Taxirider Bannato

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 "Sei un fascista!" - "Chi vuoi prendere per il culo?"

 "Vadano a quel paese il mascellone di Predappio, baffetto e le loro teorizzazioni/azioni. Quello che conta sono le note."

La recensione analizza Tutti All'Inferno degli Intolleranza, una band con radici nell'estrema destra romana, ma che propone un album punk-rock variegato e a tratti originale. Nonostante la controversia sui testi e una registrazione non eccellente, il disco offre momenti interessanti come ‘Come Il Vento’ e la cover punk di ‘Manifestazione Non Autorizzata’. Un album che sfida stereotipi e si presenta come un diversivo nel panorama rock italiano. Ascolta Tutti All'Inferno e scopri un punk-rock fuori dagli schemi!

 Solo un senso di noia e di imbobimento mentale/artistico: ecco cosa, sostanzialmente, comunica "Spiritchaser".

 L’ultimo capitolo dei Dead Can Dance risulta essere un disco decisamente stanco, pieno di idee banalotte, di melassa "new age".

La recensione esprime una forte delusione per Spiritchaser, ultimo album dei Dead Can Dance. Pur riconoscendo la qualità tecnica e la bravura dei membri, il disco è descritto come stanco, con melodie banali e un approccio new age poco convincente. Rispetto ai capolavori passati, manca quel mistero gotico e la profondità artistica che li contraddistingueva. Il suggerimento finale è di evitarlo. Scopri se Spiritchaser dei Dead Can Dance fa per te: leggi la recensione completa!

 Sette brani pronti a trascinarci con maligna dolcezza in uno stato di trance ipnotica.

 Rischiate di aprire quella porta e di immergervi in un altro mondo. Se domani mattina nessuno vi troverà... sapranno a chi dar la colpa!

La recensione esplora il Black Metal francese di Moëvöt, sottolineando una proposta distante dalla scena nordica tradizionale. Il disco 'Abgzvoryathre' si distingue per atmosfere ipnotiche, malinconiche e rarefatte, con un mix di scream soffocati, vocalizzi femminili e parti ambientali. Il progetto è descritto come un viaggio in un mondo oscuro, nato da un solo enigmatico musicista legato alla Legions Noire. Un'esperienza consigliata agli appassionati di sonorità estreme ma sofisticate. Scopri l'oscurità raffinata di Moëvöt e immergiti in abissi sonori esclusivi!

 Questo caleidoscopio emotivo ci accompagna in un lungo tunnel fatto di feedback, riffs incisivi e fascinosa malinconia pop anglo-irlandese.

 I nostri, statene certi, non si costruiranno piscine o villette grazie ai nostri soldi e alle nostre attenzioni.

La recensione celebra il debutto 'Submarine' degli irlandesi Whipping Boy come un album prezioso e malinconico, spesso trascurato dal grande pubblico. Pur non raggiungendo la fama dei loro contemporanei, la band offre un indie rock intenso e intriso di emozioni, con richiami a Jesus & Mary Chain e The Cure. L'opera è un viaggio di 43 minuti in un mondo rarefatto di pop music distorta e soffusa di spleen, da ascoltare con attenzione e cuore aperto. Viene anche enfatizzata l'ingiustizia di talenti emersi nel momento sbagliato. Ascolta ora 'Submarine' e riscopri un classico indie irlandese dimenticato!

 Il disco si fa amare per la sua originalità e per la sua drammatica franchezza.

 Roxy Music e New Order si incontrano in un sound ballabile e semi-industriale.

La recensione analizza il controverso e maturo album 'This Last Night In Sodom' di Soft Cell, evidenziando un netto cambio di stile. Il disco si caratterizza per ritmi synth-pop arricchiti da atmosfere oscure e testi carichi di ansia e disincanto. L'autore mostra sorpresa e apprezzamento per l'originalità e la profondità emotiva dell'opera, riconoscendone il valore nella discografia della band. Ascolta questo synth-pop oscuro e scopri la nuova maturità di Soft Cell.

