È un disco di scarti e di demo. E ci sono gruppi in giro che pagherebbero oro per fare un disco di scarti così valido! Oro!

 Anche quando sarò ottantenne, bianco e rugoso come Keith Richards, vorrò ancora bene ai Rolling Stones.

La recensione riflette con ironia e affetto sull'album Metamorphosis dei Rolling Stones, un lavoro di scarti e demo che, pur non essendo un capolavoro assoluto, si distingue per il suo valore e la qualità inaspettata. L'autore sottolinea come l'album sia apprezzabile anche dalle nuove generazioni e rappresenti una preziosa testimonianza della band. Nonostante le critiche, è un disco che mantiene fascino e carattere, capace di essere amato anche da chi cresce ascoltando altra musica. Ascolta Metamorphosis per scoprire i segreti nascosti dei Rolling Stones!

 L’elettronica idiota degli anni Novanta è ciò che renderà grande la classe dirigente del domani.

 Risotto dei Fluke è uscito nel 1997 ed è composto da canzoni che avrete già sentito in cose che dovrebbero aver segnato la vostra gioventù.

La recensione utilizza una narrazione futuristica per presentare 'Risotto' dei Fluke come un simbolo della musica elettronica anni '90. L'album è riconosciuto per la sua presenza in colonne sonore di film e videogiochi famosi, con sonorità techno vicine a breakbeat e big beat. Sebbene alcune tracce risultino dimenticabili, il disco resta un punto di riferimento per gli appassionati del genere. Ascolta Risotto dei Fluke e immergiti nella techno anni '90!

 Hai presente quella sensazione di serenità che si prova quando, ascoltando un disco assolutamente a caso, magari sull’internet, si scopre che è bellissimo?

 C’è il lo-fi che però non si sente da schifo ed il suono è bello, ci sono melodie pop che non diventano mai melassa, ci sono chitarrine punk che non si arrabbiano mai.

L'EP Miracle dei Jurassic Shark è un sorprendente mix di sonorità indie, lo-fi e punk, capace di trasmettere serenità e autenticità. I sette brani catturano l'ascoltatore con melodie pop fresche, una voce emo equilibrata e un sound pulito. La recensione evidenzia la forza della band nel creare musica bella e credibile, anche senza grande fama. Ascolta Miracle dei Jurassic Shark e lasciati sorprendere dal loro indie rock autentico!

 Non sono una colata di caramello stucchevole e infiocchettato.

 È gente che ha fatto canzoni come Go Outside, e quindi non posso che augurar loro del bene.

L'album d'esordio dei Cults offre un indie pop dolce e piacevole, evitando l'eccesso di zucchero tipico del genere. La band riesce a mantenersi interessante dopo oltre cinque anni, ispirandosi ai girl-groups anni '70 e '80 senza cadere in una produzione eccessivamente raffinata. L'autore esprime dubbi sul futuro della band, ma riconosce il valore di canzoni come 'Go Outside'. Nel complesso, un ascolto consigliato per gli amanti del genere. Scopri l'indie pop fresco e amabile dei Cults ascoltando il loro album di debutto.

 Il punk del 2016 suonerebbe qualcosa di simile a questo.

 È gratis, facciamocelo andar bene.

La recensione analizza l'album Drabbad av sjukdom di Död Mark, un mix di punk hardcore, techno e spunti hip-hop. Con Yung Lean alla voce, il disco oscilla tra rabbia e apatia. Sebbene le idee non siano ancora chiare, il potenziale c'è. Un'opera che unisce mondi diversi, dal punk anni '70 a sonorità contemporanee digitali. Ascolta Drabbad av sjukdom e scopri il punk del nuovo millennio!

 Goblin Problems, cinque minuti e quaranta secondi di punk rock grezzo e allucinato, suonato col cuore e registrato col culo.

 Questa è gente che la sfiga non la è, ma che la vive.

La recensione esalta Goblin Problems di Teen Suicide come un EP breve ma intenso, rappresentativo di un emo punk lo-fi grezzo e sincero. L'autore apprezza l'autenticità del suono e il sentimento di 'sfiga' vissuta, ricollegandosi alla scena indie e punk adolescenziale. Consiglia anche altri lavori della band per chi cerca un'esperienza musicale simile dalla forte carica emotiva e underground. Ascolta Goblin Problems e scopri l'autenticità dell'emo punk lo-fi underground!

 Pop dolce e cristallino, jangle purissimo di seconda mano.

 Tutta roba molto bella, e una volta me lo ascolto più che volentieri.

La recensione descrive Days of Abandon come un album di pop dolce e melodico, caratterizzato da sonorità pulite e atmosfere sognanti. Pur apprezzando la qualità della scrittura e l’esecuzione, il recensore sottolinea la mancanza di innovazione e il carattere revival del disco. L’album piace ai fan del pop melodico e degli artisti citati come The Smiths e The Cure, ma può lasciare indifferenti o delusi chi cerca qualcosa di più originale. L’ascolto è piacevole ma non memorabile. Scopri il dolce pop revival di Days of Abandon e lasciati trasportare dalle sue melodie sognanti.

 Di solito suonare le stesse cose per trent’anni diffonde in aria un odore di muffa invincibile... Non è il caso dei Descendents.

 Cool to Be You è il capolavoro che il generico gruppo pop-punk anni Novanta non è mai riuscito a fare.

Cool to Be You rappresenta un disco maturo e curato dei Descendents, che dopo oltre vent’anni restano fedeli al loro stile senza perdere freschezza e immediatezza. L’album mescola temi politici, personali e ironici mantenendo un equilibrio raro nel genere pop-punk. La band dimostra una sorprendente capacità di restare autentica, senza cadere in clichè o prese di posizione ridicole. Pur non essendo il loro miglior lavoro, è un’opera di grande sostanza e coerenza. Ascolta Cool to Be You e scopri il pop-punk che cresce senza perdere sé stesso!

 Il surf strumentale è bello e loro lo fanno bene.

 Ero in coda in tangenziale e immaginavo di fare surf nello spazio come in Dark Star.

La recensione celebra le qualità di Man or Astro-Man? e del loro album 'Destroy All Astromen!', che unisce surf strumentale e temi di fantascienza anni Cinquanta con un tocco punk. Pur cogliendo alcune ripetitività nelle tracce e nel genere, l'autore esprime un forte apprezzamento per l'atmosfera unica e le emozioni evocate, sottolineando l'importanza personale della musica come colonna sonora di momenti di vita quotidiana e riflessioni nostalgiche. Ascolta Destroy All Astromen! e viaggia nello spazio surf anni '50!

 Il disco può passare inosservato senza che i miei poveri occhi debbano leggere frasi come "pretenzioso" e "derivativo".

 C'è Slouch, è il secondo disco degli Spirit Club e mi è piaciuto molto.

La recensione elogia 'Slouch', il secondo album degli Spirit Club, progetto di Nathan Williams (Wavves), suo fratello e Jeans Wilder. Il disco miscela pop-punk, psichedelia e sunshine pop anni '60, offrendo melodie accattivanti e atmosfere coinvolgenti. Pur senza essere pretenzioso, Slouch si distingue per originalità e senso di alienazione crescente, risultando un ascolto piacevole e convincente nel panorama indie del 2016. Ascolta 'Slouch' degli Spirit Club e immergiti in un viaggio indie psichedelico unico!