Sì, e ci resta solo che sorridere sul fatto che gli iperprolifici Boris, album dopo album, ne inventino sempre una nuova per lasciarci di merda.

 Ho sorriso anch’io quando mi sono accorto che durante gli ascolti di questo "Smile" non abbia mai capito un cazzo ma è stato un tremendo piacere.

La recensione evidenzia l'approccio iperprolifico e sperimentale dei Boris in "Smile", un album complesso e caotico che alterna noise abrasivo e drone meditativo. L'autore descrive il viaggio sonoro come una tortura piacevole, ironica e coinvolgente, capace di confondere ma anche affascinare, con sonorità estreme e inattese. Nonostante la difficoltà nell'ascolto, emerge il piacere di scoprire la follia creativa di un trio capace di sorprendere ad ogni uscita. Scopri l’universo sonoro folle e irresistibile di Boris con Smile!

 Esordio tutto sommato convincente per i quattro di San Francisco.

 L’energia di hardcore, progressive e math si amalgama in un percorso proprio e originale.

Il debutto di Triclops! con 'Out Of Africa' si distingue per la fusione di hardcore, mathcore e progressive, con sonorità originali e contaminazioni ispirate a Mars Volta e Nomeansno. I testi affrontano tematiche satiriche legate a conflitti moderni, mentre la musica è arricchita da parti complesse e performance energiche. Il bassista Larry Boothroyd contribuisce a dare una spinta creativa con influenze jazz e punk. Un disco intenso che invita all'ascolto per gli amanti del rock alternativo e sperimentale. Ascolta ora 'Out Of Africa' e immergiti in un mix esplosivo di rock e sperimentazione!

 "Una magra fettina di prosciutto surgelato, a dispetto dalla gigantesca grigliata di cinghiale alla brace che ci si aspettava da quel mastodontico nome."

 "Niente di trascendentale dunque. Non facciamoci prendere troppo per il culo."

Il Birthday EP di The Psychedelic Freak Funk Punk Metal Jazz Rock Band presenta un nome imponente ma una produzione musicale modesta. Le tre tracce contengono elementi psichedelici e pop con voci anonime e arrangiamenti che deludono le aspettative. L'ironia emerge soprattutto dal contrasto fra il nome della band e la qualità del lavoro. Poca originalità e poco impatto, destinato a passare inosservato. Scopri se questo EP è davvero all’altezza del nome con la nostra recensione completa!

 Le loro melodie puntano invece a scaldarci il cuoricino.

 Il cantato pavido e quasi tremante di Scott Hutchinson... è mai propenso al comunicare una gioia travolgente, anzi sempre melodrammaticamente sospeso tra una discreta felicità ed una totale rassegnazione.

The Midnight Organ Fight dei Frightened Rabbit è un album indie pop che mescola influenze britanniche e americane. Le melodie delicate e i testi autobiografici, incentrati sulla fine di una relazione, creano un'atmosfera malinconica ma intensa. Sebbene alcune tracce risultino meno ispirate, l'album nel complesso è un efficace cocktail sonoro perfetto per riflessioni intime e momenti di nostalgia. Ascolta ora l'intenso indie pop di Frightened Rabbit!

 Questo 'Different Shade of Beauty' spacca la critica musicale in due fazioni.

 Le sue diciassette canzoni scorrono per un'ora abbondante senza una sola differenza che sia una!

Il secondo album dei Tearwave divide la critica tra fan entusiasti e ascoltatori più scettici. L'opera offre atmosfere shoegaze e dream pop ben costruite, con ottime soluzioni sonore di Doug White e il cantato angelico di Jennifer Manganiello. Tuttavia, la lunga durata e la vocalità ripetitiva appesantiscono l'ascolto, rendendo l'album meno coinvolgente nel complesso. Consigliato soprattutto agli amanti del genere. Scopri l'atmosfera unica di Tearwave e immergiti nel dream pop senza tempo.

 Il debutto ... è un lavoro squisitamente eterogeneo e mutevole.

