Questa musica sarà sempre lieta di accarezzarci le orecchie, di farci vivere un sogno.

 Se Dio è un vecchio orso solitario canadese, la regina è sicuramente la musica.

La recensione del disco 'Americana' di Neil Young & Crazy Horse evidenzia una riflessione sulla natura delle rivisitazioni musicali e sul valore delle interpretazioni personali. Pur non essendo un album di composizioni nuove, mantiene una forza autentica grazie alla passione e alla qualità del gruppo. Il disco emoziona con la sua energia garage e un affascinante finale. Ascolta 'Americana' e lasciati trasportare dalla forza di Neil Young & Crazy Horse!

 Mai la funzione "loop" di un player multimediale risulterà più utile come nel caso di questo disco.

 Fernando Saunders, a mio parere uno dei migliori interpreti di questo fondamentale strumento.

Legendary Hearts, pubblicato nel 1983, si distingue per un sound pulito e ritornelli ipnotici. Il basso di Fernando Saunders è protagonista. Sebbene influenzato dagli anni '80, l'album conquista con arrangiamenti di qualità e ballate di grande impatto emotivo. Solo un brano risulta meno riuscito, ma nel complesso l'opera è altamente consigliata. Scopri il fascino unico di Legendary Hearts e lasciati conquistare dal suo sound ipnotico!

 Un disco che tocca le corde dell'anima e del cuore.

 Nick, oltre che essere un grande cantautore, è anche un pianista dalla sensibilità eccezionale.

La recensione celebra l'album 'No More Shall We Part' di Nick Cave & The Bad Seeds come un'opera carica di emozioni e orchestrazioni eleganti. Pur senza addentrarsi nei testi, viene sottolineata la potenza musicale e la sensibilità del pianismo di Cave. L'album si distingue per varietà stilistica, passando dal gospel al soul fino al rock energico, offrendo un viaggio intenso che lascia l'ascoltatore senza fiato. Ascolta ora l'album e lasciati trasportare dalle emozioni uniche di Nick Cave.

 Il disco è stanco, ritmo fiacco anche in canzoni come "When you dance", "Mr. Soul", e "Human Highway".

 L’impressione è quella di un disco pubblicato "tanto per" senza l’intenzione reale di valorizzare le performance.

Il doppio live Year Of The Horse di Neil Young & Crazy Horse offre un'esperienza deludente, con un ritmo fiacco e un'esecuzione approssimativa rispetto ad altri live come Weld. La scaletta appare confusionaria e manca delle classiche performance energiche, con pezzi poco rivisitati e arrangiamenti spesso inadatti. Solo alcune tracce come 'Prisoners' e 'Sedan Delivery' emergono positivamente. Nel complesso, l'album sembra pubblicato senza un vero entusiasmo e non riesce a soddisfare i fan più esigenti. Scopri altri album live di Neil Young e rivivi le sue grandi emozioni musicali.

 Il suono risulta molto lontano e poco definito, sembra quasi che ci sia il pubblico sul palco e Neil e company che suonano in platea!

 Se vi è sfuggito potete anche farne a meno, ma chi, tra gli appassionati di Neil Young, si farebbe sfuggire una sua performance?

Road Rock (Volume I) è un live del 2000 di Neil Young con vecchi amici e familiari. Il concerto presenta brani storici ma soffre per una registrazione poco definita e distante. Pur non essendo imperdibile, resta interessante per i fan. Scopri l'intimità del live di Neil Young e lasciati trasportare dal suo rock autentico!

 Non essendo un disco indispensabile, il tutto appare nel suo insieme di discreta fattura.

 La parte di Stills risulta più 'blues oriented', mentre Young intraprende un percorso più sentimentale.

Long May You Run vede la riunione di Neil Young e Stephen Stills con un sound differente dai loro precedenti lavori. L'album presenta tracce ben eseguite e piacevoli, soprattutto quelle di Young, più poetiche. Il disco non è indispensabile, ma resta una produzione discreta con alcuni brani consigliati. Scopri le sfumature di Long May You Run, l'album raro di Young e Stills!

 L'invidia è una brutta bestia. Ne sa qualcosa David Geffen…

 La scelta della scaletta poteva, anche se di poco, essere migliore… ma quella, guarda caso, l'ha compilata proprio Young.

La recensione analizza Lucky Thirteen, album di Neil Young creato durante un periodo difficile per l'artista. Pur includendo alcuni pezzi significativi, la raccolta soffre di un sound troppo sintetico e una scaletta poco coinvolgente. L'autore sconsiglia agli ascoltatori inesperti di iniziare da questo disco, che non rappresenta al meglio la poesia e la forza di Young. È visto come un viaggio tra le difficoltà degli anni '80 prima della rinascita artistica. Scopri Neil Young con i suoi album più iconici, evita questo raccolta per iniziare.

 C'è una incredibile poesia che avvolge questo disco, ha due facce mescolate assieme che si alternano in modo perfetto.

 Per me è anche il più riuscito.

La recensione rivela una sorprendente scoperta dell'album American Caesar di Iggy Pop, che combina con successo brani duri e rock con melodie acustiche poetiche. L'autore apprezza la dualità dell'album e lo considera il più riuscito e atipico della carriera di Iggy Pop. Ascolta American Caesar e scopri il lato poetico di Iggy Pop!

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