Parlare di Ivan Graziani per un abruzzese (presente!) può essere semplice e difficile allo stesso tempo: difficile perché si potrebbe cadere nel"conflitto di interesse", nel campanilismo(vade retro); semplice perché, beh, la musica di Ivan è talmente bella e ammaliante che ascoltarla e parlarne è solo un piacere. Ne parlerei per ore, per mesi, ma credo che il buon Debaser non sarebbe proprio d'accordissimo.
E perché la musica di Graziani è così affascinante?
I motivi li troviamo già in questo primo lavoro, "La Città che Io Vorrei"(1973). Una volta premuto il tasto play, si viene catapultati in un mondo magico, a tratti fiabesco, che comprende individui comuni ma visti sotto un'altra ottica. Come un moderno bardo, Graziani racconta storie e vicissitudini di personaggi sui generis, a volte confinati ai margini della società, che prendono vita davanti ai nostri occhi attraverso l'utilizzo di una tavolozza, composta con estremo garbo e gusto, fatta di colori, musica, emozioni e parole, che vira dalla malinconia alla facezia. E allora ecco Tom Sawyer con il suo vasetto di marmellata, lo storpio del Campo della Fiera, l'ubriaco barcollante, la sognante e drammatica Luisa…un cast di personaggi degno della miglior fiaba dei fratelli Grimm. Tutto sembra così poetico, bucolico, sembra quasi di poter osservare un delicato acquerello perduto nella vita di ogni giorno, la vita di provincia. La musica spesso sfocia in meravigliosi arpeggi e suoni avvolgenti carichi di pathos che da un lato, fanno emergere l'emotività dell'ascoltatore e, dall'altro, esaltano il ritratto di questo mondo intriso di fantasia e genialità.
...e poi l'inconfondibile voce acuta di Ivan, acuta come un dardo di Cupido, tratto distintivo del cantautore abruzzese. Per non parlare della sua mano destra; se il plettro avesse un figlio lo chiamerebbe Ivan.
Ora, però, una piccola invettiva.
Ma io dico...come si fa a relegare questo Capolavoro, questa Wunderkammer, nella categoria degli"episodi trascurabili", "episodi minori", "episodi acerbi"etc… (molti, ahimè, lo hanno fatto), Come?! Ma cosa ci avete fatto con la vostra sensibilità e le vostre orecchie? La Cassœula?!
Qui stiamo varcando i limiti della blasfemia, ve lo dico...
Ivan Graziani, fortunatamente, non è solo"Lugano Addio"! (seppur stupenda).
Ascoltare per credere...ma fatelo eh!

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