"You died yesterday": il simpatico esordio che ci introduce a un luogo dove si sceglie il ricordo più bello della vita.

 "Recreating the memory for the dead": una ricreazione artigianale e vera che colpisce e emoziona più di ogni effetto speciale.

La recensione esplora 'After Life' di Hirokazu Kore-eda, un film originale che immagina un limbo post-mortem dove i defunti scelgono il ricordo più bello da rivivere per l’eternità. Lo stile unico, fra documentario e cinema vero, e la resa artigianale del making of, creano un’atmosfera intensa e riflessiva. Il regista invita lo spettatore a un viaggio emotivo e delicato, privo di drammi convenzionali, ma ricco di piccole realtà e poesia. Guarda After Life e scopri il potere dei ricordi nell’aldilà.

 Se vi dico proprio tutto che gusto c'è?

 Una sufficienza pienamente meritata insomma.

La recensione presenta il film biografico su Alfred Kinsey, interpretato da Liam Neeson, che esplora la vita e la carriera dello studioso sessuologo. Viene sottolineata la buona riuscita della prima parte, con una narrazione leggera e mai banale. Tuttavia, la seconda metà perde forza con scene strappalacrime e cliché comuni ai biopic. Nonostante ciò, resta un film consigliato per l'importanza storica del personaggio e per la performance degli attori. Guarda Kinsey per scoprire la vita del controverso sessuologo americano.

 Questa banale storiella non è il miglior modo di raccontare una fiaba per avvocati.

 Le cose migliori del film sono senza dubbio De Vito, Glover e Mickey Rourke, ma per il resto è una pellicola deludente.

La recensione evidenzia come 'The Rainmaker' di Coppola sia un legal drama prevedibile e scontato, con una trama che segue clichè comuni. Il film affronta temi importanti come l'assicurazione sanitaria e la violenza sulle donne in modo poco approfondito. Alcuni attori come Danny De Vito, Mickey Rourke e Glover sono le poche note positive. L'autore critica anche l'atteggiamento di chi esalta acriticamente grandi registi, chiedendo un approccio più onesto alla critica. Scopri perché questo film di Coppola non convince e leggi la recensione completa!

 Questa è una recensione fatta con il cuore per un film che mi ha dato tanto e a cui vorrei fare un piccolo omaggio.

 Anche il miglior film posto in cima alla classifica degli imprescindibili non vi darà mai quanto un film legato ai vostri ricordi.

La recensione è un omaggio emozionale a 'Scrooged', il film natalizio con Bill Murray diretto da Richard Donner. L'autore rivive i ricordi d'infanzia legati al film, sottolineando come sia diventato un classico personale che va oltre trama e tecnica. La magia del film risiede nel legame affettivo e nella capacità di evocare momenti felici e nostalgici, più che nell'analisi critica. Rivivi la magia di 'Scrooged' e riscopri i tuoi ricordi più cari!

 "Celebrano il loro album più venduto di tutti i tempi, trainati dal singolo 'Touch Of Grey'"

 "Non si può paragonare un album del genere ai lavori nel periodo di massimo splendore, sarebbe ingiusto e ingeneroso"

La recensione esamina In The Dark dei Grateful Dead come un tentativo di aggiornare il loro sound agli anni '80, ottenendo un certo successo commerciale soprattutto grazie a 'Touch Of Grey'. Pur riconoscendo qualche composizione poco ispirata, il testo sottolinea la forza della band nell'affrontare il tempo e le mode musicali. L'album è visto come meno valido rispetto ai loro capolavori psichedelici, ma comunque degno di rispetto. Scopri l’evoluzione dei Grateful Dead con In The Dark, ascolta e giudica tu!

 «Il disco è un viaggio psichedelico che incanta chi ama il genere, tra flauti ipnotici e chitarre che sembrano sitar.»

 «Se amate la psichedelia e le band come Jefferson Airplane, concedete un'opportunità a questi misteriosi hippies.»

