Questo disco è schiettamente bello ed educativo, anche nei nostri riguardi.

 La scrittura d’alta qualità non ha tempo né moda.

La recensione descrive l'album di Sting 'Songs From The Labyrinth' come un'opera coraggiosa e gradevole che reinterpreta la musica elisabettiana di John Dowland. Accompagnato dal liuto di Edin Karamazov, Sting offre un'esperienza musicale raffinata, educativa e fruibile, lontana dagli stereotipi della musica classica. L'autore, pur riconoscendo la propria ignoranza, apprezza la bellezza e la poeticità delle canzoni, valorizzando l'alta qualità della scrittura musicale e letteraria. Scopri l'intensa interpretazione di Sting e lasciati avvolgere da melodie antiche e poetiche.

 Per molti, come dicevo, è l’inizio della fine.

 È l’eterna condanna di (quasi) tutti gli Artisti.

L'album Bugie di Lucio Dalla del 1985 viene visto come un lavoro di transizione controverso, con alcuni brani interessanti ma anche qualche pezzo meno riuscito. Pur non all'altezza dei precedenti capolavori degli anni '70 e '80, Bugie conserva alcune collaborazioni di pregio e tracce degne di nota. La recensione evidenzia come questo disco rappresenti l'inizio di un calo creativo per l'artista, bilanciato da una forte nostalgia per i suoi momenti migliori. Scopri il lato meno noto di Lucio Dalla con la recensione di Bugie.

 Entrambi emiliani, entrambi con un certo fatalismo scazzato di fondo, che piaceva così tanto e sembrava controcorrente e “figo”.

 Questo disco è una prova della magia degli anni ottanta, di come il cantautorato avesse allora ancora qualche strada da esplorare.

La recensione esplora il debutto di Luca Carboni con l'album 'Intanto Dustin Hoffman Non Sbaglia Un Film', un disco che celebra la magia degli anni Ottanta nel cantautorato italiano. Nonostante un'evoluzione artistica successiva meno convincente, questo lavoro si distingue per testi intensi, arrangiamenti raffinati e un mood unico. La produzione di Gaetano Curreri e la presenza di musicisti di alto livello contribuiscono a creare un sound familiare e coinvolgente. Un disco che ha lasciato un segno indelebile negli anni '80 e che ancora risuona con forza. Ascolta ora l'album che ha fatto la storia del cantautorato italiano anni '80!

 Questa è arte che tirava su poca lira allora, quando c'era il pensiero… figuriamoci adesso.

 Una concessione a metà, un cedimento a metà, una paraculata a metà. Un non senso, dio buono.

La recensione offre una valutazione critica del cofanetto Battisti / Panella, evidenziandone i limiti artistici e commerciali. L'autore sottolinea la difficoltà di rendere accessibile un'opera così ermetica e la mancata presenza di inediti, mentre riconosce l'importanza storica dell'opera stessa. Viene inoltre espressa una certa delusione verso l'operazione, considerata in parte una concessione commerciale. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l'opera di Battisti e Panella.

 Le canzoni sono belle, eseguite in inglese, un po’ come accadde per il primo disco di Zucchero non in italiano.

 Battisti canta ovviamente benissimo parti principali e cori, con grande meticolosità e attenzione, ed il prodotto suona assolutamente perfetto.

La recensione analizza 'Friends', l'album in inglese di Lucio Battisti mai pubblicato, nato come versione anglofona di 'Una Donna Per Amico'. Il disco mostra una produzione rifinita e melodica, con alcune perle musicali e arrangiamenti innovativi per Battisti. Pur criticabile in confronto ai suoi capolavori, è un'opera di grande interesse per gli appassionati, sospesa nel limbo probabilmente per ragioni di mercato. La qualità della pronuncia inglese e le scelte sonore rendono 'Friends' un tesoro musicale nascosto degno di attenzione. Scopri adesso il lato nascosto di Lucio Battisti con l'album 'Friends'!

 Difficilissimo è parlare dei Police, ovvero di uno dei gruppi che hanno avuto l’onere e l’onore di far da colonna Sonora alla propria adolescenza.

