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 Franco Franchi è ai massimi livelli e persino bello nel cappotto dei cappotti della storia del cinema.

 Ultimo tango a Zagarol è un toccasana disintossicante dalle 'serietà' e 'altezze' dell'originale.

La recensione celebra la parodia di Nando Cicero, 'Ultimo Tango a Zagarol', apprezzando l'approccio ironico e l'atmosfera che ricalca l'originale in chiave dissacrante. Franco Franchi è lodato per la sua performance, che conferisce fascino e freschezza al film. Nonostante alcune trovate non sempre originali, il film riesce a scardinare la gravità dell'opera di Bertolucci offrendo uno sguardo più sincero e popolare. La critica sottolinea il valore culturale e il carattere unico di questa commedia anni '70. Scopri l'irriverente satira di Ultimo Tango a Zagarol, un cult della comicità anni '70!

 Gli uomini ci mettono un attimo a diventare belve quando si lascia loro campo libero.

 Se siete curiosi del cinema italiano più prossimo, questo titolo estremo e sanguinoso è un pugno nello stomaco.

Se Sei Vivo Spara di Giulio Questi è un western italiano unico, contaminato da forti elementi horror e atmosfere morbose. Il film racconta la violenza e la follia in una cittadina sconvolta, con Tomas Milian protagonista. Nonostante difetti e censure, resta un titolo fondamentale e di grande impatto emotivo. La collaborazione con Kim Arcalli e la sperimentazione stilistica lo rendono un cult irrinunciabile. Guarda Se Sei Vivo Spara per scoprire un western horror italiano unico e memorabile!

 Matalo! è un lavoro che tuttora lascia spiazzati gli spettatori, in attesa di chissà quale grand-guignol spaghettaro.

 Mai come in questo western la linea solare di Leone viene esasperata e deformata grazie a sovradosaggi di peyote, che dilata il tempo e rallenta le percezioni.

Matalo! è un western italiano del 1970 diretto da Cesare Canevari, noto per la sua originalità e la forzata anomalia nel genere. Il film si distingue per la scarsità di dialoghi e atmosfere rarefatte, con un cast di attori teatrali poco convenzionali per un western. Le musiche di Mario Migliardi e l'approccio visivo lisergico creano un'opera unica e ancora intrigante da riscoprire oggi. Scopri l’unicità di Matalo! e immergiti in un western fuori dagli schemi.

 Frank Costello è la quintessenza del classico noir francese, coi suoi silenzi, i suoi tempi lunghi, la pioggia, i bassifondi.

 Jef è un vero e proprio Samurai: svolge le sue commissioni senza voler sapere niente altro che il nome di chi deve far fuori e se ne ritorna a casa senza un brivido di rimorso o pietà.

La recensione celebra Frank Costello, o Le Samourai, come il capolavoro noir di Jean Pierre Melville e una pietra miliare del cinema francese. Il film esalta la performance glaciale e indimenticabile di Alain Delon nel ruolo di un killer solitario. La trama, gli ambienti realisti e la colonna sonora contribuiscono a creare un'atmosfera unica e senza tempo. Il film rimane un imprescindibile riferimento per appassionati e cinefili. Guarda Frank Costello per immergerti nel noir francese più autentico e affascinante.

 Gary ... è immortale e ad uno a uno elimina tutti gli ostacoli ... senza sbagliare mai.

 La caratteristica più evidente di questo personalissimo western è che assomiglia ad un horror.

…E Dio Disse A Caino è un western gotico del regista Antonio Margheriti, che unisce atmosfere horror a un racconto di vendetta notturna. Klaus Kinski interpreta un protagonista invincibile in un film poco noto ma di grande valore artistico e simbolico. Il film si distingue per ambientazioni cupe e una narrazione serrata in un’unica notte, con elementi originali nel panorama spaghetti western. La difficoltà nel reperirlo oggi ne aumenta il fascino da cult. Scopri questo gioiello unico del western italiano e immergiti in una notte di vendetta e mistero.

