"Musiche ribelli è una delle più belle sorprese che la musica italiana ci ha riservato negli ultimi dieci anni."

 "Luca ha fatto un ottimo lavoro, facendo riscoprire alle giovani generazioni il tesoro a volte perduto della nostra canzone d'autore."

Luca Carboni celebra il cantautorato italiano degli anni '70 con 'Musiche ribelli', un album di cover ben selezionate e interpretate con passione. Il disco riesce a rendere fruibili e attuali brani classici, offrendo un emozionante tributo a grandi autori come Claudio Lolli, De Gregori, Battiato, e Guccini. L'album rappresenta un punto di partenza per riscoprire la ricchezza del cantautorato ribelle e sociale di quel decennio. Ascolta 'Musiche ribelli' e riscopri il cantautorato italiano degli anni '70!

 "Faccio i conti con te resisterà anche nei concerti successivi del bolognese."

 "Questa falsa distinzione tra puttane e spose…"

La recensione di Diario Carboni descrive l’album come un punto cruciale nel percorso artistico di Luca Carboni, che include inediti, remix e tracce live. La presenza di collaborazioni con Jovanotti emerge come uno degli aspetti più rilevanti. Sebbene vista da alcuni come la fine della fase di popstar, l’album prepara Carboni a un tour europeo e a future raccolte più complete. La critica riconosce i momenti di valore, pur mantenendo un giudizio equilibrato. Ascolta Diario Carboni e scopri l’evoluzione di Luca Carboni!

 "‘Fisico e politico’, il primo brano registrato, ha dato il titolo all’album riassumendo lo spirito del disco tra sentimento e osservazione sociale."

 "Complice Michele Canova, ‘Fisico e Politico’ segna il rilancio radiofonico di Luca, celebrando il passato con uno sguardo al futuro."

Luca Carboni festeggia trent’anni di carriera con l’album «Fisico & Politico», un progetto celebrativo che unisce duetti con grandi nomi della musica italiana e qualche inedito. Il disco, prodotto da Michele Canova, mescola pop e rap, rilanciando la radiofonicità dell’artista bolognese. La critica apprezza soprattutto le collaborazioni, guidate da un sapore nostalgico e una buona dose di innovazione, mentre alcuni inediti risultano meno incisivi. Un lavoro che guarda sia al passato che al futuro. Scopri l’album e immergiti nei duetti unici di Luca Carboni!

 Mi ami davvero, non come gli spot che dicono solo bugie...

 No, non si può guardare dentro, fino in fondo proprio no.

LU*CA di Luca Carboni è un album dominato da ballate romantiche e atmosfere acustiche, in cui la dolcezza e la malinconia si intrecciano con tematiche familiari. Il disco, pur ben prodotto e omogeneo, risulta prevedibile e meno energico rispetto a lavori precedenti. Le riflessioni sociali sono limitate e concentrate nelle tracce finali, con una dedica toccante al produttore Renzo Cremonini. Un lavoro discreto che segna una fase di pausa per l'artista. Ascolta LU*CA per scoprire la dolcezza acustica di Luca Carboni!

 "Sarà un uomo, e la dance che oggi ci fa ballare sarà un rumore lontano..."

 "Forever si chiude con il ripetere di 'Forever', a significare l’eternità della figura materna."

Forever, il secondo album di Luca Carboni del 1985, segna una significativa evoluzione artistica con testi scritti nel presente e un nuovo uso dell'elettronica. Le canzoni come 'Sarà un uomo' e 'Solarium' rappresentano piccoli capolavori che mostrano il talento del cantautore emiliano, influenzato da Lucio Dalla. Il disco mescola melodie e riflessioni intime, con un uso raro del dialetto. Forever si conferma un album di grande spessore e anticipa successi futuri. Ascolta Forever e scopri il Luca Carboni degli anni ’80, un classico intramontabile!

