Questo è un consesso di menti sottili aduse a spaccare il capello in multipli di quattro e ad apporre tutti i puntini mancanti su qualsivoglia i. E’ un luogo di dialogo e di approfondimento in cui l’inutile riacquista la sua centralità. Tu, sperduto viandante, ti senti pronto ad entrare?

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Ben sintonizzati su #radiocapish

Oggi vi presentiamo l’esordio in LP del duo “Hansson & Karlsson” formato dagli svedesi Bo Ingemar Gunnar Hansson (1943 - 2010) e Jan Edvard Carlsson (1937 - 2017): “Monument” del 1967. Provate ad ascoltarlo, non ne rimarrete delusi!

Buon ascolto.

Hansson & Karlsson ‎– Monument (1967)
Emitt Rhodes - Somebody Made For Me
Se ne è andato anche Emitt. Magnifico perdente.
Perdente lo fu di sicuro, schiacciato tra l 'ingenua debolezza del suo Genio e la ottusa cupidigia di discografici imbecilli. Magnifico lo fu per certo, e la cristallina bellezza delle sue composizione resta qui a ricordarcelo.
Se lo è portato via a soli 70 anni questo 2020 carico di morte.
E il titolo di "One Man Beatles" con cui i pochi sarà ricordato dai pochi che ne parleranno, a ben vedere, è solo l'ultimo affronto.
@[G]: con deferenza ed ossequii, vengo a chiederle: potrebbe dotare anche noi, anche se siamo perlopiù scarsi nel risolvere rebus, di una magica etichetta?
Terje Rypdal Group, NRK TV-Special Live in studio (1978)

Il capish ha sempre avuto un debole per gli speciali jazz/fusion della norvegese NRK TV.
Ben sintonizzati su #radiocapish

Con l’ascolto di oggi ci troviamo catapultati tra la Sixth Evenue e i vichingi, con queste due Suite in tre movimenti provenienti dal lato B di “Moondog and His Friends” (1953), pensate e suonate dall’allor giovane Louis T. Hardin (1916-1999), altrimenti noto come Moondog.

Buon ascolto!

Suite #1. First Movement (remastered)

Suite #1. Second Movement (remastered)

Suite #1. Third Movement (remastered)

Suite #2. First Movement (remastered)

Suite #2. Second Movement (remastered)

Suite #2. Third Movement (remastered)
Ben sintonizzati su #radiocapish

Quest’oggi vi proponiamo di fare un giro nella Firenze del Trecento, ove Francesco Landini (1325-1397) nacque e visse, pur non disdegnando affatto di viaggiare. Quelle che vi proponiamo sono tre delle molte ballate che egli compose nel corso della sua vita.

Buon ascolto.

L'alma mie piang'e mai non può aver pace

Medieval Music - Francesco Landini - Angelica bilta

Ecco La Primavera

Testi: bibliotheca Augustana
Gabriella Ferri - La società dei magnaccioni

BRIGATA ANTICAPISH!!!
Non siamo in tanti ma ci siamo (serpi in seno) e rappresentiamo l’opposizione! Un giorno andremo al governo e allora distruggeremo tutte le copie della corazzata Potiemkin e vedremo GIOVANNONA COSCIALUNGA per tre giorni consecutivi!!!

Bob Dylan? Meglio De Andrè

De Andrè? Meglio Ciampi

Le più belle voci della musica leggera italiana? Renato Zero e Celentano

Paolo Conte? Mette tutti d’accordo

Alberto Sordi? TE C’HANNO MAI MANNATO (capisciò) A CUER PAESE?

Il Prog? PROOOT!

Le musiche tibetane ildegarda i campanelli? AHAHAHAHAHAHAH!!!

Le cinesate? Due palle…

La classica? La conosci poco ma ti dai un tono col jazz

Il jazz? È ok ma ti piacciono di più i campanelli

I campanelli? Li suonavo da piccolo e scappavo
Buongiorno
e ben sintonizzati su
#radiocapish

L’ascolto di oggi ci porta nella Rio de Janeiro degli anni ’60, ove una giovanissima Flora Purim, dieci anni prima di diventare una delle grandi voci del fusion jazz, incise (per la RCA) questo suo LP d’esordio,“Flora é M.P.M.” (1964), ancora immerso nel sound “bossa nova” del periodo d’oro.

Buon ascolto.

A Morte De Um Deus De Sal

Hava Nagila

Samba do Carioca

Definitivamente

Boranda
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In questa spensierata domenica estiva, vi proponiamo una vera chicca di spensieratezza capish. "Music to Moog By Gershon Kingsley" (1969) è il primo LP in solitaria del celebre inventore di musichette pop-elettroniche e contiene, inframezzate a cover per Moog dei Beatles e "Per Elisa" di Beethoven, freschissimi pezzi d'antan dell'electro-pop, compresa la celeberrima "Pop corn".
A seguire, una carrellata di versioni di "Pop corn", tra cui anche quella che l'ha resa celebre, degli "Hot Butter".

Buon ascolto,
a domani.