 Chuck Schuldiner ha scritto la storia del genere più violento del ’900: il Death Metal.

 Cinque brani che vi lasceranno attoniti e senza parole.

La recensione celebra la demo 'Death By Metal' come un pilastro fondante del Death Metal, sottolineando la figura iconica di Chuck Schuldiner e l'impatto della band sulla scena metal estremo. Viene evidenziata l'evoluzione stilistica della band dal sound brutale delle primissime tracce fino ai lavori più maturi e tecnici. Il recensore esprime gratitudine per aver potuto ascoltare questo materiale grezzo e fondamentale per la nascita del genere. Ascolta la demo che ha dato vita al Death Metal e immergiti nella sua energia primordiale!

 "Il mito rappresenta un eterno scontro tra l’uomo e i Titani, forze opprimenti e desiderose di schiacciarlo."

 "Divertirsi, ballare, lavorare, scopare, drogarsi e consumare... come se noi si fosse immortali o, comunque, immuni di fronte al deperimento del corpo fisico."

La recensione analizza 'Il Trattato Del Ribelle' di Ernst Jünger, un'opera che affronta la crisi esistenziale nell'era post-bellica e l'impatto della tecnica e della società borghese sull'uomo moderno. Jünger emerge come figura complessa e controversa, capace di proporre una via solitaria di libertà attraverso la ribellione spirituale e l'abbandono dei valori mondani. Pur non entrando nelle dinamiche politico-economiche, il libro stimola profonde riflessioni attuali. Scopri il pensiero profondo di Jünger per riflettere sulla libertà e la società moderna.

 «La liberal-democrazia rappresenta un ristretto comitato di affari e di élites lontanissimo dal popolo ma vicino a pochi 'eletti'.»

 «Questo libro colpisce e scuote senza pietà, smascherando realtà quotidiane con crudezza e senza edulcorazioni.»

Massimo Fini, giornalista e pensatore anticonformista, presenta in 'Sudditi' una critica feroce alla liberal-democrazia occidentale, definita un oligarchia distante dal popolo. Propone la democrazia diretta e la formazione di piccole comunità come alternativa. La recensione evidenzia la capacità del testo di scuotere e stimolare il dibattito, pur lasciando alcune domande aperte su rischi e realizzabilità delle idee proposte. Scopri perché 'Sudditi' di Fini sfida le certezze della democrazia moderna.

 Tredici gelide gemme pregne di sognante solitudine.

 Probabilmente il lavoro meno conosciuto e meno apprezzato della band. E questo è un male!

La recensione celebra 'In This Room' dei The 3rd and the Mortal come un album unico nel panorama fine anni '90, caratterizzato da atmosfere rarefatte e sperimentazioni elettroniche. Viene evidenziato il cambio di voce con Ann-Mari Edvardsen, più severa ma affascinante, e la componente riflessiva e contemplativa dell'opera. Nonostante sia poco conosciuto, il disco è descritto come una gemma da riscoprire. Ascolta ora 'In This Room' e immergiti in queste gemme sonore rarefatte.

 "Esiste però un'eccezione che rende onore ai Pearl Jam. Sto parlando del loro terzo capitolo, il mai troppo compreso 'Vitalogy'".

 "'Tremor Christ' è un vero e proprio viaggio nella psiche dell’allora Eddie Vedder, con un testo incentrato sul suicidio e la via d’uscita dalla spirale oscura."

La recensione offre una critica severa ai Pearl Jam definendoli sopravvalutati, ma riserva una lode particolare all’album 'Vitalogy'. Nonostante non sia un capolavoro assoluto, l’album è apprezzato per la sua originalità e testi profondi, che riflettono inquietudini e temi personali, contraddistinguendosi nel panorama grunge e post-punk. Brani come 'Spin the Black Circle' e 'Tremor Christ' vengono evidenziati come ottimi esempi della forza espressiva del disco. Ascolta Vitalogy e scopri la vera anima nascosta dei Pearl Jam!

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