Dopo l'estenuante tournèe in supporto al secondo capitolo/capolavoro, i Led Zeppelin si concedono un meritato periodo di riposo che termina con il ritorno a Bron-Y-Aur tra le sperdute terre della Snowdonia nel nord del Galles, e l'abbozzo di quella che sarà la terza incisione ufficiale del gruppo.L'attività live non viene mai messa da parte dal gruppo, tanto da usarla sia per tenere ben caldi i muscoli sia per consolidare quella reputAzione di superband che oramai si và cucendo addosso. Al "The Festival Of Blues And Progressive Music" tenutosi a Bath il 28 giugno del 1970,  un'oceanica folla di 150.000 persone si raduna fremente  per ascoltare dopo le performances di Byrds, Moody Blues, Country Joe, Santana, Frank Zappa & The Mother Of Invention, Moody Blues, Flock, Santana e Jefferson Airplane, la punta di diamante del blasonato cast  rappresentato dai  Led Zeppelin.

Nella vecchia casa di campagna di Headley Grange viene registrato il lavoro in cui il gruppo, più che nei dischi precedenti, sente di dover propendere verso atmosfere fortemente confidenziali prediligendo composizioni  di stampo folk/acustico. Le pressioni della casa discografica che vuole subito un nuovo disco, si fanno sentire sulle teste dei quattro musicisti, quasi convinti che per trarre le opportune ispirazioni sarebbero dovuti migrare in California, idea presto abbandonata e sostituita dalla scelta delle idilliche distese del Galles. Nonostante un'equa distribuzione nelle due sides del disco tra ispirati brani dal calco esuberante e rasserenanti slow songs per nulla private di quell'anima musicale fortemente inquieta alla base dello Zeppelin sound, l'apertura è lasciata ad "Immigrant Song", un macigno musicale in cui le urla di espugnazione di Plant fanno viaggiare un'invincibile onda d'urto pronta a sopprimere tutto quel che investe, rendendo ideale il brano per l'apertura dei concerti almeno per le immediate tournée. La successiva "Friends" rappresenta quell'alter ego musicale con cui gli Zeppelin hanno avuto modo di comunicare la propria passione per i suoni acustici e situazioni più distese; una traccia insomma in cui  - per merito della singolare accordatura della chitarra di Page che si lascia andare in scale che richiamano la cultura indiana - è possibile delibare anche il naturale fluire di seducenti archi, che si lasciano apprezzare per l'intero brano.

Il rock diretto di "Celebration Day", precede l'esasperante esecuzione di "Since I've Been Loving You", dove viene dato un forte risalto alla drammatica e allo stesso tempo delicata interpretazione vocale, come all'esecuzione strumentale sottolineata dai continui "call and response" tra Page e Plant, che culminano in uno degli assoli più belli della loro intera produzione. Il disco continua a girare ad alti livelli con "Out On The Tiles" un allettante concentrato di classe ed energia, dove la sopraffina competenza di Bonham si rivela senza limiti rendendo orgogliosamente il brano uno dei più piacevoli da canticchiare. Le attese novità in confronto ai due precedenti lavori da studio, sono rappresentate dalla tradizionale andatura folk di  "Gallows Pole",  dove è possibile ascoltare la geniale combinazione chitarra elettrica/acustica/banjo che unitamente alla metronomica sezione ritmica, ne rende più intenso il racconto del condannato a morte sottrattosi all'infelice destino:

Hangman, hangman hold it a little while, I think I see my friends comin', Ridin' many a mile. A-friends you get some silver?Did'ya get a little gold? A-what did you bring me my dear friends Keep me from the gallows pole? What did you bring me Keep me from the gallows pole? I couldn't get no silver, I couldn't get no gold. You know that we're too damn poor To keep you from the gallows pole.

(Boia, boia solo un momento Mi sembra di veder arrivare i miei amici Hanno cavalcato per molte miglia amici, avete dell'argento? Avete con voi un po' d'oro? Cosa avete portato miei cari amici Per liberarmi dalla forca? Cosa mi avete portato Per liberarmi dalla forca? Niente argento Niente oro Sai che siamo troppo poveri Per liberarti dalla forca.).

Un altro brano che sprigiona fascino a iosa è la lenta "Tangerine", che ripescata dal repertorio Yardbirds, viene dotata di nuova pelle, merito anche del colto lavoro di pedal-steel che  favorisce inebriamento e assuefazione anche tra gli ascoltatori più disattenti.  Da "That's The Way", una tra le più lodevoli e riuscite prestazioni acustiche del gruppo, si passa a "Bron-y-aur stomp"  un  rock'n roll molto scarno guidato dall'acustica di Page e dalle varie battute di Bonzo, che ricorre oltre ai suoi inseparabili tamburi anche a cucchiai e nacchere, per nobilitare le affettuose lyrics dedicate da Plant  al suo fedelissimo cane:

C'mon now well let me tell ya What you're missin', missin' 'round them brick wall. So of one thing I am sure, It's a friendship so pure, Angels singin' all 'round my door, So fine. Yeah, ain't but one thing to do, Spend my natural life with you, You're the finest dog I knew, So fine.

(Andiamo, ora lascia che ti dica Cosa stai perdendo, perdendo intorno a quei muri di mattoni E di una cosa sono sicuro E' un'amicizia così pura Angeli cantano alla mia porta Così bello. Sì, ho una cosa sola da fare Passare la mia vita con te Sei il più bel cane che io abbia conosciuto Così bello).

A chiudere il lavoro giunge il traditional arrangement di "Hats Off To (Roy) Harper" (ascoltate di cos'è capace Page con con la slide guitar...!), un vero e proprio medley di brani e testi blues (come Shake 'Em on Down" di Bukka White and "Lone Wolf Blues" di Oscar Woods), che vuole prima di tutto essere un gesto di sincera e genuina riconoscenza ai bluesmen degli anni trenta e quaranta come al loro amico folksinger a cui è dedicato.

Evoluzione significa mutare dare un segno di cambiamento guardando in avanti, consapevoli di aver sfruttato al meglio quanto dato sino a quel momento immediatamente precedente alla volontà di svolta. Led Zeppelin III è proprio questo, un'ostinata dichiarazione di crescita, resa possibile soltanto dal rigoglio di ispirazione che ha  dato vita alla realizzazione  di quelle dieci creazioni esemplari che lo fanno collocare inevitabilmente tra le meraviglie di sempre della musica rock.     

Carico i commenti...  con calma