Voto:
un fake raffinatissimo... ma la cosa più divertente è la risposta di MikiNigagi.
Voto:
carino, però il pezzo mi pare strida un pò con l'effettivo contenuto del disco, in cui Neil Young ha riversato tutta la sua amarezza e disillusione. Questo disco, e più ancora il successivo, Tonight's The Night sono letteralmente pieni dei fantasmi che nel tuo testo inviti a buttare nel fuoco.
Anzi, in Tonight's The Night i fantasmi hanno persino un nome, Bruce Berry e Danny Whitten, amici morti di overdose. Sono due dischi splendidi e tetri, rivolti verso il passato, che viene dolorosamente messo in discussione.
Il tuo pezzo esprime un invito alla speranza e all'ottimismo che nel disco in questione manca del tutto.
Comunque carino e ben scritto.
Voto:
din don, din don amore,
cento campane stanno a dì de si...

...bravo Cervo!
Voto:
beh, la gita scolastica nella Londra del 1973 è cosa che si ricorda tutta la vita credo. Io ancora ricordo con irrespirabile nostalgia una gita a Vienna (che non è certo Londra), e non era nemmeno il 1973, ma esattamente 10 anni dopo: epoca U2, Style Council e Everything But The Girl. Ricordo quella gita per motivi sentimentali, avevo una cotta per una mia compagna di classe che mi stimava moltissimo (come la moglie di Fantozzi stimava il marito. Ma... amare no?). Finii a limonare con un'altra mia compagna che non mi interessava per nulla. Tutto sbagliato. Però, nel complesso ricordi dolcissimi. Darei il mignolo della mano sinistra per tornare a quell'epoca.
Il disco è carinissimo e la recensione altrettanto.
Voto:
bei ricordi, indubbiamente, però Vecchioni l'ho sempre trovato insopportabile.
Voto:
bah, trovo semplicemente Funeral un disco splendido e questo almeno bello, senza troppe storie.
Voto:
perbacco!
Voto:
la tua recensione è divertente e l'avventura di questa trasferta è raccontata molto bene, tanto da richiamare esperienze simili da me vissute in quei posti tanti anni fa (intendo l'inseguimento avventuroso di un concerto, attraversando posti affascinanti e sperduti)
L'unico piccolo limite del tuo gradevole pezzo è che, non conoscendo questa formazione, la descrizione dei musicisti e della musica che hai ascoltato non mi ha consentito di farmi un'idea di che roba fosse realmente. Ho dovuto integrare la tua recensione con una piccola ricerca su wikipedia.
Insomma, la tua recensione è roba da intenditori che già sanno di cosa stiamo parlando.
Comunque ti considero una presenza rilevante del debasio e ti leggo sempre con interesse e divertimento.
Quindi complimenti TataOgg, e alla prossima.
Voto:
Quest'estate per me è stata sfortunatissima. Mi sono fratturato il polso e ho dovuto passare 3/4 del tempo seduto su una sedia a far nulla.
Per caso però mi è capitato di riascoltare l'album bianco, e anche il NON DISCO "Smile" dei Beach Boys.
Scusate la banalità del mio commento, ma sono così mal messo che non mi viene di meglio (e così offro il fianco ai miei adorati odiatori, che mi massacreranno, o, peggio, mi ignoreranno).
Beh, l'album bianco è stato bello riascoltarlo. I Beatles erano ormai desiderosissimi di sciogliersi e di proseguire ognuno per i cazzi propri. La tensione centrifuga nel disco è palpabile (diomio che banalità, perdonatemi). Erano diventati una formazione di imbattibili "artigiani del pop costruito e realizzato in studio".
Questa caratteristica di "superbo artigianato" dello studio di registrazione li accomuna ai Beach Boys (pur, questi ultimi, ancora in grado di fare gandi performance dal vivo, ma la loro capacità di costruire meraviglie sonore in uno studio di registrazione pare fosse superiore, all'epoca).
E, insomma, "artigianato da studio" o no, l'album bianco, per me, rimane uno scrigno pieno di musica bellissima, caotica, c'è di tutto lì dentro, ma pur sempre bellissima.
"Smile" dei Beach Boys invece non esiste. E' un insieme di splendidi bozzetti di qualcosa che avrebbe dovuto diventare un disco, l'ambizione di Brian Wilson era quella di realizzare il loro capolavoro. Ma poi mancò la fase finale di sintesi a causa dell'abbandono del progetto. Quello che Smile sarebbe dovuto essere, si può solo vagamente intuire. L'opera sostanzialmente non esiste. Che peccato.
Comunque restanono, di quelle sessioni, Good Vibration e Surf's Up, che si aggiungono a quella meraviglia dal titolo di "Pet Sounds".
E così Beatles e Beach Boys mi hanno tenuto compagnia in un'estate d'inferno. Li adoro entrambi per la superbia della loro fantasia e capacità compositiva.
zaireeka fa parte del gruppo delle voci (o penne, o tastiere) di valore di Debaser, e quindi invio le mie 5 stelle per questo semplice richiamo ad una buona recensione più vecchia, su un'opera meravigliosa come l'album bianco.
A risentirci in tempi per me migliori.
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