Una cascata di suoni che tesse una fitta rete digitalanalogica che ti fa sospirare fin dal primo ascolto.

 Per un album strumentale, quello di non cadere mai nella noia e nella ripetitività, è un obiettivo spesso difficile da raggiungere. I Ratatat ce l’hanno fatta.

L'album d'esordio dei Ratatat unisce perfettamente rock elettronico e influenze hip hop in tracce strumentali fresche e coinvolgenti. Le melodie sono immediate e mai noiose, con ritmi e synth che si alternano in atmosfere ballabili e riflessive. La collaborazione tra Mike Stroud ed Evan Mast dà vita a un progetto innovativo e ben bilanciato. Ogni ascolto rivela nuovi dettagli e la sezione ritmica è particolarmente energica e originale. Scopri l'innovativo suono di Ratatat, ascolta l'album ora!

 Ora dirò una bestemmia. Ma secondo me ci sta. A volte, anche se molto raramente, Zorn esagera.

 Dovrebbe pensare magari di fare meno cose, ma meglio.

La recensione esprime delusione verso Painkiller Vol.12, album che celebra i 50 anni di John Zorn. Nonostante l'estro dell'artista, l'opera risulta eccessiva, con lunghi pezzi improduttivi e improvvisazioni noiose. Viene evidenziato un eccesso di sperimentazione e collaborazioni che penalizzano la qualità complessiva dell'album. Tuttavia, Zorn resta un genio, consigliando di ascoltare altri suoi lavori. Scopri di più su John Zorn, ma prova prima i suoi album migliori!

 "un loro concerto doveva essere semplicemente essere un concerto. Nulla più."

 "La nuda bellezza dei pezzi, che si commentano da soli, sono la testimonianza diretta del dolore che scaturisce da strumenti accesi, vivi, tangibili."

Les Bains Douches Vol.2 cattura l'essenza di un concerto autentico e potente dei Joy Division. La registrazione live di Amsterdam ed Eindhoven restituisce l'atmosfera primitiva e intensa della band, con brani come 'Passover', 'New Dawn Fades' e 'Atmosphere' che regalano emozioni autentiche. Nonostante qualche imperfezione sonora, la forza delle canzoni domina e rende l'ascolto indimenticabile. Ascolta questo live imperdibile per rivivere l'essenza pura dei Joy Division!

 La voce di Curtis è la voce di Curtis. Punto.

 Unknown Pleasures cambia il posto in cui viene suonato, e in molti casi ha cambiato anche le persone che lo hanno ascoltato.

La recensione esprime con passione l'importanza di Unknown Pleasures dei Joy Division, sottolineandone l'originalità e l'influenza duratura. L'album viene descritto come una pietra miliare della new wave, con particolare attenzione alla voce unica di Ian Curtis e alla genialità del bassista Peter Hook. L'autore invita chi non conosce ancora il disco a immergersi in queste atmosfere cupe e intense. Un album senza cadute di stile, essenziale e innovativo. Ascolta Unknown Pleasures e scopri un capolavoro senza tempo!

 Le canzoni di Albini sono come montagne russe: alternano momenti di calma apparente a momenti mozzafiato.

 Un lavoro un po' sottotono, ma comunque apprezzabile e da avere preferibilmente in vinile (180 grammi, ovviamente!).

Terraform di Shellac è un album solido e compatto che conferma lo stile ruvido e minimale di Steve Albini. Sebbene manchi la tensione costante e l'originalità del precedente At Action Park, il disco offre momenti di grande intensità e un sound naturale. Consigliato soprattutto in formato vinile, resta un lavoro apprezzabile nel panorama rock indipendente. Scopri Terraform di Shellac, un viaggio nel rock minimale da ascoltare assolutamente.

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