Il buongiorno si vede dal mattino. Niente di più azzeccato di questo proverbio per introdurre il disco d'esordio di Franco Battiato: Fetus. Pubblicato dalla Bla Bla nel 1972, Fetus si inserisce e riesce a scardinare il contesto musicale italiano di quegli anni dove la sperimentazione era all'ordine del giorno.
Il disco è un concept album che tratta della vita, dal suo concepimento allo sviluppo, attraverso otto tracce nelle quali Battiato racconta a modo suo, con testi semplici, ma non per questo banali, un tema complicato. Non troverete al suo interno canzoni che seguono il classico schema di composizione o tracce di lunga durata, perchè Battiato ha voluto sperimentare a 360 gradi, fino in fondo. E non troverete nemmeno arrangiamenti semplici o un unico genere ad aspettarvi lungo l'ascolto di ogni singola traccia perchè si è divertito a fondere generi completamente diversi tra loro rendendoli una cosa unica. Questo è ciò che contraddistingue lo sperimentare di Franco Battiato, ciò che lo ha portato ad essere riconosciuto negli anni come uno tra i più grandi della canzone italiana: il prodotto di qualità.
Quando ho comprato questo disco non sapevo cosa mi apprestavo ad acquistare, l'ho comprato a scatola chiusa. Ma sapevo che le mie aspettative sarebbero state ripagate in qualsiasi modo, ne ero certo. In Fetus le tastiere elettriche, le chitarre acustiche, i violini, le registrazioni audio di bambini e del discorso tra Neil Armstrong e Nixon, e le sirene, concorrono tutti per questa unica causa.
Chapeau ad alcune trovate che hanno dell'incredibile come ad esempio, e questa ne è la prova lampante, rendere orecchiabile una formula matematica in una canzone capolavoro come Fenomenologia "x1 = A*sen (ωt), x2 = A*sen (ωt + γ)". Cantare la rappresentazione del DNA non è certo per tutti, ma qui non si sta parlando di uno qualsiasi o dell'ultimo arrivato. Alcuni pensano che sia un marziano o chissà che cosa. E' Franco Battiato.
Tracklist:
1) Fetus
2) Una Cellula
3) Cariocinesi
4) Energia
5) Fenomenologia
6) Meccanica
7) Anafase
8) Mutazione
Elenco tracce samples e video
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Altre recensioni
Di Dj Lavoire
Questo album al limite dell'ascoltabile, puramente psichedelico e molto elettronico è un album che fa sognare.
Franco ha rinnegato i suoi primi album, che secondo me sono qualcosa di spettacolare, ragazzi ascoltatelo ne vale la pena.
Di Naif_90
"Non ero ancora nato che già sentivo il cuore che la mia vita nasceva senza amore".
"Dischi come questo sono destinati a rimanere fissi nelle menti di tutti noi. Essenziale. Nient'altro da dire."
Di Superbia
"Interamente dedicato alla persona e all'opera di Aldous Huxley"
"Per originalità e innovazione, non sarà un album che scorderete facilmente."
Di Gianfranco
Battiato stava avanti, un artista così nel campo italiano è servito, e servirà sempre per la storia della musica italiana.
Questa è la partenza del suo universo, fisico e mentale, è il preludio alla nascita, alla composizione, alla primavera della bestia.