Bambini disadattati, sia benedetta la vostra solitudine. Sia benedetta la vostra diversità.

 Tim Burton narra con levità questi personaggi delicati, e accompagna ad ogni componimento una o più illustrazioni di riferimento.

La raccolta di poesie illustrate di Tim Burton, "Morte malinconica del bambino ostrica", celebra i bambini disadattati e la loro diversità con delicatezza e profondità. I personaggi vivono pienamente nonostante la loro fragilità e incomprensione da parte della società. Le illustrazioni variegate accompagnano con levità ogni componimento. Nonostante alcune criticità nella traduzione italiana di Nico Orengo, l'opera offre spunti di riflessione importanti per adulti e giovani. Scopri la poesia e l’arte di Tim Burton in questa raccolta unica sulla diversità.

 Soffro perché in quest’ultimo lavoro dei Cripple ho trovato tantissima professionalità, ben venga; una produzione ineccepibile.

 Ho amato, amo, e amerò sino alla morte i Cripple Bastards, persone uniche prima ancora che musicisti appassionati.

La recensione di Variante Alla Morte evidenzia un album maturo e tecnicamente impeccabile, con una produzione di alto livello a cura di Fredrik Nordström. Pur apprezzando la qualità, il recensore è diviso dall’evoluzione verso sonorità death/thrash meno grezze rispetto al grindcore originale. I testi in italiano sono più profondi e criptici, mentre la band mantiene una coerenza e un’attitudine che la elevano nell’ambito della musica estrema mondiale. Scopri l’evoluzione dei Cripple Bastards con Variante Alla Morte, un classico della scena grindcore italiana.

 Piegherai su te stesso schiacciato dai riff circolari di una chitarra pachidermica, e la voce lacerata di Mike Scheidt finirà di straziarti chirurgicamente.

 Non si possono analizzare singolarmente monoliti del genere, le composizioni degli Yob richiamano sempre l'incedere terribile di una schiera di elefanti psicotici.

La recensione celebra The Unreal Never Lived come un capolavoro doom metal che trascende il semplice ascolto. L'album viene descritto come un viaggio mentale e fisico attraverso atmosfere oscure e apocalittiche, con riff pesanti e una voce lacerante. L'opera è vista come la conclusione di un ciclo, ricca di riferimenti lovecraftiani e con una potenza sonora elevata, anticipando la futura rinascita degli Yob. Scopri il viaggio oscuro e potente di Yob in The Unreal Never Lived, un capolavoro doom da non perdere.

 L’alone generale di quest’album è spettrale, decadente, visionario.

 Awaken risplende di luce propria. Attenzione, questa luce non dona speranza all’ascoltatore incauto...

Awaken, album del 1996 dei The Blood Divine, è un lavoro che mescola doom metal e progressive settantiano con atmosfere fredde e decadenti. Guidato da Darren White, il gruppo esprime un’opera visionaria, ricca di tastiere dominanti e chitarre rabbiose. I testi profondi e ispirati, scanditi da temi di perdita e rimpianto, rendono l'ascolto intenso e coinvolgente. Malgrado le influenze del passato, Awaken brilla di luce propria, offrendo un viaggio musicale oscuro e suggestivo. Ascolta Awaken per vivere un viaggio musicale oscuro e suggestivo nel progressive doom.

 "Le liriche dell’album esplorano il vasto spettro di emozioni e sensazioni che ruotano intorno a un tema così delicato come il suicidio, ma sono trattati con una sensibilità mai banale."

 "Provare se la doppietta iniziale ‘We Cry As One’ e ‘It Can’t Be’ non ti si stampa subito in testa!!"

The Nameless Disease è l'esordio dei francesi The Old Dead Tree, un album segnato dalla tragedia del suicidio del batterista co-fondatore. La rabbia e il dolore si mescolano in liriche intense e musica dal sound gothic doom, impreziosita da un'eccellente produzione. Le atmosfere oscillano tra furia e delicatezza, offrendo un lavoro ben calibrato e profondamente sentito. Un debutto consigliato agli amanti del metal melodico e delle tematiche emotivamente complesse. Scopri un debutto intenso e profondo: ascolta The Nameless Disease ora!

 Save Me From Myself è un cazzotto in pieno volto, un lavoro a tratti rabbioso e feroce.

 Lo riconosci in un istante, pensi: 'Cazzo questa è la chitarra di Head!!'

La recensione evidenzia il forte impatto artistico e personale di Save Me From Myself, album che segna il ritorno di Brian 'Head' Welch dopo la sua uscita dai Korn e il percorso di riabilitazione. L'album si distingue per sonorità dark, riff claustrofobici e una produzione curata, combinando rabbia e introspezione senza rinunciare all'energia del nu-metal. Il disco dimostra maturità e conferma l’importanza di Head come innovatore del genere. Scopri l’intensità sonora e il percorso di rinascita di Head in Save Me From Myself!

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