La mia sessione di scrittura a scopo recensorio ha avuto inizio più di due mesi fa con l'analisi di Erotica di Madonna, artista che tra la stravasta varietà di star che il mondo della musica assorbe (e a volte è costretto ad assorbire) prediligo nella maniera più particolare. Questa recensione che mi sto accingendo a presentarVi, cari amici DeBaseriani, riguarda il lavoro che più di tutti ha collaborato ad accendere in me stesso la scintilla di un interessamento profondo verso Miss Ciccone. Sto discorrendo di Ray Of Light, datato 1998.

Tra la moltitudine di merce musicale prodotta da Madonna, Ray Of Light rappresenta, o dovrebbe rappresentare, la Summa del suo percorso artistico, un lavoro che è riuscito in quell'intento così importante, ossia l'approvazione su larga scala di Madonna e della sua musica a livello critico il quale, soprattutto dopo il sovversivo Erotica, aveva storto ancora di più il naso di fronte a quella spavalderia e all'eccesso che la Ciccone incarnava anche nelle sue canzoni. Finalmente, dopo anni di non poche disapprovazioni da parte della Critica musicale più autorevole e dei suoi affiliati, Madonna era in grado di unire in un grande connubio milioni di copie vendute ed acclamazioni dai severi recensori di Rolling Stones e altri.

Ray Of Light è generalmente concepito come la "svolta" più radicale nel percorso musicale cicconiano: una decisa, forte, completa virata dal pop mainstream anni '80 e '90 (con, naturalmente, condimenti e contaminazioni varie, tra i quali R&B, Soul e Hip Hop (Bedtime Stories), Jazz (I'm Breathless, Erotica), Rock (Like A Prayer) all'elettronica e derivati, Trance, Acid House, Minimal, Techno, genere che non era ancora entrato a fondo nella coscienza mainstream degli artisti e delle masse anni '90, se non in riferimento a band alternative e innovative quali Prodigy e Chemical Brothers che, comunque, stavano cominciando ad avere un degno seguito a livello mediatico e commerciale. Il lavoro è, pertanto, unanimemente considerato come il vero "iniziatore" di quella rivoluzione electro/electro - pop la quale ha imperversato per anni, soprattutto nel Vecchio Continente, e che ai nostri giorni è stata accolta con acceso entusiasmo perfino dagli Stati Uniti, tradizionalmente orientati al Rap/Hip Hop West Coast/East Coast. Nell'album in questione, Madonna sveste i panni della mistress sadomaso di fattura Erotica e di Evita per immergersi a 360° in un nuovo mondo dove spiritualità, religione, riflessione, vera Vita sono le prerogative essenziali. E la colonna sonora di questa "nuova Vita", Madonna intende ricercarla nell'elettronica, nell'ambient, nella techno, nella new-wave, in quelle sonorità appunto che permettono di consumare un viaggio intimo nel proprio subconscio alla ricerca di sè e della proprio essenza, nel tentativo panistico di fondersi in un tuttuno con la Natura. Un tentativo di trascendenza, di estasi, di ascendenza che regala all'ascoltatore quasi 70 minuti di piacere per la mente e per il corpo.

Artefice di questa irripetibile, ennesima trasformazione cicconiana è William Orbit, un artista minore, poco conosciuto, dell'undeground acid-house, confezionatore di melodie innovative, il quale si era già giunto al cospetto di Madonna ai tempi di Justify My Love col fine di remixare tale scandaloso brano. Intendendo creare un disco omogeneo, coerente con il suo stato d'animo in fieri, Orbit poteva risultare perfetto per la celebrazione musicale della sua "rinascita" spirituale e morale.

Lo show musicale prende avvio con Drowned World/Substitute For Love, traccia che, pur anticipando la nuova direzione musicale, non intende ancora "aprire le danze", in cui Madonna, su sonorità ambient, chill-out e new wave soffuse, percussioni e beat leggeri e morbidi, canta il cambiamento che la sua esistenza ha accolto, dal ripudio della materialità e della superficialità alla gioia del possedere una figlia, una creatura umana alla quale regalare affetto ed amore unici. Soft e minimale può essere considerata anche Swim, nella quale ci si eleva dal peccato e dal male interiore verso una purificazione dell'anima, purificazione simbolizzata dall'immersione nelle acque (I can't carry these sins on my back - Don't wanna carry any more - I'm gonna carry this train off the track - ....Gonna swim on the ocean floor - Crash to the other shore - Swim to the ocean floor).

