Probabilmente non tutti sanno chi era Kevin Junior. Cresciuto ad Akron (Ohio) e trasferitosi già da ragazzo nella città di Chicago, stato dell'Illinois, Kevin Junior (Gerber) è stato uno dei più grandi e probabilmente incompresi musicisti e scrittori di canzoni della sua generazione.

Questa è una definizione che potrebbe apparire esagerata, ma del resto, se vi dico che è stato un grande incompreso, non lo dico in maniera casuale, perché nonostante il suo indubbio talento, il suo nome e quello della sua band più importante, i Chamber Strings, non è mai assorto al successo in una carriera che, iniziata da giovanissimo lo ha visto negli anni sempre impegnato in produzioni musicali a partire dai suoi primi episodi e le sue prime band, i Mystery Girls e i Rosehips, fino alla collaborazione con artisti tra i più influenti della scena alternative degli anni ottanta-novanta, su tutti i fratelli Nikki Sudden (Adrian Nicholas Godfrey) e Epic Soundtracks (Kevin Paul Godfrey), che furono due suoi grandissimi amici personali, principalmente noti per essere i fondatori e titolari del progetto Swell Maps, ma nel corso degli anni a loro volta impegnati in una serie di collaborazioni e di produzioni soliste che fanno praticamente rabbrividere tanta è sia la quantità delle pubblicazioni che il livello degli artisti coinvolti.

Nikki Sudden, Epic Soundtracks (di cui Kevin Junior cercò di stare vicino nei momenti di maggiore difficoltà del musicista inglese), Rowland S. Howard e Jeffrey Lee Pierce. Eccoli qua. I quattro cavalieri dell'apocalisse, quattro musicisti infettati da quel maledetto virus e allo stesso da quella benedizione che è la luce del rock and roll a cui tutti e quattro hanno dato la vita troppo presto. Jeremy Gluck, conosciuto principalmente per essere il leader e frontman dei Barracudas, riuscì nel 1989 nell'impresa di farli suonare tutti e quattro nello stesso disco e che poi sarebbe uno dei lavori più leggendari della storia del rock and roll, 'I Knew Buffalo Bill'.

Che cosa aveva in comune Kevin Junior con questi artisti (oltre le collaborazioni che ho già nominato precedentemente) e questo al di là del possedere un indubbio talento musicale e in particolare compositivo e nella scrittura delle liriche. Influenzato sin dai suoi esordi da band degli anni sessanta e settanta e artisti come Marc Bolan e i T. Rex, i Faces di Ronnie Wood e Rod Stewart e soprattutto il mito Johnny Thunders e accostato ai Kinks e i Big Star, Kevin Gerber aveva negli anni reinterpretrato i contenuti musicali di quelle che erano le sue fonti di ispirazione attraverso quelle che furono quelle sonorità degli anni ottanta che più che alla new-wave guardavano a un certo approccio garage e avevano sempre come fonte di ispirazione il blues e il rock'n'roll dei. Grande appassionato di musica, omologo e sebbene con approcci differenti di quello che rappresentava negli anni ottanta e successivi Paul Westerberg per la città di Minneapolis oppure Greg Dulli e i suoi Afghan Whigs per la città di Cincinnati, Ohio, Kevin Junior con i Chamber Strings e dopo anni di quelli che potremmo definire apprendistato e alla ricerca di una sua vera e propria identità musicale, arrivò ad acquisire una sua personalissima forma di scrittura diventando allo stesso tempo sia quello che potremmo definire a tutti gli effetti come un cantautore dall'approccio intimista che una vera e propria rock-star e la voce di quella che poteva essere una intera generazione suburbana di una città, la terza per popolazione di tutti gli USA, che poi sarebbe principalmente nota per essere una delle città chiave nella storia della musica blues.

Kevin Junior, sebbene forse fosse poco conosciuto a livello internazionale, è stato una vera rock-star, si pettinava come Rod Stewart e aveva un look sempre ricercato e soprattutto era un musicista dotato di grandissimo talento, tuttavia allo stesso tempo aveva un'anima sofferente e nel momento di maggiore successo, dopo la pubblicazione del secondo disco con i Chamber Strings, 'Month of Sundays', nel 2001, sprofondò in quello che egli stesso definì come l'inferno dell'eroina. Anni dopo, dopo praticamente dopo cinque anni di oblio, raccontò che per tutto quel periodo era stato come se fosse stato rapito dagli alieni.

