Il grande merito che va attribuito a questa band è quello di riuscire a creare un'atmosfera unica, originale ed inimitabile ancora oggi.

 The White Birch sono quaranta minuti abbondanti di pura meditazione dove l'ascoltatore non deve far altro che lasciarsi cullare e scaldare da una musica suggestiva.

La recensione evidenzia The White Birch dei Codeine come un capolavoro dello slowcore, caratterizzato da atmosfere malinconiche, arrangiamenti curati e un sound unico negli anni '90. Il disco è descritto come un viaggio sonoro meditativo, ricco di emozioni e suggestioni, che si distacca dai generi per creare un'identità musicale personale. La scrittura emotiva e le influenze post-rock sono presenti ma il focus rimane sull'originalità del gruppo. Immergiti nell'atmosfera unica di The White Birch, un capolavoro slowcore da ascoltare con attenzione.

 La riscoperta di questa compilation di ben 30 brani potrebbe spiazzare anche il fan più accanito del duo.

 Tanti, troppi i piccoli gioiellini presenti all'interno di quest'album, estremamente sottovalutato e quasi dimenticato.

La recensione esplora "A Few Old Tunes" dei Boards of Canada, una compilation esclusiva di tracce degli anni '90 inizialmente distribuite solo su cassetta. Il disco mostra influenze diverse rispetto alle loro opere più conosciute, con richiami alla disco anni '80 e atmosfere ambient, rivelando il percorso evolutivo della band. Consigliato sia ai fan che agli appassionati di elettronica per scoprire un lato meno noto ma prezioso del duo. Ascolta ora e riscopri l'affascinante passato musicale dei Boards of Canada!

 Una chitarra distorta e delle percussioni assordanti costituiscono l’inizio del rito.

 Esce fuori un album colossale, un’opera d’arte che trasuda orrore, angoscia e rabbia.

EVOL dei Sonic Youth rappresenta un’importante svolta verso l’alternative rock, mantenendo un sound originale e disturbante. L’album trasmette angoscia e rabbia grazie a chitarre distorte e ritmi claustrofobici. Brani come 'Tom Violence' ed 'Expressway to Yr Skull' sono veri gioielli sonori. La recensione offre un viaggio metafisico nell’ascolto, sottolineando un’opera intensa e coinvolgente. Scopri il tormento sonoro di EVOL, il capolavoro di Sonic Youth!

 Nonostante il sound risulti più accessibile, Thurston Moore e Lee Ranaldo mantengono alto il livello generale dell’album.

 È palese che non siamo più davanti ai Sonic Youth di Bad Moon Rising, ma non siamo ancora troppo distanti dai Sonic Youth di Daydream Nation.

Goo è il sesto album dei Sonic Youth e il primo pubblicato con una major, Geffen Records. Il disco segna l'inizio di una fase più accessibile e meno sperimentale, avvicinando la band all'Alternative Rock. Pur risultando meno originale rispetto al capolavoro Daydream Nation, l'album mantiene alta la qualità sonora e presenta brani di rilievo come "Kool Thing" e "Tunic". La copertina di Raymond Pettibon è particolarmente apprezzata. Nel complesso, un lavoro solido anche se meno innovativo. Ascolta Goo per scoprire l'evoluzione di Sonic Youth nell'Alternative Rock.

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