Al primo ascolto non riuscivo ad ascoltarla fino alla fine; dopo trenta secondi incredulo mandavo indietro il cd per riascoltarmi quei feedback lontani e chitarre suonate col pedale del volume.

 Questo è un amico a cui devo tanto e gli comprerò ogni disco che uscirà finché vivo, così. Just so.

La recensione esprime una profonda ammirazione per Dean Wareham, seguendo il percorso artistico dai Galaxie 500 ai Luna. "Romantica" si distingue per le sue atmosfere malinconiche e il pop curato. Il brano "Lovedust" conquista al primo ascolto, mentre altri come "Black Champagne" e "Dizzy" confermano la bravura del gruppo. Il legame personale del recensore traspare in ogni riga. Scopri perché Romantica è un disco imperdibile per chi ama il pop d'autore.

 Nessuna sorpresa. Come si usa dire 'per collezionisti'.

 I Pixies nel 1987 erano già totalmente maturi, nati adulti ed avevano dentro di sé già le canzoni per tutti gli album.

La recensione analizza il disco 'Pixies', noto come The Purple Tape, raccolta delle tracce demo originariamente registrate nel 1987. Sei delle nove canzoni erano già note nelle versioni album successive; poche vere inedite e ancor meno sorprese. La qualità audio è buona, ma il prodotto finale risulta superfluo, destinato più ai collezionisti che ai fan in cerca di novità. Scopri se questo demo leggendario fa per te!

 Noi di questa raccolta non sappiamo che farcene, ce li vogliamo ricordare ancora attuali e non vittime delle scopiazzature dei BRMC.

 Per chi vuole spendere qualche soldo in album, imperdibili 'Psychocandy' e 'Darklands' più il singolo 'Sidewalking'.

La recensione analizza '21 Singles', raccolta cronologica dei singoli dei Jesus and Mary Chain, con uno sguardo critico sul valore della compilation rispetto ai fondamentali 'Psychocandy' e 'Darklands'. Pur riconoscendo l'importanza storica della band, l'autore riserva la raccolta soprattutto a chi vuole un'introduzione completa più che ai fan di lunga data. La recensione invita a privilegiare gli album originali. Scopri se questa raccolta merita un posto nella tua discografia.

 I Trail non sanno suonare, non sanno cantare e sono una palla.

 "E ci riconoscerete dalla scia di noia" morelike.

La recensione stronca l'esibizione live dei Trail of Dead a Monaco, giudicata priva di carisma, monotona e tecnicamente povera. L'autore osserva con ironia la mancanza di novità e personalità della band, criticando brani ripetitivi e un'esibizione caotica ma poco autentica. Vengono menzionati anche i Clinic e i Vue come più interessanti, almeno per peculiarità visive o sonore. Leggi la recensione completa se vuoi scoprire cosa NON aspettarti da un live dei Trail of Dead!

 "Pick up the phone and answer me at last. Today I will step out of your past"

 Un disco intimista, delicato, raccolto in se stesso, che gira su se stesso, che parla di stanze dalle quali non si uscirà più.

La recensione di Neon Golden dei Notwist esalta la cura quasi maniacale dei dettagli e la capacità di fondere strumenti acustici, elettronica e campionamenti in uno stile minimalista e originale. L’ascolto rivela nuovi particolari a ogni passaggio, offrendo un disco intimo, delicato e avvolgente. Le citazioni dei testi sottolineano i temi di malinconia e ricerca interiore. Un percorso musicale raffinato che invita all’esplorazione. Ascolta Neon Golden e lasciati sorprendere dai suoi dettagli sonori nascosti.

 "Quando si parla di Billy Bragg le parole contano più della musica."

 "Ma solo le parole di Billy Bragg possono descrivere Billy Bragg, ultimo left-wing-folk-singer."

La recensione esplora England Half English di Billy Bragg and The Blokes, ponendo l'accento sulla forza dei testi, che trattano identità multiculturale e tematiche sociali. L'autore celebra il Bragg attivista, sottolineando sia i momenti musicali riusciti sia alcune perplessità sugli arrangiamenti. Nel complesso, un album attuale e coinvolgente, che conferma l’importanza delle parole nell’opera di Bragg. Scopri come Billy Bragg unisce parole e musica in un album attuale e ricco di significato!

 Convinciti che é tutto ok, perché è già tutto ok!!!

 Yorn canta bene, col tono narcolettico addormentato di un J Mascis o di un Stephen Malkmus, ma con la voce decisamente più bella e controllata, più mainstream.

La recensione esplora il debutto di Pete Yorn, un cantautore del New Jersey. Il suo album, rilanciato dalla Columbia con nuove tracce e collaborazioni, offre un buon songwriting accompagnato da una vena mainstream e rilassata. Spicca la canzone 'For Nancy', mentre le cover aggiuntive poco ispirate non convincono pienamente. Nel complesso, un disco onesto e adatto a momenti di relax, senza particolari picchi di genialità. Scopri se il debutto di Pete Yorn è la colonna sonora perfetta per il tuo relax.

 Sembra quasi non si sappiano decidere fra le parti lente e morbide ed i chitarroni pesanti tentando un approccio eclettico che ha come risultato di non essere né l’una né l’altra cosa.

 Sarebbe stato meglio avessero cantato in spagnolo, in questo caso sarebbero sembrati più provinciali, per gli stilemi scelti, ma senza dubbio più interessanti.

La recensione sottolinea l'eclettismo poco efficace dei Dover nel loro album indie rock. Piacevoli a tratti, le canzoni non riescono a coinvolgere completamente per la debolezza della voce e per strutture troppo simili. L'assenza di 'catchphrase' memorabili e la scelta della lingua inglese penalizzano ulteriormente l'album. Scopri se questo album dei Dover può sorprendere anche te: leggi la recensione!

 Ed è questo che ci piace, non capire niente del testo, come quando da piccoli non capivamo nulla delle canzoni in inglese. Ma ci piacevano lo stesso. Meraviglia.

 Indie che potrebbe essere uscito dall’ Inghilterra.

La recensione elogia 'Team Rock' dei Quruli come una ventata di freschezza nell'alternative rock. Il disco, cantato in giapponese, colpisce per melodie coinvolgenti nonostante la barriera linguistica. Le canzoni scorrono compatte e piacevoli, e la produzione vanta contaminazioni pop e indie. L'unico ostacolo è l'elevato prezzo d'importazione. Scopri il fascino dei Quruli e lasciati sorprendere da 'Team Rock'!

 "36’27’’ di capolavoro, un vero disco rock breve e perfetto, con parole che ti restano nella testa"

 "Canzoni perfette dalle parole alla musica alle suggestioni che evocano. Un capolavoro e non voglio aggiungere altro. La perfezione non va commentata. È."

La recensione esalta Is This It degli Strokes come disco rock perfetto e rivoluzionario, che cattura con il suo stile essenziale e brani indimenticabili. L'autore parte scettico, ma la potenza e la freschezza dei brani lo conquistano completamente. L’album viene paragonato a lavori seminali di altri artisti e definito senza mezzi termini 'perfezione'. Un elogio appassionato all’estetica e all’impatto sonoro degli Strokes. Rivivi il mito: ascolta Is This It e lasciati travolgere dagli Strokes!