Questa recensione non vuole soffermarsi sull'aspetto tecnico delle singole canzoni. La qualità di certi pezzi è per me indescrivibile ("Tziganata" e "Come un Dio" su tutti). Per un'ottima recensione consiglio quella di Ringo Starfish.

Quello di cui voglio parlare ruota attorno alle strane scelte che hanno accompagnato l'uscita di questo favoloso live. Sinceramente non capisco il metodo con il quale i Litfiba abbiano operato certe scelte, e non l'approvo del tutto. A partire dal fatto che i Litfiba avevano un certo tipo di scaletta eseguita durante i Live che non viene rispettata quasi minimamente nella lista delle canzoni dell'LP.

Il concerto A VIDEO (la cui qualità non è esattamente da Dvd) si apre sì infatti con Come un Dio, ma non si sentono quei strani versi che Pelù compie durante l'intro di basso dell'eccelso Ma roccolo. Viene da chiedersi il perché... semplice, questa canzone viene in realtà ripetuta tre volte - all'inizio del concerto per l'appunto, verso la fine di esso di nuovo per intero e come conclusione in maniera strumentale mentre Pelù non al microfono inginocchiato sembra pregare verso la Mecca (!). Ai Litfiba sarà parsa nettamente migliore la seconda versione (contenente appunto gli schiamazzi iniziali) effettuata quel 12 Maggio tanto da inserirla nel disco.

E mentre di Resta non c'è traccia lungo tutto il documento (chissà perché poi?), la seconda canzone eseguita è La Preda - nulla di nuovo all'orizzonte, se non la perdita del ritorno della voce nell'ingiuria finale ("credevi di cacciare ma adesso la preda sei tu"). Nuova sorpresa: il pezzo che viene immediatamente dopo è nientepopòdimeno che Eroe nel vento, eseguita con una foga non indifferente, dove Piero e Ringo danno il meglio di loro. Sinceramente non capisco perché sia stata esclusa dalla scaletta finale. La questione del poco spazio non si regge in piedi, esisteva già da tempo la pratica del doppio LP (e a la usarono i Litfiba stessi in 17 Re). Grande perdita dell'album.

Cane non presenta nulla di particolare (se non che viene tagliata a metà la dedica iniziale). Il pezzo seguente, a differenza dell'album - dove troviamo Tziganata, che invece verrà decisamente più in là - è già Apapaia... ma la nuova (evvai!) sorpresa viene subito dopo: Ballata che nell'album chiude il concerto viene qui eseguita come sesta canzone! bah!

Vendette e Luna sono effettivamente unite (oh! Finalmente niente copia/incolla eseguito nel miraggio finale).

Altra canzone tralasciata nell'incisione su disco è Onda Araba, che apre la seconda parte del concerto. Scelta più accettabile, in quanto gli viene preferita l'ottima Tziganata (la canzone con, per me, le inquadrature peggiori di tutto il concerto, porca puttana!)

Per Ferito l'unica differenza è che, abbastanza prevedibilmente, viene tagliata quasi del tutto l'attacco iniziale al ministro Spadolone (non è un errore di battitura, è come lo chiama Pelù nella sua autobiografia), tranne per la frase "Grazie Giovanni!".

Ecco Re del Silenzio. Non commento il fatto che a seguito di Ferito nel disco c'è Apapaia, che in realtà era già stata eseguita nella prima metà del concerto, ormai ci siamo abituati a queste "piccolezze".

Dopo la versione di Come un Dio che appare nell'album (la seconda della serata), arrivano i due tagli più gravi di tutta la serata per il sottoscritto. Personalmente avrei fatto a meno di Vendette/Luna (che eppure mi piacciono) per vedere queste due canzoni inserite nel disco ed eseguite dal vivo. Certo la possibilità di vederle a video rispetto ai tanti fan che neanche sanno dell'esistenza del documento filmato del concerto mi rende abbastanza orgoglioso: Istanbul - M I T I C A anche in sede live - e Guerra - intensissima - le mie due canzoni preferite di Pelù, Renzulli e company, sono tralasciate completamente! In particolare quest'ultima che ho nominato viene piuttosto allungata rispetto alla versione in studio e ,con un gran finale, si ricollega all'ultima versione di Come un Dio, tutta basso e chitarra, col Pelù inginocchiato spalle al pubblico di cui prima. Da segnalare che il mastodontico (sia nel suono sia nell'altezza fisica) Ringo durante questa canzone si alza e a colpi di charlestone distrugge tutta la batteria!!!

Insomma, da quel che avete potuto leggere,avete capito come i Litfiba abbiano si non reinciso nulla del concerto in studio, ma che abbiano effettutato grossi tagli e scelte non sempre condivisibili (i fan della vecchia guardia come me, che a differenza mia hanno più di 17 anni, saranno d'accordo su Instanbul e Guerra,credo e spero). Quello che posso dire come conclusione di questa particolare recensione è che non l'ho scritta per allietarvi la giornata ma per raccontarvi un po' di curiosità che ho intravisto nella osservazione del concerto e soprattutto dirvi che adoro così tanto i Litfiba che gli perdono QUASI tutto (tranne di aver composto l'album Infinito! eheheh).

P.S.: non a caso da qualche tempo mi firmo 'Lo Tzigano'.

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