La recensione mette in luce l'unicità degli Ant Trip Ceremony, una band psichedelica californiana poco conosciuta ma di grande valore storico e musicale. L'album '24 Hours' è un pezzo raro della scena anni '60 che fonde cover blues e originali acide, perfetto per gli amanti del rock psichedelico. L'autore invita a superare pregiudizi su 'successo' e 'underground', suggerendo di apprezzare la musica per la sua qualità e non per la popolarità. Consigliato a chi ama esplorare sonorità autentiche e dimenticate. Ascolta l'album '24 Hours' degli Ant Trip Ceremony e riscopri la vera psichedelia anni '60!

 TRASH. Spazzatura insomma. E già direte voi, ma c'è spazzatura e spazzatura! Vi rispondo io, questa è della peggiore, è di quella muffa, da buttare nell'organico per intenderci.

 Se è un voto al trash quello che volete sicuramente si merita un bel 5.

La recensione di The Toxic Avenger evidenzia la natura estrema e volutamente trash del film, sottolineando recitazione pessima, effetti speciali ridicoli e una trama al limite dell'assurdo. L'autore adotta un tono ironico e provocatorio, mettendo in guardia dagli entusiasmi per questo cult di bassa lega prodotto dalla Troma. Nonostante il voto basso, il testo riconosce un valore nella cifra trash che il film vuole rappresentare. Scopri il cult trash anni '80: guarda The Toxic Avenger solo se ami l'assurdo!

 "Questa è la fine, quante volte avrei voluto dirlo, un po' profeti di sventura, un po' senza capirlo..."

 "È un pugno allo stomaco, capace di farvi sputar fuori tutto il vostro malessere in 45 minuti."

La recensione celebra 'Rossofuoco' di Giorgio Canali come un album intenso e oscuro, capace di esprimere rabbia e malessere con autenticità. Con testi profondi e una musica che spazia dal lento cadenzato fino a furiose divagazioni elettriche, il disco viene considerato uno dei migliori e più sottovalutati nel rock italiano anni '90. L'autore invita a scoprire l'opera senza pregiudizi, sottolineando l'energia sincera e la personale evoluzione di Canali. Ascolta 'Rossofuoco' e lasciati travolgere dall'energia autentica di Giorgio Canali!

 ‘Una chitarra in grado di regalare riff graffianti che definiscono l'intera canzone...’

 ‘Quel Sub Pop scritto in copertina in bella vista mi puzza un po', un primo sintomo di omologazione del sound di quegli anni...’

La recensione esplora 'Dayglo' dei Love Battery, un album di grunge psichedelico con forti influenze anni '60. Il disco, pubblicato nel 1992 dall'etichetta Sub Pop, offre riff di chitarra incisivi e momenti musicali intensi, pur senza essere del tutto originale. Kevin Whitworth e il cantante Ron Nine sono messi in evidenza per il contributo al sound. Il giudizio complessivo è positivo, con qualche critica all'omologazione dell'etichetta. Ascolta Dayglo e riscopri il lato psichedelico del grunge anni '90!

 Living Colour sono semplicemente una delle prime band di quello che allora (anni ’80) venne definito crossover, una miscela di generi diversi quali funk, soul, jazz, metal e pop.

 Un Signor ep di durata superiore ai 30 minuti contenente 4 cover di cui 3 inedite, e altri 2 pezzi di cui uno anch’esso inedito e l’altro proposto in chiave live.

La recensione racconta con tono personale la scoperta dell’EP Biscuits dei Living Colour, evidenziandone il valore come disco crossover anni ’80 che unisce funk, rock e soul. L’EP contiene cover di artisti celebri e brani inediti, dimostrando tecnica e carica espressiva della band. Ideale sia per fan accaniti che per neofiti, rappresenta un pezzo importante della discografia di questo gruppo innovativo. Ascolta Biscuits e scopri l’energia unica di Living Colour!

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