La voce è sempre quella, ma sbando molto meno.

 Una delle più belle canzoni di tutti i tempi, "My way", era stata indegnamente abbreviata e drammaticamente trasformata in un mero sussurro gorgogliante accompagnato da un pianoforte.

La recensione esprime una certa delusione nei confronti dell'album "L'allieva" di Mina, descrivendo un impatto emotivo ormai ridotto rispetto al passato. Si apprezzano le capacità vocali dell'artista, ma si evidenzia un'eccessiva riproposizione di cover e arrangiamenti troppo elaborati. Il commento più duro riguarda la versione di "My Way", ritenuta indegna rispetto all'originale. L'album è visto più come un prodotto commerciale che come un vero omaggio artistico. Scopri la controversa interpretazione di Mina in L'allieva e scegli cosa ne pensi.

 La miglior produzione del Serpente Bianco: tutto funziona a meraviglia.

 Un mosaico uniforme di genialità e classe, raffinatezza e perizia.

La recensione celebra Trouble, album del 1978 dei Whitesnake, come un capolavoro di blues e hard rock. Sottolinea la performance vocale di David Coverdale e lo straordinario interplay tra basso e batteria. La critica evidenzia un perfetto equilibrio sonoro, con tastiere e chitarre che arricchiscono il mix senza sovrastare. Un disco coinvolgente e raffinato, considerato il migliore dell'epoca per la band. Ascolta Trouble e scopri l'armonia perfetta tra blues e hard rock!

 Alberto Camerini non se l'è mai presa. Ha continuato a fare il suo lavoro, disco dopo disco, nel silenzio più assoluto, ma sempre precorrendo i tempi.

 Camerini, invece, era già grande allora, in quel 1976 di Cenerentola e il pane quotidiano: acido e cattivo quanto basta, e proprio per questo tremendamente incompreso.

La recensione celebra Alberto Camerini e il suo album 'Cenerentola e il pane quotidiano' come un'opera innovativa e precorritrice dei tempi, ingiustamente sottovalutata in Italia. Camerini viene descritto come un artista autentico che ha rifiutato compromessi commerciali, mantenendo la sua dignità. L'album è un mix originale di punk, ska e tematiche provocatorie, anticipando un cambiamento musicale significativo. La sua musica è paragonata all'innocenza e alla sincerità di un bambino che parla a un mondo adulto che non vuole ascoltare. Ascolta ora 'Cenerentola e il pane quotidiano' e scopri un capolavoro italiano nascosto.

 Una sorta di ibrido tra Quella vecchia locanda e il Museo Rosenbach: più strumentale che cantato, esecuzioni – e registrazione – impeccabili.

 La sensazione per l’ascoltatore che la collocazione dei paesaggi evocati risieda davvero fuori dal tempo e da qualunque cartina geografica.

La recensione celebra 'Il Paese dei Balocchi', unico album omonimo della band, come un capolavoro di progressive italiano anni '70. Nonostante la scarsa fortuna commerciale, il disco si distingue per la fusione originale di filosofia e onirismo in un concept album ben eseguito e registrato, con influenze di grandi capofila britannici. Propone un ascolto dedicato e appassionato, premiando la sensibilità dell'ascoltatore attento. Scopri l’unicità del progressive italiano con l’ascolto di 'Il Paese dei Balocchi'!

 Il tempo della semina dà una pista tecnica al lavoro che lo ha preceduto.

 La durissima, autobiografica 'Canzone del padre', autentica vetta dell’opera assieme alla title-track di apertura.

Il secondo album di Biglietto Per L'Inferno, 'Il Tempo Della Semina', mostra un’importante crescita tecnica e stilistica rispetto all'esordio. Pur rinunciando a parte della forza emotiva e alla desolazione dell'album precedente, mantiene una solida qualità musicale e testi impegnati. Il disco è apprezzato come un passo maturo e significativo nel prog italiano degli anni ’70, valorizzando la band sottovalutata nel panorama rock nazionale. Scopri il valore nascosto del prog italiano con il capolavoro di Biglietto Per L'Inferno!