 "Senza giudicare, senza fare morali, senza riabilitare, senza farlo passare come vittima della società o giustificare niente e nessuna delle sue malefatte. Amato per quello che è, droga o meno."

 "Tutti i difetti e i limiti de 'L’Imperatore di Roma' non gli impediscono di essere due spanne al di sopra di qualunque film sulla dipendenza dagli stupefacenti."

La recensione evidenzia la forza autentica e il realismo senza filtri di 'L'imperatore di Roma', film di Nico D'Alessandria dedicato alla vita di un tossicodipendente negli anni 80. Pur con limitazioni tecniche dovute al basso budget, la pellicola offre un ritratto umano e non giudicante, con molti riferimenti al cinema di Pasolini. Il protagonista Gerry emerge come un personaggio complesso e vitale, simbolo di ribellione e solitudine. Scopri il cinema autentico e crudo di Nico D'Alessandria con 'L'imperatore di Roma'.

 Leone è un bambino che sogna alla grande, come si poteva sognare una volta.

 Questa voglia di sognare, quest’idea di un cinema grande, più grande della vita, fanno passare in secondo piano le mie critiche.

La recensione celebra la grandiosità tecnica e artistica di Sergio Leone in "C'era una volta il West", sottolineando l'epicità dei set, la musica di Morricone e un cast stellare. Vengono evidenziate alcune lacune narrative e secondarie, ma la passione del regista e il valore melodrammatico del film prevalgono. Il lavoro emerge come un sogno titanico e antimoderno nel panorama del cinema italiano, esempio di un'epoca di grandezza ormai rara. Scopri il capolavoro di Sergio Leone e rivivi l’epopea del West al cinema!

 Un angelo della morte che beffa per sempre due esseri destinati alla sconfitta della partita più importante della vita: la partita dell’amore.

 Il livello di rarefazione e puntualità da parte di Schlesinger nel far SENTIRE una condizione è vertiginoso.

Il film di John Schlesinger racconta un triangolo amoroso complesso e carico di sofferenza tra tre personaggi segnati dalla società e dalle proprie paure. La narrazione è intensa, delicata, e mette in luce la difficoltà dell'amore e dell'identità in un contesto sociale che ancora criminalizza l'omosessualità. Notevoli le interpretazioni di Glenda Jackson e Peter Finch, con scene potenti come il bar mitzvah che trasmettono emozioni profonde e rarefatte. Scopri questo cult drammatico e immergiti in un’intensa storia d’amore e dolore.

 L'ingegnere di Dillinger è paradigma dell'uomo alienato dimentico delle sue emozioni e ricco di desideri indotti.

 La follia come ultima chance di fuga da un reale disumanizzante, convinto di essere libero.

Dillinger è morto di Marco Ferreri è un ritratto intenso della disgregazione dell'individuo e della società durante la fine del boom economico italiano. Michel Piccoli interpreta un uomo alienato e repressivo, immerso in un'illusione di libertà e follia. Il film usa un linguaggio cinematografico rischioso e innovativo, raccontando un'epoca di trasformazioni con grande umanità e profondità. Ferreri si conferma così uno dei registi più importanti e controversi del suo tempo. Scopri il capolavoro di Ferreri e immergiti nell'alienazione degli anni '70!

 La trama dei «Soliti ignoti» è troppo famosa per essere raccontata di nuovo qui; chi non ha visto questa perla del cinema tout court rimedi all’istante.

 L’humor scoppiettante eppure elegante e dilatato, le battute indimenticabili, il tenero sentore di miseria e nobiltà continuano a fare de «I soliti ignoti» un capolavoro indimenticabile.

I Soliti Ignoti di Mario Monicelli è un capolavoro della commedia italiana del 1958 che unisce satira sociale e umorismo. Il film offre un cast corale con personaggi memorabili e una trama ispirata a Rififi, resa unica dalla leggerezza e profondità di Monicelli. Con interpretazioni notevoli di Gassmann e Mastroianni, e una breve ma iconica apparizione di Totò, il film ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e mondiale. Guarda subito I Soliti Ignoti, una pietra miliare della commedia italiana!

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