Amenethes rappresenta un polpettone gothic per nulla riuscito, è il manifesto di una band che potrebbe aver perso gran parte della sua classe.

 Come sempre, quando si parla di gruppi di questo livello, si rimpiangono subito i bei tempi, in questo caso quel seminale 'Wildhoney'.

La recensione esprime delusione per il nuovo album Amanethes dei Tiamat, giudicato un lavoro poco riuscito e monotono rispetto ai capolavori del passato come Wildhoney. Il disco è segnato da ripetitività e brani poco ispirati, con poche tracce degne di nota. L'autore rimpiange le atmosfere cupe e affascinanti dei precedenti lavori, sottolineando il declino della band. Scopri la recensione completa e confronta il nuovo Tiamat con i loro capolavori storici!

 «La musica sembra essere un notevole passo indietro»

 «Un disco esclusivamente fatto in studio di registrazione e non per esser suonato live»

La recensione analizza l’album Till Death Do Us Part dei Deicide, evidenziando una qualità altalenante rispetto ai precedenti lavori della band. Nonostante alcune tracce degne di nota, l’album risulta spesso monotono e ripetitivo, segnando un possibile declino nella carriera del gruppo. La mancanza di promozione e di un coinvolgimento maggiore degli artisti è sottolineata come un problema. L’opera viene percepita come una delusione che conferma un periodo difficile del gruppo. Scopri se Till Death Do Us Part vale il tuo ascolto nel panorama metal estremo.

 Santolla non arricchisce il sound, nè i brani, ma li svilisce togliendo quelle caratteristiche peculiari degli Obituary.

 Un disco per nulla impeccabile, che ha poche frecce per il proprio arco. Un ascolto pesante e sconsigliato.

Xecutioner's Return segna un passo indietro per gli Obituary, soprattutto rispetto al precedente Frozen in Time. L'uso degli assoli melodici di Ralph Santolla si discosta dal classico sound della band, rendendo l'album meno aggressivo e più monocorde. Solo pochi brani si salvano dalla mediocrità, mentre le performance vocali e ritmiche dei fratelli Tardy restano punti forti. In generale un disco poco personale e poco consigliato agli appassionati. Scopri perché Xecutioner's Return non convince gli appassionati di death metal!

 "Momenti di incredibile classe e grandezza musicale affiancano quindi momenti un pò sottotono che abbassano la media di un album, altrimenti, perfetto."

 "Chiude il disco 'Texas BBQ', un brano country che rappresenta una piacevolissima sorpresa in un album votato allo shred."

Marco Sfogli presenta con There's Hope un debutto solista promettente, mostrando ottime doti tecniche e compositive ma ancora influenzato da modelli consolidati. Alcuni brani si distinguono per freschezza e originalità, mentre altri risultano meno convincenti o derivativi. Il disco include anche sperimentazioni, come un pezzo country inaspettato. La produzione è apprezzabile e Sfogli è promosso con riserva, in attesa di un lavoro più personale. Scopri il debutto di Marco Sfogli e ascolta le sue notevoli sfumature musicali!

 Ecco che succede quando una band perde la sua classe, la sua ispirazione.

 Non salvo nulla di questo disco. Un disco mediocre sotto tutti i punti di vista.

La recensione esprime una forte delusione per l'album 'A Sense Of Purpose' degli In Flames, segnalando una perdita di ispirazione e di qualità rispetto ai lavori precedenti. La band abbandona il death melodico per adottare uno stile più mainstream e banale, con riff, batteria e melodie giudicati mediocri. La recensione evidenzia anche un senso di tradimento verso i fan storici e la mancanza di sperimentazione musicale che renda interessante il disco. Scopri altre recensioni e approfondisci la storia degli In Flames!

 "Paul Gilbert ritorna più in forma che mai con un disco superiore, inconfondibile per stile musicale e tecnico."

 "Conferma per uno dei più talentuosi chitarristi, con esperienza ventennale, che ha ancora tanto da dire e sfornare."