 Guccini non si canta, si ascolta. Possibilmente, anzi necessariamente concentrati su quello che dice.

 Due anni dopo, il suo debutto discografico... il poeta di Pavana imbocca la via che conduce a Via Paolo Fabbri 43.

Due anni dopo segna la svolta di Francesco Guccini verso un cantautorato più serio e consapevole. L'album unisce testi intensi e musica minimale esplorando temi di provincia, politica e vita quotidiana. Pur ancora acerbo, rivela l'ambizione e la profondità di un artista che chiede al pubblico attenzione e ascolto vero, ponendo le basi per la sua futura maturità musicale. Ascolta Due anni dopo per scoprire le radici del cantautorato italiano di Guccini.

 Un disco che, considerando studiata a tavolino la disposizione dei brani, non sembra scandito da un uniforme filo conduttore, nemmeno musicale.

 Definire DEVILS & DUST una via di mezzo tra i due sarebbe ingeneroso per NEBRASKA, ma senz'altro è molto più vicino ad esso che non a THE GHOST.

Devils & Dust segna il ritorno di Bruce Springsteen a un sound più intimo e riflessivo dopo l'impatto patriottico di The Rising. Il disco alterna brani gioiosi e ballate malinconiche, avvicinandosi stilisticamente a Nebraska più che a The Ghost of Tom Joad. La recensione apprezza la semplice e profonda espressione quotidiana nelle canzoni, definendo l'album un buon lavoro che conferma il talento del Boss. Scopri il lato più intimo di Springsteen con Devils & Dust!

 Avessero avuto qualche sponsor in più, sarebbero stati, per l’Italia, quello che i Black Sabbath furono per il Regno Unito.

 La sepolcrale voce del front-man Claudio Canali si sposa perfettamente con lo squallore della tematica proposta.

La recensione celebra l'album di Biglietto per l'inferno come un'importante e sorprendente opera del progressive italiano del 1974. Descrive il concept-album, che racconta una storia tragica e cupa, esaltando la voce unica di Claudio Canali e la profondità dei testi. L'album è paragonato ai Black Sabbath per il suo impatto e oscurità, pur non avendo ricevuto il giusto riconoscimento in Italia all'epoca. Ascolta ora Biglietto per l'inferno e immergiti nel vero progressive italiano anni '70!

 "REAL GONE rappresenta l'ennesima riprova che Waits, quando ne ha voglia, sa fare musica."

 "SINS OF MY FATHER... Tutto quello che l’arte della nota, dai tempi dei monaci del Medio Evo, ha partorito e sviluppato, si trova in quella traccia."

La recensione esplora con ammirazione il decimo album di Tom Waits, 'Real Gone', evidenziandone la natura sperimentale e la voce graffiante dell'artista. Nonostante l'apparente complessità, l'opera si rivela un capolavoro, specialmente nella traccia 'Sins of My Father'. L'autore invita all'ascolto attento, sottolineando la misura e l'originalità con cui Waits crea musica superiore alle aspettative. Ascolta ora ‘Real Gone’ di Tom Waits e scopri un capolavoro senza compromessi.

 È un’opera d’esordio, ma a livello tecnico già impeccabile.

 La summa di generi raccolta negli undici minuti di E domani arriverà.

Il debutto del giovane Angelo Branduardi si distingue per una grande qualità tecnica e una forte influenza prog-blues, anticipando la sua futura svolta medievale. Il disco è un piccolo gioiello con nove brani impeccabili, tutti scritti e suonati dall'artista. Tra i pezzi migliori si segnalano ‘Per creare i suoi occhi’ e ‘E domani arriverà’. Un album imperdibile per chi ama la musica d'autore e il folk italiano. Ascolta ora l'esordio imperdibile di Angelo Branduardi!

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