Estate 1996. La ragazza entra nella stanza, richiude la porta alle sue spalle e si sofferma a osservarsi allo specchio. È un gesto intimo ma quotidiano, apparentemente normale, eppure qualcosa in lei sta cambiando. Non solo il suo corpo, che da cinque mesi ospita due vite; tutt’a un tratto, si è resa conto che tutto quello che ha fatto finora – la corsa affannosa per apparire in prima pagina, la smania di diventare una star – non è stato altro che uno stupido gioco.
Decide allora di prendere lezioni di canto e di andare a yoga, si mette a studiare la Cabala ebraica e si lascia trasportare da quel raggio di luce che ha aperto nuovi scenari nella sua vita. Per quasi due settimane si chiude in casa dell’amico Rick Nowels per quattro ore al giorno, lui al piano e lei a cercare l’ispirazione. Le sessioni producono sette tracce, un ottimo materiale di partenza, ma lei sente che manca ancora qualcosa.
Nella primavera successiva, uno dei manager della sua casa discografica la mette allora in contatto con William Orbit, attento ed esperto compositore di musica elettronica, che lavorando sui demo riesce a tradurre in suono le emozioni che lei prova dentro di sé. Vanno avanti duramente per quasi altri cinque mesi, quindi, nel tardo autunno, consegnano tutto il materiale composto nelle sessioni di registrazione al produttore, l’eclettico Marius De Vries, per il mixaggio.
Anticipato dal singolo Frozen, e portato al successo planetario da brani come The Power of Goodbye, Nothing Really Matters e la stessa title-track, Ray of Light – che vede la luce nel febbraio del 1998 e venderà complessivamente oltre venti milioni di copie nel mondo – è un viaggio elettronico-spirituale innovativo e sperimentale, che mescola, nelle tredici tracce che lo compongono, la musica ambient e la musica techno, il trip hop e il drum and bass, il rock e la disco.
Su tutte, la funerea e apocalittica Swim, scritta di getto dall’artista dopo aver appreso alla radio la notizia della morte dell’amico Gianni Versace: "I bambini si ammazzano tra di loro / mentre gli studenti stuprano i loro insegnanti / Comete solcano il cielo / mentre le chiese bruciano i loro predicatori".
Semplicemente, il miglior album di Madonna.
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