Godzilla torna a casa.

 Il bello di Shin Godzilla è che scaga totalmente i sentimenti a buon mercato e mette il Giappone direttamente di fronte alla minaccia, che lo decapita letteralmente.

Shin Godzilla, diretto da Hideaki Anno, rinnova il classico mostro giapponese con un mix di tradizione e innovazione. Il film combina omaggi ai kaiju movies classici con un approccio realistico e drammatico alla politica e al disastro nucleare. Gli effetti speciali includono un mix di pupazzi, animatronics e CGI che restituiscono un Godzilla minaccioso e originale. La narrazione si concentra sul governo giapponese, offrendo una riflessione profonda sul Giappone moderno e il suo passato. Scopri come Hideaki Anno rivoluziona il mito di Godzilla in Shin Godzilla!

 Un meccanismo perfetto, un ingranaggio di climax e anticlimax calcolato al millimetro.

 La guerra è ansia, incertezza, paura, ma qui non c’è sangue, non c’è caos, c’è solo la sequenza di bombe e naufragi.

La recensione riconosce l'eccellenza tecnica e la spettacolarità visiva di Dunkirk, sottolineando però come il film manchi dell'orrore e del caos propri della guerra. Nolan costruisce un meccanismo narrativo preciso, ma la rappresentazione appare fredda e distante dall'essenza storica dell'Operazione Dynamo. Nonostante l'ottima fattura, l'opera lascia un senso di incompletezza emotiva e storica. Scopri perché Dunkirk di Nolan divide e suscita emozioni contrastanti, leggendo la recensione completa.

 Se non siete neurolesi e non avete 16 anni, allora lo avete visto, (se lo avete visto...) per pura curiosità nostalgica o perché non avevate realmente un cazzo di meglio da fare.

 Più che a una Genesi questo nuovo episodio fa pensare piuttosto a un De Profundis.

La recensione critica di Terminator Genesys sottolinea il fallimento del film nel recuperare lo spirito originale della saga. Tra attori poco convincenti, effetti speciali mediocri e una trama confusa, il film risulta un B-movie sovraccarico di cliché. La nostalgia è l'unico elemento salvabile, grazie a qualche scena rifatta del primo film. Nel complesso, l'opera è vista come un passo indietro rispetto ai capolavori di James Cameron e una triste evoluzione del franchise. Scopri perché Terminator Genesys tradisce la saga e leggi la recensione completa!

 Ho trovato un non so che di coinvolgente in questo polpettoso kolossal per metà di sangue italico.

 Flash Gordon è a suo modo un cult. Becero e bizzarro, immaginoso e ingenuo.

La recensione analizza Flash Gordon (1980) come un film fantascientifico con una regia approssimativa e una sceneggiatura semplice ma dotato di un fascino vintage grazie alle scenografie barocche e agli effetti speciali rudimentali. Nonostante difetti e personaggi caricaturali, l'opera è apprezzata come cult kitsch e esempio di un modo di fare cinema ormai raro. Max Von Sydow e Ornella Muti spiccano per interpretazioni memorabili in un contesto altrimenti molto ingenuo e divertente. Il film rimane godibile soprattutto per chi ama le produzioni bizzarre e artigianali degli anni '80. Rivedi il cult kitsch di Flash Gordon e lasciati sorprendere dal suo fascino vintage!

 Toni di grigio, grafica che per i tempi mi sembrava pazzesca, una musica minimale e inquietante.

 Samus Aran è in realtà un squinzia, una delle prime eroine videoludiche, che a quanto pare ne ha passate peggio di Lara Croft.

La recensione racconta l'esperienza di gioco di Metroid II su Game Boy, sottolineando l'atmosfera inquietante, la difficoltà e il fascino unico del titolo. Viene celebrata la protagonista Samus Aran come una delle prime eroine videoludiche, e il gioco come un pezzo significativo dell'infanzia dell'autore. Nonostante le sfide, il titolo è ricordato con grande affetto e ammirazione. Riscopri l'intramontabile avventura di Metroid II e immergiti nel suo universo oscuro!

