) non si esalterà mai per codesti coraggiosi armadi." E' uno sport di nicchia in alcune zone del paese ma in altre troverai pressoché dovunque un campo da rugby (e te lo posso dimostrare quando vuoi). L'italiano deve crescere in cultura sportiva e imparare dal mondo della palla ovale potrebbe essere una grande lez
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Allora, partiamo dal gruppo. Indubbiamente sono bravi e possono essere indirizzati anche ad un numero allargato di ascoltatori. Bisogna però lavorarci un pochino, non sono proprio così immediati. QUESTO disco però non merita il massimo dei voti, almeno secondo me. La recensione? Discreta però rallenta, si vede che hai passione e hai parecchio materiale da recensire ma fallo un po' per volta. Così riesci anche ad affinare la scrittura.
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Sembra? E' interessante. Scoperto da poco e apprezzato fin da subito
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Ammazza! La metto tra le preferite. Complimenti doppi, visto che è la prima volta. Benvenuto su DeBaser
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Non è una disputa, anche perché non m'interessa. Si chiede solo rispetto verso qualcosa che non mi sembra avete dimostrato di conoscere o rispettare. Comunque, Algol, almeno per me sei perdonato. Permalosi? Io non credo di essere così permaloso
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"Il rugby è una grandissima rottura di coglioni. Non c'è spettacolarità nel raggiungimento della meta (è un uomo che correndo oltrepassa una linea... wow, eccitante!!!)" Questo è testuale tuo. Se non è un insulto questo ditemi cos'è! Non mi sembra che hai argomentato, il tuo è sarcasmo. Le domande sono: quante partite hai visto? Da quanto tempo ti interessi al Rugby?
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Allora, io vedo un doppio problema. E' vero che il principale obiettivo era la spettacolarizzazione di un evento sportivo però sono state utilizzate anche frasi inopportune. "Il rugby lo capisco e per questo non mi piace", "il rugby è una grandissima rottura di coglioni". Dov'è il problema? Sono parole dette dalla stessa persona: l'autore della recensione. "voi vi accanite come se qualcuno vi avesse detto che il rugby è una merda", non mi piace accanirmi ma è stato detto e non è l'unico ad aver usato una parola del genere. Ve la dovevate aspettare la reazione di Gasta, perché lo sapevo che sarebbe arrivata. Non riesco a condannare la sua risposta, non riesco. Inoltre lui si è scusato a monte per lo sfogo, gli altri hanno proseguito negli insulti. Creare uno spettacolo ferisce chi è veramente appassionato ma chi usa lo spettacolo per ferire gli appassionati è ancora più cattivo. "Per me poi, fedele abbonato dei campioni d'Italia, trattasi di profanazione del tempio. Che se lo giochino e se lo guardino il rugby, ma al Giuriati, a Calvisano o a Rovigo." E' una battuta? Ne sei sicura? C'è una cosa che mi fa arrabbiare: che si usano insulti gratuiti e poi ci si difenda a posteriori dicendo che è una battuta. La vostra "battuta" è stata sostenuta per altri commenti, è dovuto arrivare lo sfogo non ortodosso ma giustificabile per farvi ammettere che è una battuta. Il rispetto è un concetto duplice, è meglio ricordarselo
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C'è il Giurati, vero, ma non puoi far giocare Italia-Nuova Zelanda al Giurati. E' un campo di patate perché non è tenuto bene il manto erboso (non che il Pepìn Meazza abbia questi geni a trattare l'erba), non per altro. Inoltre sono anni che il Rugby milanese vuole giocare all'Arena (e per fortuna adesso ha acconsentito il Comune!). Non c'è un impianto abbastanza "adatto" per far giocare questi incontri, non lo è il Flaminio (che andrebbe abbattuto e ricostruito, in modo da avere così uno stato come si deve!). Quindi non è un crimine chiedere di essere ospitati in luoghi più capienti. Sarebbe bello giocare al "Battaglini" (lo stadio di Rovigo), un po' il San Siro della palla ovale (almeno a livello italiano) però parliamo di utopia visto che le nazionali giocano in posti ben più grandi. @Larock, nessuno si deve intendere o vedere tutti gli sport, sia chiaro. Il mio è un invito, non lo devi cogliere per forza. I tuoi amici non lo conoscevano? Poco male, magari gli è piaciuto e vedranno volentieri la partita contro il Sud Africa ad Udine, altro impegno difficile.
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Secondo me si è sviati in un confronto Rugby-Calcio che non ha senso. Alcune cose devono essere chiare. @Algol, tu sei un profano della palla ovale. Non è questione solo di mode o dello sport in generale. Si parla di una disciplina con i suoi tempi e le sue regole. Possiamo apprezzarlo quanto ci pare (o disprezzarlo) ma il "sacro" lo può mettere solamente chi lo pratica e tu questo non lo fai. @Larock, quanta gente hai conosciuto che è andata a San Siro? Io ne conosco un paio e ci giocano, a livello giovanile. Quindi dovrei pensare che tutti s'intendevano? No. E' un evento che ha caratterizzato l'attenzione di tantissimi militanti ma ha anche creato curiosità in chi il Rugby non lo conosce. Visto che sei di Milano t'invito a vedere qualche partita dell'Amatori Milano, magari con qualcuno che pratica. Nessuno vi mangia, statene certi. Il Rugby non è questo mondo elitario, bisogna avere il rispetto come di tutte le cose. Andate ad una partita e vi piace, a tal punto che volete praticarlo? Fidatevi che vi accolgono a braccia aperte, andate ad imparare e scoprire cos'è. Non è superiorità: è amore verso qualcosa che catalizza la loro mente. La domanda chiave alla fine è una sola: lo avete mai visto? Ci avete giocato? Quando vi siete interessati a questo sport? Questo è il problema: che tutti ci sentiamo sempre autorizzati a parlar di qualcosa perché sennò si è censori. Io non voglio che stiate zitti, vorrei che le parole fossero ponderate di più. Io non oserei mai parlare di pallamano, anche se ho avuto l'occasione ed il piacere di ammirarlo un paio di volte, perché non lo conosco. Lascio la parola a chi ne sa. "via le vostre risse dal terreno (giá malconcio di suo) del Pepín Meazza", il prato del Meazza è del Comune di Milano che lo concede a chi ritiene opportuno. Chi è sceso in campo sabato lo ha fatto con rispetto, perché comunque di solito ci entrano campioni di un altro sport. Sentite le parole dei giocatori a riguardo. E poi non sono risse: si chiamano ruck, placcaggi, mischie ordinate, maul e sono molto più organizzate di quanto si pensi.