Cantautore statunitense (1969–2003) noto per un songwriting intimista e melodie limpide che spesso trattano dipendenza e depressione. Ha pubblicato album chiave come Roman Candle (1994), Elliott Smith (1995), Either/or (1997), XO (1998), Figure 8 (2000) e From a Basement on the Hill (postumo, 2004). Fu candidato all'Oscar per "Miss Misery" (Good Will Hunting).

Nato nel 1969 e morto nel 2003. Pubblicamente noto per problemi di dipendenza e per testi che affrontano depressione e solitudine. La sua morte nel 2003 per ferite da arma bianca è stata oggetto di discussione pubblica. Ha ricevuto attenzione mainstream anche grazie alla nomination all'Oscar per la canzone "Miss Misery".

I recensori di DeBaser dipingono Elliott Smith come un cantautore intimista e tormentato, capace di melodie limpide e testi duri. Le recensioni evidenziano temi ricorrenti: dipendenza, depressione e una rara sensibilità compositiva. Album centrali citati spesso: Roman Candle, Either/or, XO, Figure 8 e From a Basement on the Hill (postumo). La ricezione è ampiamente positiva ma permeata di rimpianto.

Per: fan del cantautorato intimista, appassionati di folk/indie e lettori di recensioni musicali

 È un disco splendido, che si rilascia dall'inizio alla fine, mantenendo intatta tutta la sua intensità tra ballate, chitarre acustiche e frammenti elettrici.

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 Il 21 ottobre scorso Elliott Smith, il cantautore di Portland acclamato negli USA quale vincitore dell'Oscar per la canzone "Miss Misery", colonna sonora del film "Good Will Hunting", si è ucciso piantandosi nel petto un coltello da cucina.

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 Ecco il “classico” di Elliott Smith, l’opera che mette d’accordo tutti gli orfani dello storyteller di Portland.

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