 Le anime non muoiono, dice Hogarth al gigante.

 È un film sensibile, che ha cuore, che ha un'anima, e questo è oro puro.

Il Gigante di Ferro di Brad Bird è un film d'animazione che unisce una storia semplice ma intensa a un design raffinato ispirato agli anni '70. Nonostante il fallimento commerciale, è celebrato per il suo messaggio profondo sulla scelta e l'uso della tecnologia. La qualità grafica e la caratterizzazione dei personaggi lo rendono un'opera commovente e divertente, con un sottotesto anti-militarista sfaccettato. Un film che rimane attuale e capace di ispirare cineasti e spettatori. Guarda Il Gigante di Ferro e lasciati emozionare da un classico dell'animazione.

 Questi sono i giorni delle nostre morti. Se puoi, ricordali.

 Più che un film di guerra, è un documentario sulla guerra.

Torneranno i prati di Ermanno Olmi è un film che più che un racconto di guerra è un documentario intenso sulla realtà della Prima Guerra Mondiale, focalizzato sull'attesa, la paura e la desolazione nelle trincee alpine. Grazie a immagini poetiche e un ritmo lento e asciutto, Olmi restituisce il dramma dei soldati attraverso una narrazione priva di eventi spettacolari ma ricca di umanità e memoria. Il film invita a ricordare le vittime di un conflitto dimenticato, evitando facili giudizi e puntando al sentimento quotidiano del fronte. Scopri il dramma silenzioso dei soldati nella Prima Guerra Mondiale con Torneranno i prati.

 Hollywood non sa (più?) fare film di mostri.

 Il nuovo Godzilla: chiatto, puntuto, incazzoso e con la mitica fiatella atomica in grande spolvero il vecchio bestione fa decisamente brutto.

La recensione critica Godzilla 2014, evidenziando una trama confusa, personaggi poco convincenti e una rappresentazione militare ridicola. Nonostante alcune buone scene di combattimento e un Godzilla ben realizzato, il film soffre di un ritmo impastoiato e di eccessive pretese di realismo che ne affossano il divertimento. Rispetto a pellicole come Pacific Rim, risulta inferiore nell'immediatezza e nell'efficacia. Scopri perché Godzilla 2014 non convince i fan dei monster movie!

 “Gli Antichi sono stati, gli Antichi sono, gli Antichi saranno, l’uomo è solo un incidente, un ridicolo giullare che si illude di avere un controllo su se stesso.”

 “Lovecraft non ci tuffa semplicemente nel marasma ribollente dell’ignoto, ma scava con scientificità un pozzo artesiano per raggiungere un livello di orrore sfrenato mai più superato.”

La recensione esplora The Call of Cthulhu come manifesto del nichilismo di Lovecraft, evidenziando il suo stile unico e la sua originale visione dell'orrore cosmico. Nonostante il racconto sia datato e con un climax lento, la forte immaginazione e la critica al realismo rendono l'opera ancora oggi insuperata. Viene sottolineata la tragicità di Lovecraft come uomo e artista, la sua visione disperata ma eroica della vita e la sua influenza duratura nella letteratura fantastica. Scopri l'abisso dell'ignoto con The Call of Cthulhu di Lovecraft.

 Fresco, diretto, genuino. Semplicemente a un lavoro che funziona.

 I Naked & Famous passano la prova. Sono semplicemente gente in gamba.

Il disco Passive Me, Aggressive You dei neozelandesi The Naked and Famous fonde synth-pop anni '80 con indie-rock moderno, creando atmosfere fresche e genuine. La voce di Alisa Xayalith e i ritmi energici rendono l’album dinamico e coinvolgente. Non un capolavoro, ma un lavoro riuscito che emoziona soprattutto grazie a momenti intensi e a una produzione originale. Il live conferma la loro forza e simpatia. Consigliato agli amanti di sonorità elettroniche e pop-rock. Scopri il mix energico di indie e synth anni '80 di The Naked and Famous!

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