March Horses

DeRango : 6,57 • DeEtà™ : 5064 giorni

 "È il suono del mio silenzio, del buio di questa sera dove neanche le zanzare mi fanno compagnia."

 "La polvere non ha affossato la mia voglia di riscoprire certe piccole emozioni."

La recensione esplora l'ascolto intimo e personale dell'album Hisser di Howe Gelb, evidenziandone la natura folk e blues in una chiave molto introspettiva. L'autore si confronta con il silenzio e la solitudine attraverso suoni essenziali e crudi, riconoscendo una musica dalla produzione semplice ma profondamente emotiva. Pur non essendo immediatamente accessibile, l'album diventa una colonna sonora delle emozioni notturne e del vuoto personale. Ascolta Hisser per un viaggio musicale intimo e riflessivo.

 Mulatu è innamorato della sua terra, è innamorato dei ritmi a volte calorosi, altre indolenti, delle sue musiche tradizionali.

 È musica etnica che si innamora del bebop e flirta con le vibrazioni latine.

Sketches Of Ethiopia di Mulatu Astatke è un album di jazz etnico che unisce ritmi tradizionali etiopi a influenze bebop e latine. Cari ricordi di jazz leggendario si intrecciano con atmosfere calde e vibranti. L'opera, pubblicata nel 2013, rappresenta un viaggio musicale tra Addis Abeba, la Francia e l'Inghilterra, con uno stile personale e appassionato. Non è un jazz convenzionale ma una festa di culture sonore e ritmiche. Ascolta Sketches Of Ethiopia e immergiti nel jazz etnico di Mulatu Astatke.

 John Campbell è un erede di Robert Johnson, raccolse lo stendardo dell’esausto Jeffrey Lee Pierce.

 "Gotta keep the Devil way down in the hole", come in uno degli anatemi contenuti tra queste dieci tracce.

Howlin' Mercy di John Campbell è un album blues oscuro e intenso, radicato nella tradizione Delta e dedicato a Howlin' Wolf. La musica evoca sofferenza e passione attraverso una slide guitar penetrante e una voce profonda. Senza eccedere in sperimentazioni, il disco mantiene un equilibrio perfetto tra orecchiabilità e profondità emotiva. La recensione lo celebra come un capolavoro moderno del blues. Ascolta ora Howlin' Mercy e immergiti nel vero spirito del blues.

 "Swerve: deviazione."

 "Forse Gelb non ha mai saputo quale strada prendere, lasciando sulle sue orme pezzi di gemme che valgono più di una carriera."

L'album 'Swerve' di Giant Sand, guidato da Howe Gelb, è un'opera sperimentale che mescola country, noise e free jazz. Pur mostrando una certa incertezza stilistica, offre momenti di grande intensità e innovazione sonora. Un viaggio creativo che sfida le convenzioni musicali. Tra brani rock e ballate, si alternano fragilità e grinta con risultati affascinanti. Ascolta 'Swerve' e immergiti nell'avventura sonora di Howe Gelb e Giant Sand.

 Acclamati dalla critica, estasiata da un rock così puro e così bastardo allo stesso tempo.

 Ascoltare 'It's OK', blues esasperato, per sentire la propria mente vibrare ad ogni pennata.

La recensione celebra 'In The Spanish Cave' dei Thin White Rope come un album di transizione che unisce punk-new wave e folk psichedelico. Il sound è ricco di varietà, grazie a pezzi che spaziano da rock introspettivo a country spettrale. Il carisma di Guy Kyser e le chitarre di Roger Kunkel definiscono un suono autentico e affascinante. Pur non raggiungendo la profondità emotiva di 'Moonhead', l'album resta un imprescindibile crocevia della band. Scopri ora 'In The Spanish Cave' e immergiti in un rock autentico e senza tempo.

 Definiti "the lost great psychedelic band", finalmente li ho trovati nel loro unico LP, "A Young Man’s Song".

 E’ una musica che graffia, avvolge, eccita, enfatica nelle parti vocali e spesso estesa per dare il giusto spazio agli assoli.

La recensione celebra l'unico album dei Frumious Bandersnatch come un capolavoro psichedelico poco conosciuto. L'autore sottolinea la potenza e la compattezza sonora, con assoli di chitarra estesi e influenze West Coast. L'album è definito un gioiello dimenticato ma imprescindibile per gli appassionati di rock psichedelico. Brani come "Rosemary's Baby" e "Cheshire" sono particolarmente evidenziati per la loro forza e originalità. Ascolta ora 'A Young Man’s Song' e riscopri un gioiello psichedelico dimenticato!

 La musica è funk, è soul, è r'n'b non particolarmente originale, una versione lustrata dei vecchi MG’s.

 ‘Crazy’ qui sbrilluccica a mò di party raffinato, quello dove sorseggi un gin tonic e ci provi con la biondazza scollata.

La recensione presenta The Road From Memphis di Booker T. Jones come un album ricco di groove e riferimenti vintage, con cover di successo e brani originali funzionali. Il tono è ironico e giocoso, apprezzando la continuità con lavori precedenti e il fascino di un funk/soul lustrato. La presenza di ospiti come Lou Reed aggiunge un tocco intrigante. L'edizione vinile rende il prodotto ancora più interessante per appassionati e collezionisti. Scopri il groove senza tempo di Booker T. Jones in vinile ed edizione speciale!

 Se dovessi riassumere i Groundhogs... userei le seguenti semplici parole: dignitosi perdenti.

 La musica che si ascolta è omogenea o perfino monotematica, con la sezione ritmica martellante e la chitarra che si perde e si ritrova in fraseggi logorroici.

Live at the Astoria cattura l'essenza sincera e passionale dei Groundhogs, emblematici del british blues anni '60 e '70. Tony McPhee e il suo trio propongono un'ora di blues rock grezzo e autentico, con pezzi originali e classici riadattati. L'album è una testimonianza della dedizione alla musica e della continuità di uno stile genuino, rivolto agli appassionati del genere e ai nostalgici di un'epoca ormai passata. Scopri ora il blues autentico e grezzo dei Groundhogs in Live at the Astoria.

 Ben prima della concezione di 'morto vivente' come mostro aberrante, White Zombie getta le basi del mito zombie attraverso il hoodoo.

 La notte impenetrabile e la pelle bianchissima della sposa si contrappongono alla malvagità irresistibile di Bela Lugosi.

White Zombie è un film del 1932 di Victor Halperin, considerato precursore del cinema horror sugli zombie. Ambientato ad Haiti, il racconto fonde mistero hoodoo e atmosfere inquietanti con la figura memorabile di Bela Lugosi. Nonostante alcune ingenuità narrative e recitative, l'opera colpisce per la sua intensa atmosfera e per il contributo fondamentale alla tradizione horror. Esplora l’origine degli zombie con White Zombie, un classico del cinema horror imperdibile!

 Jack Reacher è un "giustiziere" [...] tamarro da fare schifo.

 "C'è un uomo che non segue regole, non segue leggi, segue solo quello che è giusto..."

Jack Reacher con Tom Cruise presenta una sceneggiatura povera e dialoghi banali, con un protagonista troppo muscolare e poco simpatico. Le scene d'azione sono piacevoli ma standard, mentre l'intera opera viene salvata solo dall'ironia diffusa. Il finale risulta banale e poco convincente. Nel complesso, un film d'azione superficiale e poco originale. Scopri se Jack Reacher è il tuo prossimo film d’azione o da evitare!