 Questo mix ben dosato di psichedelia, noise e hardcore può accontentare davvero i fans dell’indie più inaccontentabili.

Il primo disco degli ...And You Will Know Us By The Trail Of Dead, uscito nel 1998, è un esordio riuscito e variegato, capace di unire psichedelia, noise e hardcore in modo equilibrato. La formazione originale, più spartana, evidenzia la creatività polistrumentale di Conrad Keely e Jason Reece. L'album conquista anche gli ascoltatori indie più esigenti con brani intensi e atmosfere dinamiche, mostrando un mix di sonorità ricco e ben dosato. Ascolta l'esordio energetico e originale degli Trail of Dead e scopri un mix unico di suoni!

 Mississippi John Hurt era un cantastorie fenomenale, uno di quelli a cui non servivano barocchi arrangiamenti o inutili tecnicismi per arrivare a vette di espressività toccate poche volte dal blues.

 Lo pregherei di suonare e di bersi un bicchiere di Four Roses in mia compagnia durante il tramonto, in un tranquillo angolo della campagna più incontaminata.

La recensione celebra la grandezza artistica di Mississippi John Hurt, un interprete di blues rurale che ha incarnato l'anima autentica di questo genere musicale. Con un approccio semplice ma innovativo, Hurt ha influenzato molte generazioni grazie al suo finger-picking e alle sue ballate intime. Il disco "The Best Of" raccoglie i suoi pezzi più importanti e testimonia la forza espressiva di un musicista che suonava per passione, lontano dalle logiche commerciali. La sua riscoperta durante il folk revival degli anni ‘60 rappresenta un passaggio fondamentale nella storia della musica folk e blues. Ascolta ora il meglio di Mississippi John Hurt e scopri il vero spirito del blues.

 James Hetfield dialoga col pubblico come ai vecchi tempi… ‘We all speak the language of Metallica’

 Un basso, quello di Rex Brown, che è più un fucile che un basso; ogni sua plettrata provoca un rimbombo nella mia cassa toracica: devastante.

La recensione racconta con passione il concerto tenutosi a Bologna il 22 luglio 2008, con le esibizioni di The Sword, Down e Metallica. L'autore descrive l'entusiasmo, i dettagli delle performance e la forte connessione con il pubblico, esaltando in particolare Phil Anselmo e James Hetfield. Nonostante qualche riserva sul sound di The Sword, il live è definito un'esperienza memorabile e coinvolgente per tutti i fan del metal. Scopri il magico racconto di un concerto metal indimenticabile a Bologna!

 L'alba nuvolosa di una luminosissima giornata.

 Phil Lynott canta con quell'eterna vena di maliconia nelle vesti di un medievale menestrello della propria gente.

Il debutto omonimo dei Thin Lizzy rappresenta un album caotico ma ricco di idee, con un bilanciamento fra influenze folk, blues e hard rock. Phil Lynott emerge come poeta e voce malinconica, ma la band non ha ancora trovato un sound definitivo. Le ballate dal sapore celtico sono i momenti più riusciti di un lavoro ancora in evoluzione. Un disco di passaggio che mostra però le potenzialità future del gruppo. Scopri il primo capitolo della leggenda Thin Lizzy, tra folk, blues e primordi hard rock!

 Bisogna affrontare l'ascolto di questi brani non come “migliore” o “peggiore”, bensì come “diverso”.

 Se lo scopo di un tribute album è quello di sperimentare e riproporre in gusti diversi le canzoni dell’artista omaggiato, questo merita il massimo dei voti.

Il tributo ai Led Zeppelin recensito si distingue per l'audacia di mescolare generi come reggae e country alle classiche canzoni della band. La recensione invita i fan a cambiare approccio e a godersi versioni alternative senza pregiudizi. Alcune cover sorprendono, altre mantengono uno spirito più fedele ma sempre originale. Un disco ideale per chi ama sperimentare e scoprire nuove sfumature del grande rock britannico. Ascolta questo tribute album e scopri i Led Zeppelin come non li hai mai sentiti!

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