Non basta saper suonare bene. Occorre qualcosa d'altro, che tocca lo spirito.

 Una casa molto pacifica e pacata, che trasmette serenità. Un luogo dove riposarsi per poi ripartire.

Ben e Hellen Harper celebrano le radici musicali con un album acustico e intimo. La musica trasmette serenità e riflessione, senza strumenti elettrici. I testi semplici ma profondi parlano di casa, coraggio e nostalgia. Un disco breve ma denso di emozioni che conferma la qualità artistica di Ben Harper. Scopri l’anima profonda di Ben & Hellen Harper in questo album intimo e coinvolgente.

 Mantenendosi fedeli al loro stile, hanno creato un sound pieno e vitale di rithm'n blues e jazz mai banale.

 Musicisti misconosciuti che si divertono e ce lo trasmettono.

The Dirty Dozen Brass Band, storica formazione di New Orleans, porta in 'Voodoo' un mix coinvolgente di jazz, funk e rithm'n blues. L'album del 1989 mescola brani propri e cover di leggende come Dizzy Gillespie e Stevie Wonder, accompagnati da ospiti illustri. Il loro sound energico e vitale riflette anni di esperienza tra live, processioni e collaborazioni, regalando un'esperienza musicale autentica. Ascolta Voodoo e lasciati travolgere dal groove di The Dirty Dozen Brass Band!

 "L'incontro tra il maestro della musica Qawwali e Michael Brooks crea un connubio di suoni ambient fascinosi e ammalianti."

 "Ascoltando il primo brano, pensavo 'hai, le solite litanie noiose arabe'. Mi sono ricreduto andando avanti nell'ascolto."

La recensione analizza l'album Mustt Mustt di Nusrat Fateh Ali Khan, evidenziando la fusione tra musica Qawwali e sonorità ambient ed elettroniche prodotte da Michael Brook. L'autore inizialmente è scettico ma si riconcilia con l'album, apprezzando specialmente la traccia 'Sea of Vapours'. Pur non essendo il suo genere preferito, riconosce il valore del lavoro e della contaminazione culturale. Scopri l’affascinante fusione di suoni in Mustt Mustt, un viaggio tra etnico ed elettronico.

 I Lumineers hanno la capacità di fermare l'istante e renderlo eterno perché non lo impongono. Lo mostrano nella sua cruda realtà; pacatamente, senza dolersi troppo.

 Non c'è una vera canzone che si stacca dalle altre. Hanno tutte lo stesso mood... lo considero un pregio.

L'album Cleopatra dei The Lumineers è un'opera intensa che unisce canzoni e video per raccontare storie di vita reale e scelte personali. La recensione evidenzia la capacità del gruppo di trasformare momenti semplici in emozioni profonde e di mantenere un mood coerente e coinvolgente nell'intero lavoro. Il video 'The Ballad of Cleopatra' aggiunge valore narrativo e invita a una riflessione sulla propria esistenza. Un progetto consigliato agli amanti della musica che cerca autenticità e profondità. Ascolta Cleopatra e lasciati trasportare dalle sue emozioni uniche.

 Questa è la brutta copia di un bel romanzo.

 Quello che ne è uscito, suona male.

La recensione evidenzia come l'album 'E già' di Lucio Battisti rappresenti un tentativo di rinnovamento artistico duramente penalizzato da scelte produttive discutibili. La musica appare fredda e poco rifinita, senza l'emozione tipica dell'artista. Nonostante ciò, alcune tracce si distinguono per qualità. Il giudizio complessivo è negativo, con due stelle su cinque. Scopri perché 'E già' è considerato un album controverso di Battisti.

 Come spesso accade, a furia di ascoltare le versioni in studio, pulite e perfette, quando vengono cantate dal vivo, se non esprimono la magia della registrazione si rimane un po' delusi.

 Una menzione a parte merita l'interpretazione di "I've Been Loving You Too Long" che sa colpire nell'intimo come sempre.

La recensione esamina l'unico album live pubblicato da Otis Redding durante la sua vita, sottolineandone l'intensità ma anche una certa frettolosità. Pur contenendo grandi successi soul, il disco non raggiunge la magia delle versioni in studio. Spicca l'interpretazione di "I've Been Loving You Too Long". Il commento riflette anche sul tragico destino dell'artista, entrato nella leggenda. Scopri l'anima live di Otis Redding ascoltando Live in Europe!

 Ascoltare quest’album è come uscire da una stanza disordinata, ed entrare in un’altra dove ogni cosa è al posto giusto.

 Per fortuna dei frammenti sono rimasti impigliati nella rete e, casualmente incuriosito, li ho ascoltati sul tubo. Wow.

Brighton Bothways di Beachfield è un piccolo tesoro pop folk proveniente da un progetto nato dopo la fine dei Go Betweens. L'album si distingue per sonorità delicate e intimi brani, capace di conquistare chi cerca musica autentica e poco esposta. La recensione sottolinea la bellezza di opere misconosciute e invita a dare attenzione a queste gemme nascoste. Brani come 'Coles to Newcastle' e 'Danish Kronor' sono evidenziati come particolarmente riusciti. Ascolta Brighton Bothways e lasciati conquistare da questa gemma pop folk.

 Ogni ruga del suo volto ha qualcosa da raccontare: racconti di polvere, di famiglia numerosa, di vagabondaggi.

 Ti piace quando si toglie la corazza e lascia libera l'anima: 'Dream of a Better World'.

La recensione analizza 'Sam' di Calvin Russell come un album di rock classico che riflette le esperienze intense e vissute dell'artista. Il disco evidenzia influenze di Nick Cave e alterna ballate e pezzi rock con una forte componente emotiva. Pur non innovativo, è apprezzato per la sua autenticità e capacità di narrare storie di vita. Ascolta 'Sam' di Calvin Russell e lasciati trasportare dalle sue storie di vita in musica.

 Solo questo brano vale tutti i soldi spesi.

 Un semplice banalissimo capolavoro.

La recensione celebra il duo Tiberevi e il loro album 'Mentres as baleas dormen', una raccolta di brani strumentali che fondono fisarmonica diatonica e organetto elettronico. L'autore racconta un'esperienza personale a Santiago de Compostela, colpito dalla profondità emotiva del pezzo 'Mar de plastico'. L'affiatamento tra i musicisti e l'atmosfera rilassata dell'album emergono chiaramente, definendo l'opera un vero capolavoro sentimentale. Ascolta Tiberevi e lasciati trasportare dalle atmosfere di Galizia!

 Meglio una lagna così, che mille finte allegrie.

 Musica che entra dentro e rende felici.

La recensione evidenzia la forza e la consapevolezza del primo album dei The Lumineers, un trio di folk rock proveniente da Denver. La voce del cantante è dolce ma intensa, capace di trasmettere emozioni profonde, e l'album mantiene un'ottima omogeneità nei brani, con momenti particolarmente alti come "Dead Sea" e "Ho Hey". Il recensore apprezza la sincerità musicale evitando le mode e auspica che il gruppo mantenga la propria integrità anche in caso di successo. Ascolta l’album e lasciati coinvolgere dall’intensità dei The Lumineers!

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