Voto:
Era per scherzare, lo so che l'editoriale non è feticista.
Voto:
Editoriale feticista, recensioni feticiste, commenti feticisti...che tempi, dove andremo a finire? Altro che Reverse, se arrivasse Blechtrommel.
Voto:
"Intento", non "intendo", ovviamente.
Voto:
Mi è piaciuta, apprezzo l'intendo di affrontare approfonditamente questo artista che è molto facile, a mio avviso, amare o odiare "di pancia", molto meno facile capire. Comunque io fossi stato in te avrei riportato anche la vera storia di Marlin Manson e John Cinque, è una grave mancanza nella recensione:
Voto:
Vabeh ma quello è il metalcore più merdoso che ci sia...ci sono anche gli Hatebreed che sono definibili metalcore pur non avendo un accenno melodico che sia uno. La tua definizione è quantomeno discutibile, Alì Murtacc.
Voto:
Non è proprio il mio preferito dei Metallica ma di sicuro è il più epocale. Bella recensione, chissenefrega dei doppioni. Non è decisamente di quelli a dir poco infantili che piovono di solito.
Voto:
Li ascolto da poco i Megadeth ma mi piacciono, perlomeno i classici: questo infatti, così come l'ultimo degli Slayer e quello dei Metallica, mi sa che lo tralascierò. I Megadeth nel tempo sono forse quelli tra i "Big Four" ad essere rimasti più uguali a sè stessi, aldilà del brusco ritorno alle origini di Slayer e Metallica negli ultimi rispettivi due lavori. Non si sono tenuti in forma come Anthrax e Slayer, flirtando con suoni più moderni quali grunge e cross-over i primi e hardcore e metalcore i secondi, senza snaturarsi, ma almeno dignitosi forse sì. Di sicuro meglio delle improbabili ultime uscite dei Metallica.
Voto:
Dietro questo tipo di lavori percepisco finalmente una scena, un contesto, qualcosa che potrebbe essere anche il "suono degli anni Duemila". Percepisco sostanza, ma anche uno sguardo al passato e innovazione, senza sterili sperimentalismi. Ottima la segnalazione così come la recensione.
Voto:
Che discorso questo di Contemplazione...praticamente parla di un genere importante se non importantissimo definendolo "robetta", poi corregge il tiro adducendo una presunta soggettività del commento che non si legge, poi corregge nuovamente in virtù delle sue eccezionali capacità critiche che gli permettono di dare un giudizio oggettivo su un genere, che oserei definire tra quelli "principali". Del tipo "Le piramidi, sì, robetta...non ve la prendete ma io sono ingegnere e me ne accorgo se una cosa è fatta su bene o male." Non m'è piaciuto! Comunque io fossi in te, per citare un grande, punterei sul "belloccio palestrato" e lascerei perdere sia il punk che il jazz...beato te che te lo puoi permettere, no?
Voto:
Sì ma che senso ha paragonare la politica ai gusti personali? La prima ha implicazioni utilitaristiche e materialistiche, i secondi le avranno anche ma sono di natura pressochè imperscrutabile...insomma, condivido il tuo ragionamento ma mi pare una cazzata accostare la politica, ambito in cui si può scadere nel crimine e talvolta nell'aberrazione, e i gusti personali con i quali non si può ledere la legge o comunque la ledibilità altrui. Sono d'accordo, rispetto di base per tutti, ma due pesi e due misure: se giudico un nazista per le sue idee è diverso da giudicare uno perchè ascolta Zucchero. @Franci: io volevo andare a vederlo ma vista la tua esperienza dubito che lo troverò qua in giro pure io...
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