 La prova più eclatante di questa stanchezza arriva da "Virtuale", il cui ritornello riprende pari pari la ritmica di "Mare mare".

 "Mondo" è un disco al ribasso, dove Luca canta peggio che in altri dischi, in maniera un po’ piatta, e con alcuni brani che fanno la figura dei riempitivi.

Il sesto album di Luca Carboni, Mondo, segue un precedente grande successo ma non ne regge il confronto. L'album mostra segni di stanchezza artistica con brani ripetitivi e interpretazioni meno intense. Nonostante ciò, contiene canzoni memorabili come Inno nazionale, che ritrae bene l'Italia di quegli anni. L'album alterna temi impegnati a brani più leggeri, ma complessivamente appare come un passo indietro nella carriera del cantautore. Scopri la critica completa di Mondo e valuta tu stesso l’evoluzione di Luca Carboni.

 "Luca lo stesso, eppure ogni volta sei nuovo."

 "Pop-up si rivela un disco eterogeneo negli arrangiamenti e nei temi, tra elettronica e poesia."

Dopo quattro anni Luca Carboni torna con Pop-up, un album elettronico e variegato che unisce tradizione e innovazione. Il disco mescola sonorità digitali con testi riflessivi e ironici, toccando temi dall'amore a questioni esistenziali. La produzione di Michele Canova aggiunge freschezza all'opera, mentre il lavoro mantiene la coerenza del cantautore bolognese. Un ritorno apprezzato con un voto vicino alle quattro stelle. Scopri il nuovo sound di Luca Carboni con Pop-up, ascolta ora l'album!

 Commedia abbastanza volgarotta, dove viene meno anche la componente riflessiva del primo episodio.

 Un film da 1 stella e mezzo, che può far solo sorridere in maniera spicciola, ma senza ulteriori scopi.

Il film "Piccola Peste torna a far danni" è un sequel più leggero e volgare rispetto al primo, con situazioni poco verosimili e situazioni comiche poco riuscite. La trama segue Ben Healy e Junior nelle loro disavventure a Mortville, ma manca di profondità e riflessione. Alcune scene divertenti si alternano a momenti prevedibili e poco credibili. Nel complesso, una commedia che può solo strappare qualche sorriso spicciolo, con una valutazione negativa. Scopri perché questo sequel non ha convinto: leggi la recensione completa!

 Il film assume una vela malinconica e più di spessore grazie alla storia dell'incompreso.

 Le gag, per la verità non irresistibili, ma di certo non troppo volgari come nel secondo episodio.

Piccola peste, diretto da Dennis Dugan nel 1990, racconta la storia di Junior, un bambino vivace e problematico adottato da una coppia sterile. Il film alterna momenti di malinconia a gag comiche, non sempre efficaci. Sebbene la trama tocchi temi profondi come l'incomprensione e l'affetto familiare, la resa complessiva appare altalenante. La recensione sottolinea una certa mancanza di originalità nelle battute, pur evitando volgarità. Scopri la commedia malinconica e le gag di Piccola peste, guarda la recensione completa!

 La voce di Roby è tuttavia diversa dallo "stile Pooh", è come se da solo riuscisse a mettere in evidenza aspetti non scorgibili nel gruppo.

 Nulla più del volto può raccontare e rappresentare la musica presente nel disco, nel quale è presente anche una dedica a Valerio Negrini, anche testuale e non solo musicale.

L'album solista 'Ma che vita la mia' di Roby Facchinetti rappresenta un progetto ben lavorato che evidenzia il suo talento pianista e compositivo, con carattere riconoscibile e profondo. I brani spaziano dalle aperture strumentali alle canzoni di speranza e sentimento, arricchiti da un tocco sinfonico e da un tributo speciale a Valerio Negrini. La voce di Roby si distingue dallo stile Pooh, offrendo sfumature nuove e personali. Scopri ora l'eleganza musicale di Roby Facchinetti in 'Ma che vita la mia'!

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