Voto:
FRANCESCO NUNZIATA, ti sfido a duello. Avrai mie notizie.
Potrai tranquillamente concordare con i miei emissari il luogo e il tempo del tenzone.
Possibilmente Torino e di domenica.
Dobbiamo anche decidere quali armi usare.
Dischi in vinile direi (da lanciarsi come taglienti fresbee contro la giugulare).
Indovina quale sarà il primo disco che ti lancerò addosso?
Voto:
Bella recensione. Mi fa venire voglia di riapprofondire la storia di questa formazione. Ricordo che li ascoltavo negli anni '80, consigliato da amici che stravedevano per loro. Confesso che mi annoiavano un pò.
La recensione e ricchissima di stimoli e collegamenti letterari.
E' migliore di tante recensioni piazzate su testate importanti da grandi firme della critica. Ben Fatto.
Voto:
tra l'altro non condivido. La tendenza di chi scrive in rete: di sottovalutare, la punteggiatura;
Voto:
troppe (buone) energie per un disco sottobicchiere
Voto:
Certo che curarsi la depressione con la coca vuole dire lanciarsi dai tremila senza paracadute.
Voto:
Il disco è uno splendido esempio di quel jazz rock generato da quella straordinaria esperienza che è stata la realizzazione dell'opera "Bitches Brew" di Miles Davis.
E' un opera ricchissima e sottovalutata che meriterebbe molto di più che questa recensione mediocrissima.
Tra l'altro, non condivido per nulla i cenni alla "musica malata" o alla "malattia mentale" che proprio non hanno nulla a che fare con il mondo artistico di Herbie Hancock.
Suggerisco al recensore Mr_Iko, se realmente si è innamorato di questo disco, un'opera analoga e dello stesso particolare fascino, e cioè il primo disco dei Weather Report, intitolato appunto Weather Report, mi pare del 1971.
Voto:
troveranno la Direttrice appollaiata su una sedia accanto al suo letto, le braccia a penzoloni e le nocche che sfiorano il parquet. Uno strano sorrisetto perfido sulla bocca, la sua consueta espressione, ma un piccolissimo rivolo rosso dietro l'orecchio sinistro avvertirà che il tempo della sua vita di carogna e scaduto da perlomeno tre ore. Il lavoro pulito promesso da odradek. Li hai ben organizzati i ragazzi, ben fatto odradek! Noi saremo già in qualche baita sperduta nei boschi svizzeri, seduti intorno a una cartina geografica, a discutere animatamente con altri Scappati. Discutere di futuri sabotaggi. Lavori puliti.
Voto:
Attraverseremo le montagne di notte, il sentiero illuminato dalla luna. Quando saremo sul passo, da una parte la verde Svizzera e dall'altra l'Italia occupata dallo straniero sentiremo le sirene dell'allarme giù a valle, poi spari e urla di rabbia dei cani invasori per averci lasciato scappare. Ma sarà troppo tardi. Faremo loro il gesto dell'ombrello, tiè, e poi cominceremo a scendere verso la transalpina libertà.
Ma sarà solo per riorganizzare una nuova resistenza.
Te la senti a 50 anni suonati ormai da tempo?
Io si. Saluta i tuoi cari che andiamo. Ma torneremo
Voto:
Il nome Hot Tuna fu un ironico e ammiccante ripiego. Il nome originario del gruppo era un altro (Hot Shit), ma la casa discografica non consentì. E l'ironia è il vero leitmotiv di tutta la musica di questa formazione. Se con i Jefferson Airplane si mirava a far la rivoluzione, con gli Hot Tuna questi artisti (Kaukonen e Casady) pensarono di giocare con la propria tradizione.
Voto:
Per caso, proprio in questi giorni sto ascoltando "first pull up, then pull down". Brillante (ma Burgers, forse, è leggermente superiore).
In realtà la cosa che ho sempre amato di quest'onestissimo gruppo non è tanto la musica, buona ma veramente un pò impolverata dal tempo, quanto la formidabile immagine e presenza scenica di Jack Casady. Non penso di esagerare, definendolo un'icona della musica americana di quegli anni.
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