Kevin Junior perse tutto quello che aveva. Dimenticato da tutti, smise di fare musica e sciolse la band, fu scosso dalla morte di uno dei suoi migliori amici e fu abbandonato dalla moglie. A questo punto deluso dalla città che lo aveva accolto e che aveva costituito in qualche modo il bacino e fonte delle sue ispirazioni, Chicago, decise di abbandonarla e fu prima accolto dalla madre ad Akron e poi si trasferì a Los Angeles. Centri di riabilitazione, programmi di assistenza e cure per disintossicarsi, tutto questo finché non rimase senza un soldo e cominciò a dormire per strada e fu arrestato per vagabondaggio. La madre non riusciva più ad avere sue notizie e si racconta che per questa ragione telefonasse e cercasse di contattare tutti i musicisti più famosi della scena californiana. Celebre è la storia che racconta di un incontro con Anton Newcombe, che gli dirà di aver parlato a telefono con la madre due volte, e dopo il quale Kevin pensò, 'Cazzo, devo stare veramente male se mia madre chiama Anton Newcombe per cercare di aiutarmi!'

In giro per diverse città degli Stati Uniti d'America e in Inghilterra di volta in volta ospite di qualche amico che cercava di aiutarlo a disintossicarsi e a rimettersi in piedi, nel marzo 2006 fu colpito violentemente dalla morte di Nikki Sudden per overdose. Ritornò allora a Chicago e tentò più volte di rimettersi a lavorare a tempo pieno con i Chamber Strings, ma in qualche modo non uscì mai da quel buco nero in cui era entrato.

Tutto quello che c'è da dire su questo disco qui, 'Ruins (A Collection of Rarities, B-sides & Outtakes), è praticamente nella storia che vi ho raccontato. Il disco, pubblicato originariamente dalla Sunthunder Records nel 2009, contiene venti canzoni. Venti registrazioni inedite con le tre band di cui Kevin Junior ha fatto parte (dai Mystery Girls ai Rosehips fino ai Chamber Strings) e altre tracce registrate da Kevin da solo. Nonostante si tratti di rarità, b-sides e outtakes e per quello che può contare, la qualità delle registrazioni è per lo più molto buona, cosa che fa di questa raccolta non una semplice reliquia o quello che si potrebbe considerare, adesso che Kevin Junior è morto, una specie di omaggio, qualche cosa che vada ascoltato solo per dedicare un pensiero o un formale riconoscimento alla sua arte.

Quello che posso dire è che i due dischi dei Chamber Strings, 'Gospel Morning' (1999) e 'Month of Sundays' (2001), sono due tra i migliori dischi di canzoni pop che io abbia mai ascoltato e in assoluto due tra i migliori dischi usciti in quel periodo. C'è una frase, che non dimenticherò mai, con cui Jim Carroll volle salutare Kurt Cobain, dopo la morte del frontman dei Nirvana, e che recita (tradotta grossolanamente in italiano) che il talento, quello vero, sarebbe in verità qualche cosa di ingeneroso e questo perché in cambio pretende sempre qualche cosa in più di quello che ti può effettivamente dare. È stato lo stesso anche per Kevin Junior, che è deceduto lo scorso diciotto gennaio all'età di 46 anni. Kevin Junior aveva una personalità schiva e riservata, era allo stesso tempo una rockstar e una persona dotato di grande sensibilità e in qualche modo alla ricerca di una vita tranquilla, voleva una famiglia, una vita 'normale' come quella di tutti gli altri e non voleva una vita sopra le righe come quella del suo mito Johnny Thunders. Eppure, ironia della sorte, Kevin Junior, è deceduto alla stessa età che aveva Johnny Thunders quando morì per overdose di metadone a New Orleans nel 1991. Restano le sue canzoni, eccole qua.

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