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Si Iside, anch'io ti voglio bene.:-)
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Grazie anche a te, kosmogabri.:-)
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Grazie a tutti i gentili e veloci commentatori. Questa recensione ha fatto una toccata e fuga in home page... Vabbè, chi se ne frega, i sample li avevo e li ho messi... Una sola cosa per Iside: sai benissimo che non hai bisogno di rovinarmi la media per ricevere insulti da me. Basta chiedere.:-) Ciao a tutti...
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"... dopo altri 9 anni una telefonata da parte della nonna che credeva morta e che odia profondamente lo sconvolgono, quasi paralizzandolo." ---> E poi che succede? C'è un sequel o finisce così?
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Incredibile? Ho già fatto il primo de-compleanno. Sono un veterano del sito, ormai.:-) Odradek è un po' che non si fa sentire...
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Questo Schneider mi manca... Anzi, non ne ho proprio mai sentito parlare... Certo che se la metti giù così, dovrò procurarmelo...
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Vabbè, Pistolini mi ha battuto sul tempo.:-) Conosci il libro di Coe? Un po' me l'aspettavo... L'ho citato in una recensione sugli Henry cow... Citarlo nella recensione sugli Hatfield mi sembrava troppo facile.:-). Bellissimo quel libro... Peccato, il "circolo chiuso" mi ha un po' deluso... A parte la storia dell'invio delle truppe in Iraq... Quella è fenomenale...
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Certo che tu e il poeta ne fate di casini con 'sti sample...:-). Comunque, bella questa canzone...
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Grazie anche a te Laurafiesolana.:-) Vuoi sapere l'origine del mio nick? Presto detto: Quando ho scoperto debaser mi è subito parso un sito parecchio scafato, frequentato da persone intelligenti ma che non si prendono troppo sul serio. Così ho cominciato a pensare a un nome stupido. Fusillo è il primo nome che mi è venuto in mente dopo tale travaglio... Mi piacerebbe rendere questa spiegazione un po' meno prosaica ma le cose andarono così...:-). "Le provenienze dell'amore" l'ho finito ieri sera. E' stata una lettura piacevole che ha confermato alcuni aneddoti che conoscevo (come quello di Robin Frederick) e me ne ha fatti conoscere altri... Vi ho trovato una bella ricostruzione dell'amorevole ambiente famigliare nel quale nacque e visse Nick, e di quello professionale, altrettanto affettuoso... Chissà, se Nick avesse incontrato più ostacoli per arrivare a un contratto discografico, magari avrebbe tirato fuori le palle e sarebbe stato più comunicativo col pubblico nei suoi pochi concerti... Mi è piaciuto anche il racconto della scoperta di Nick da parte di Pistolini. Mi ha ricordato certi romanzi di formazione. Sicuramente ne hai letti parecchi anche tu. A me questo ha ricordato un po' "La banda dei brocchi" di Johnathan Coe. Vabbè "la banda..." è più corale, l'ambiente è diverso (la città di Birmingham) e la bands di Canterbury (in particolare Hatfield and the north e Henry Cow) fanno le veci di Drake. Ma se non lo conosci, te lo consiglio... Infine non mi è piaciuto il capitolo in cui Pistolini ipotizza la messinscena della falsa morte di Nick. Francamente se la poteva risparmiare. Comunque ottimo libro... Ti lascio con un consiglio. Procurati in qualche maniera (anche col mulo...) un documentario realizzato nel 1999 che prende il titolo da un'espressione di Gabrielle Drake citata anche da Pistolini: "A skin too few". Ci sono interviste a Robert Kirby, a John Wood, a Joe Boyd e appunto a Gabrielle Drake. Per altro si sente una registrazione in cui Molly Drake canta una sua canzone accompagnandosi col piano. Gabrielle dice che Nick fù molto influenzato dalle canzoni della madre. Si vedono anche le uniche immagini filmate di Nick... Un filmino fatto durante una vacanza al mare all'inizio degli anni cinquanta... La famiglia Drake era deliziosa... Ciao.
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