 Quattro ciddì da divorare, che partono dall’introvabile “Fall Out”, primo singolo privo di album, a “Don’t Stand So Close To Me ’86”, ultimo singolo (fortunatamente ?) privo di album.

La recensione celebra 'Message In A Box' come una raccolta imprescindibile per comprendere il valore e l'evoluzione dei Police negli anni '77-'86. L'autore ricorda con affetto l'impatto emotivo della band e analizza la qualità dei loro album, esaltandone la genialità musicale e le differenze tra i singoli componenti. La speranza di un ritorno del gruppo emerge come un desiderio autentico e ben fondato, confermando l'importanza storica di questa band. Scopri la raccolta completa dei Police e rivivi la magia degli anni '80!

 Un epitaffio, dunque? Un canto del cigno? Indubbiamente sì.

 Un disco tratto dal tour del mai troppo lodato e troppo spesso sottovalutato 'Musicante'.

La recensione evidenzia Live Sciò come un album live simbolico e rappresentativo della carriera di Pino Daniele. Il disco riflette la forza creativa degli anni ottanta e la capacità dell'artista di unire grandi ospiti internazionali con un ensemble valido. Nonostante alcune riserve sull'equalizzazione tipica dell'epoca, l'album è riconosciuto come un canto del cigno della miglior produzione musicale di Pino Daniele. Scopri l’energia e la magia di Pino Daniele in Live Sciò, un classico imperdibile!

 “Modì, la splendida ballata pianistica che apre l’album, è un manifesto autobiografico identificatorio e bohemiano perfetto.”

 “Perché la seconda opera non può essere ispirata e ‘di getto’ come la prima. Ed è spesso un banco di prova decisivo.”

La recensione analizza 'Modì', il secondo album di Vinicio Capossela, evidenziandone la maturazione artistica e la profondità delle canzoni. Pur con qualche massiccio intervento degli arrangiamenti, il disco si conferma un lavoro importante e ricco di riferimenti culturali, capace di conquistare anche gli ascoltatori più esigenti. La critica esalta la personalità di Capossela, riconoscendo debiti e influenze ma sottolineando la sua unicità. Scopri l'affascinante mondo musicale di Vinicio Capossela con Modì, un disco da non perdere!

 «È finita»: un epitaffio allegro per la grande canzone d'autore italiana.

 «A tratti si gode, ma c'è più divertimento che commozione, e forse solo divertimento.»

La recensione analizza 'In Tour', album live del 2002 che riunisce quattro grandi cantautori italiani: De Gregori, Daniele, Ron e Mannoia. Pur riconoscendo la qualità di alcune interpretazioni e il valore storico delle canzoni, l'autore denuncia una sensazione di declino del genere e un'atmosfera eccessivamente festosa che svilisce il progetto. Un album che, tra momenti piacevoli e criticità, riflette sul futuro incerto della canzone d'autore in Italia. Scopri la complessità dietro 'In Tour' e rivivi la grande canzone italiana!

 Un misterioso piacere istintivo, un godimento primordiale, quasi fosse un elisir d'eterna giovinezza.

 Spesso quando le masse entrano dalla porta il genio se ne esce dalla finestra.

La recensione esplora l'album 'Cosa Succede In Città' di Vasco Rossi, collocandolo nel contesto musicale degli anni '80. L'autore riflette sul percorso artistico del cantante, riconoscendo pregi e difetti del disco, che rappresenta un momento di transizione per Vasco. Pur evidenziando una certa approssimazione e caduta d'ispirazione, la recensione riconosce la presenza di tracce di genuino talento, in particolare nella canzone 'Toffee'. Il tono è contemplativo e pone in rilievo i cambiamenti generazionali e stilistici. Scopri l'evoluzione di Vasco Rossi con questa recensione dettagliata!

Utenti simili
Hal

DeRango: 9,08

Grasshopper

DeRango: 5,88

navarf

DeRango: 0,00

Contemplazione

DeRango: 9,45

Tyus23

DeRango: 0,00

Duane

DeRango: 0,09

Tobby

DeRango: 1,43

cece65

DeRango: 1,58

Zarathustra

DeRango: 0,46

santi_bailor

DeRango: 0,05