Dal pentimento alla redenzione, all'estasi, all'ascensione: la title-track Ray Of Light, con i suoi beat elettronici, minimali, techno distorti e velocizzati, con la voce estatica di Madonna che urla, quasi in uno stato di trance "Quicker Than A Ray Of Light", è l'inno ai cieli della nuova Vita.

La traccia che riassume in sè l'innovazione made in Orbit di Madonna è Skin, nella quale un frenetico beat da dance floor incontra sonorità elettroniche, psichedeliche, Acid - House, Trance e Techno che in ben 6 minuti e 20 conduce l'ascoltatore in un mondo trascendentale, frenetico, estatico. Stesso discorso vale per le successive Nothing Really Matters e Sky Fits Heaven, danzerecce, coinvolgenti, rapide.

Dalla nuova pista da ballo si torna pienamente convinti all'ascesi individuale, ignorando  con le sonorità tribali-New Age-Ambient di Shanti AShtangi (con testo in sanscrito), traccia che anticipa con trepidazione la favolosa Frozen, una delle più sicere e valide melodie madonniane, esprimente in sonorità ambient, chill-out, elettroniche, quasi liriche, un pathos ed un sentimento unici e irresistibili, una misticità convincente e validamente espressa. Vi invito, DeBaseriani a prendere lettura delle "lyrics" di Frozen "You only see what your eyes want to see - How can life be what you want it to be - You're frozen - When your heart's not open". Particolarmente valide sono le pause, l'intercalare continua della melodie che anticipa un'iperbolazione del sentimento e dell'espressione. Stupenda.

Alla produzione delle tracce Little Star e The Power Of Good-Bye vi è Patrick Leonard, antico collaboratore di Madonna ai tempi di True Blue, Who's That Girl e Like A Prayer il quale crea due esempi semplici di pop più mainstream rispetto al resto del disco, ma pur sempre convincenti e sinceri. In Little Star Madonna canta una sorta di "ninna nanna" per la figlioletta, accompagnata da sonorità molto soft, New-Wave, quasi ambient, rilassanti e tenui.

La conclusione del lavoro avviene con Mer Girl, bizzarrissima traccia alternativa/New Wave/Minimal melodica, priva di percussioni, accompagnata da semplici e ripetuti bleep e tonalità"naturali", canzone nella quale Miss Ciccone descrive la sua famiglia, in particolar modo la madre scomparsa, definita con una locuzione anglo-francese "ragazza del mare". Inquentante drammaticità e improvvisa spensieratezza si fondono in questo brano, creando un interlcalare di pathos ed emozione, reso tale da una serie di pause. Traccia decisamente "teatrale": "I ran to the forest - I ran to the trees- I ran and i ran - I was looking for me - I ran to the lakes - And up to the hill - I ran and i ran - I'm looking there still - And i smelt her burning flesh - Her rotting bones - Her decay - I ran and i ran - I'm still running today."

Da Ray Of Light l'elettronica e i suoi derivati diverranno prerogative nella musica della Queen of Pop. Con il successivo Music Madonna ritornerà sulla pista da ballo e simili, riaffermando quello status di Queen Of The Dance Floor conteso da illustri colleghe come Kylie Minogue o dalle "Baby Stars" come Britney Spears e Christina Aguilera. Frivolezza, spensieratezza, giocosità e divertimeto vinceranno di gran lunga sulla spiritualità e sulla riflessione intime di sè. E prediligerà un nuovo genio dei suoni distorti e minimalizzati, Mirwais Ahmadzai, relegando in una posizione minore Orbit che comunque  rimarrà per gli anni a venire la sua "musa" (maschile) ispiratrice per i futuri American Life e Confessions On A Dance Floor, tutti lavori che sono figli del suo 'insegnamento e della sua collaborazione.

Questo disco è una dedica a tutti i fanatici detrattori di Madonna che intendono negare la bontà della sua arte per il suo lato estremamente commerciale e poppish: Ray Of Light è la concreta dimostrazione che la vera creatività musicale può riguardare anche il mondo pop, mainstream e simili. A chi è possibile consigliare questo lavoro? A tutti, credo, o meglio, spero.

Madonna - Ray Of Light (1998)

Track - list:

1 Drowned World/ Substitute For Love

2 Swim

3 Ray Of Light

4 Candy Perfume Girl

5 Skin

6 Nothing Really Matters

7 Sky Fits Heaven

8 Shanti/ Ashtangi

9 Frozen

10 The Power Of Good-Bye

11 To Have And Not To Hold

12 Little Star

13 Mer Girl

Japanese Version 14 Has To Be

Singoli:

1998 Frozen

1998 Ray Of Light

1998 Drowned World/ Substitute For Love (No U.S.A.)

1998 The Power Of Good-Bye

1999 Nothing Really Matters

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