Tornano gli iron maiden con un nuovo album a tre anni di distanza da 'dance of death'.
Quello che salta subito all'occhio è la lunghezza delle canzoni. Analizziamole traccia per traccia.
1. Different Worlds (Smith/Harris) 4.17 Brano di apertura del disco, è un fantastico brano rocker caratterizzato da un bellissimo assolo da parte di Adrian. È un brano compatto, sulla linea dei recenti pezzi che la band ha confezionato e presenta un perfido groove 7/8!
2. These Colours Dont Run (Smith/Harris/Dickinson) 6.52 Presenta una intro lenta, un coro veramente imponente, qualche riff prog staccato, una sezione di chitarra melodiosa, e di nuovo due assoli fenomenali, uno di Davey e l'altro di Adrian, che quasi sembra un fusion solo alla John McLaughlin - stupendo! (E il titolo riprende proprio una frase di Bruce detta allsoft durante il lancio delle uova, per sottolineare che "i colori della bandiera inglese non scappano")
3. Brighter Than a Thousand Suns (Smith/Harris/Dickinson) 8.44 È una canzone dalle sonorità celtiche, con un gran coro come solo Steve Harris sa fare e presenta degli assoli stratosferici di Dave Murray.
4. The Pilgrim (Gers/Harris) 5.07 Un brano dedicato ad un romanziere del quale Janick Gers possiede ogni sorta di documentazione e/o oggettistica. Nel diario Kevin dice che gli è stato dato il simpatico nome di: The Rime Of Billy Bunter (titolo provvisorio). La canzone presenta delle grandi parti armoniche nella parte lenta del pezzo ed un grande assolo di Janick, in cui ha lasciato il suo marchio di fabbrica "Blackmore's" ed alcuni whammy selvaggi senza senso.
5. The Longest Day (Smith/Harris/Dickinson) 7.48 Brano con armonia principale e rinforzo per litro di Janick. Presenza di tastiere suonate da Steve e cori cantati da lui e Adrian.
6. Out Of the Shadows (Dickinson/Harris) 5.36 Song #6: presenta una bellissima traccia di chitarra di Adrian Smith ed anche alcune trace synth, un backing vocal e un buon lavoro sulle tastiere. Tutto svolto da Steve. Brano con testi di Bruce e melodia di Steve
7. The Reincarnation of Benjamin Brett (Murray/Harris) 7.21 Su questa sappiamo tutto nò?
8. For The Greater Good of God (Harris) 9.24 Song #8: Durerà 10 minuti e suona alla grande. Presenta un suono molto celtico.
9. Lord Of Light (Smith/Harris/Dickinson) 7.23 Song #9: Ha un grande assolo di Adrian Smith con un'ottava di mezzo e presenta alcuni passaggi istrionici sulla sezione di assolo riservata a Janick.
10. The Legacy (Gers/Harris) 9.20 Song#10: Presenta un cantato molto alto, delle tastiere e alcuni passaggi di chitarre acustiche (6 e 12 corde) di Janick Gers, come anche il suo assolo.
Io penso che sia un albun ineccepibile per la produzione, la tecnica e per la prestazione vocale di bruce ma lo trovo un'pò dispersivo e prolisso. I brani sono lunghissimi e non molto immediati. Non è certo un albun di metal duro ma penso che sia meglio così vista l'età del gruppo. In conclusione è quello che mi aspetto dagli iron maiden di oggi se facessero come gli slayer li riterei patetici però spero anche che sia l'ultimo.
Spero che non continuino all'infinito come i Rolling Stone dato che gli ultimi albun per quanto buoni nulla aggiungono all loro repertorio storico.
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