Paul Gilbert conferma la sua maestria con 'Silence Followed by a Defeaning Roar', un album di chitarra solista ricco di shred, melodia e sperimentazioni sonore. Il disco unisce tecnicismi straordinari a brani emozionanti e variegati, spaziando dal rock classico a influenze neoclassiche e sonorità innovative. Una prova superba che accentua la versatilità e la classe di uno dei chitarristi più talentuosi e longevi. Scopri l'arte chitarristica di Paul Gilbert con questo imperdibile album!

 Il gruppo più volgare, sboccato e "socialmente utile" torna con un nuovo disco.

 Un disco che va preso per quello che è: un’ottima protesta, con ottime tematiche trattate con il loro inconfondibile linguaggio scurrile, ma si parla pur sempre di musica, e quella qui stupisce poco.

Coito ergo sum dei Prophilax è un album che continua la tradizione della band di miscelare volgarità e protesta sociale. Se i testi sono brillanti e pungenti, la musica risulta meno avvincente rispetto ai lavori precedenti. Nonostante la qualità strumentale dei musicisti, l'album soffre di ripetitività e scelte musicali meno ispirate, rendendo il disco interessante soprattutto per chi apprezza la carica sociale più che la performance musicale. Scopri l'irriverente satira punk dei Prophilax con Coito ergo sum!

 La chitarra acustica può dar voce a sogni, a incubi o a melodie evocative, sognanti, oniriche.

 Erik Mongrain sembrerà un genio venuto da chissà quale paradiso, in cui la musica si fa viva, si fa sogno, e fa sognare.

La recensione celebra 'Fates', l'album d'esordio di Erik Mongrain, giovane chitarrista canadese che unisce tecnica innovativa e forte emotività nella chitarra acustica. Il lavoro propone brani dal grande impatto tecnico e musicale, capaci di evocare atmosfere intense e sognanti. La scrittura sottolinea l'originalità del suo stile 'clap tap' e l'influenza di grandi maestri come Michael Hedges. La musica di Mongrain è definita un'esperienza sonora capace di emozionare profondamente ogni appassionato. Ascolta 'Fates' e immergiti nell'emozione della chitarra di Mongrain!

 “Reason & Divine riporta la mia mente sulla terra e me la ricatapulta fuori dall’atmosfera per rendermi conto quanto, una sola mente possa esser geniale e tanto eclettica.”

 “Un disco per tutti: per chi ama il rock melodico odierno, per chi ama il black non troppo ‘true’, per chi ama le sperimentazioni estreme e ben riuscite.”

La recensione celebra l'album "Reason & Divine" di H.O.P.E. come un'opera geniale e innovativa nel panorama black metal avantgarde. Nikolas Alkariis fonde sapientemente raw black metal, melodie in falsetto e elementi elettronici, creando un viaggio sonoro complesso e coinvolgente. Con passaggi emotivi e atmosfere variegate, il disco si rivolge sia agli amanti del rock melodico che agli appassionati di sperimentazione estrema. Ascolta ora Reason & Divine e scopri un capolavoro avantgarde indimenticabile.

 La musica non è fatta solo di note o di partiture.

 Un vero e proprio obbrobrio per chi certa musica la comprende come comprenderebbe il linguaggio di uno scarafaggio.

Secrets Within presenta la straordinaria tecnica chitarristica di Francesco Fareri, ma soffre di una mancanza di sentimento e sviluppo compositivo. L'album è adatto agli appassionati di shred, ma risulta difficile per chi cerca un ascolto più melodico e coinvolgente. I tentativi di integrare parti acustiche e melodiche sono evidenti ma non convincenti. Rimane un lavoro di grande impegno tecnico ma limitato sul piano emotivo. Ascolta Secrets Within se ami lo shred tecnico e la chitarra virtuosa!

Utenti simili
Big D

DeRango: 0,00

Euge77

DeEtà: 5836

dreaminamirror

DeRango: 0,00

Festwca

DeRango: 7,33

sirbony

DeRango: 0,00

BathoryAria

DeRango: 0,22

jAMIEmUIRfanc

DeRango: 0,00

JimMorrison

DeRango: 3,31

the panzer

DeEtà: 7246

LUGREZZO

DeRango: 0,00