Sei la mia schiavitù,
sei la mia libertà,
sei la mia carne che brucia,
sei la mia patria..
Tu,coi riflessi verdi dei tuoi occhi,
tu,alta e vittoriosa,
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro..
(Nazim Hikmet - Sei la mia schiavitù sei la mia libertà)
Dedico i versi di Nazim Hikmet alla musica(ed alla vita in generale),aggiungendo,come cantano i Mercanti di Liquore,che "lei non appartiene neanche a chi la fà"..
Saluta con gioia!
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
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