Gershon Kingsley- Music to Moog by, full LP (1969)

Popcorn in 13 versions (chronological evolution)
Uno si iscrive su un gruppo facebook di musica classica contemporanea e già che hai premuto per richiedere l'invito e già ti sale il pentimento immaginando elucubrazioni sulle teorie di Xenakis o il poverocristo sconosciuto che prova a condividere la sua opera nella speranza di arrotondare le 45 views su youtube.
E infatti così fila via per anni, fino a quando un giapponese che non aveva niente di meglio da fare, scrive: "Quali compositori contemporanei LGBTQ conoscete?".
Ed ecco che la pagina incancrenita si anima con un war flame che neanche in una dark web di trapper spacciatori che si danno i puntelli per spararsi.
Il nipponico viene travolto dalla fiumana indignata, tacciato di voler fare liste di proscrizione mentre i non indignati vengono tacciati di omofobia omertosa; altri la buttano sul sarcasmo chiedendo una lista dei compositori ipocriti e giù ancora di indignazione (io avevo risposto Steve Reich e Luigi Nono: per me la domanda trollante aveva anche un suo perché). In tanti lasciano la pagina - neanche a dirlo - indignati. Del giapponese nessuna notizia: credo abbia rispolverato l'antica pratica dell'harakiri. Probabilmente doveva fare una tesina, scrivere un saggio, farsi un'idea per dimostrare quanti artisti gay abbiano lasciato il segno nella storia della musica. Nessuna malizia, nessun numero seriale da tatuare, ma niente. Questa è una società fasulla e benaltrista che sente di proteggere così, puntando il dito come un mitra e mettendo la foto rainbow sul profilo social durante il pride. Conosco tante persone con la foto profilo "ama chi ti pare" che seduti al pub hanno detto del tizio che passava "questo secondo me è frocio". Uh, quanti ne conosco. Dovrei fidarmi o sentirmi imbarazzato per non aver partecipato al processo di indignazione collettiva? Questa gente che l'empatia manco sa dove sta di casa, esattamente, cosa mi deve insegnare?
Henry Purcell - Music for the Funeral of Queen Mary - March
Ben sintonizzati su #radiocapish

Oggi, ossequiando il buon suggerimento di Monsieur @[odradek], RadioCapish vi propone un ascolto proveniente dalla contemporaneità: Alan Kushan, nato nel 1960 nella Repubblica di Mahabad (Kurdistan, Iran) e trasferitosi nel 1988 in Canada, è un virtuoso del Santoor, strumento a corde percosse di origine persiana, nonché attore e poeta.
Ascoltiamo alcuni brani da “East to east”, album pubblicato nel 2001 per la “X DOT 25”, casa discografica americana specializzata in World-music. In aggiunta, per i più volenterosi, mandiamo in onda anche un concerto per solo Santoor registrato il 28 gennaio 2017 a Broadway, NY.

Buon ascolto,
a domani.

Persia

Himalia

Kashmir

The Art of the Santur: A Concert with Alan Kushan
Un caloroso benvenuto nel gruppo a @[noveccentrico] .
Ora potrai collegare Guillaume de Mauchaut ai Sigur Ros ma non Scott Walker al cane Bagheera (o forse si, non lo so). Capishi a 'mmè :-) :-)
Eberhard Schoener / Octogon

Non solo i pezzi minori, ma anche i progetti collaterali sono prerogativa del capiscione.
Specie se può vantarne il possesso in copia originale - si parla di vinile, rigorosamente. Anche perché si tratta spesso di dischi mai ristampati su CD.
'Video-Magic', ad ogni modo, è un disco che sfuggirebbe finanche ai completisti maniacali di Sting e Police.
Siamo nell'estate del '78, 'Roxanne' ha appena debuttato come singolo e 'Outlandos d'Amour' sta per uscire.
Andy Summers coinvolge il Pungiglione nel nuovo progetto del compositore e direttore d'orchestra Eberhard Schoener, conosciuto a Monaco ai tempi della collaborazione con Jon Lord. Trattasi di un'ambiziosa ipotesi di "musica per la TV del futuro".
Schoener se ne intende eccome, di TV. E non solo perché a lui si devono alcuni temi (elettronici) del commissario Derrick. In Germania è un'istituzione.
Il disco (suonato da Schoener + i Police senza Copeland, forse impegnato e rimpiazzato da un sessionman tedesco) è così ambizioso da poter riuscire indigesto. E soprattutto, non ha nulla a che fare con lo stile dei Police.
Interminabili trame di synth, improvvisazioni vocali di Sting, orchestra in vago stile-Alan Parsons, atmosfere non facilmente decifrabili.
Indiscutibili, invece, gli assoli di Andy. Che non è transitato nei Soft Machine per caso.
Quanto a Schoener, raccomanderei inoltre le sue incursioni nel campo del gamelan balinese. In particolare, l'album 'Bali-Agung' del 1976 - benché ne sia decisamente sconsigliato l'ascolto a quanti non avessero digerito 'Video-Magic'.
Che non possiedo in copia originale, ma nella comunque preziosa ristampa italiana Energy/CGD.
E ci tenevo a farlo presente.
Ben sintonizzati su #radiocapish

Quest’oggi ci immergiamo a capofitto nella Francia dei primi anni ’60, dove tutto sembrava musicalmente possibile, eppure molto c'era ancora da scoprire e da inventare. Vi proponiamo due ascolti abbastanza diversi tra loro, ma collocabili entrambi nella fascia più fruibile della musica sperimetale di quell’epoca.
Il primo è una breve colonna sonora del film “Maléfices” di Henry Decoin, composta da Pierre Henry e pubblicata in EP nel 1962 per la Philips.
Il secondo è invece una raccolta di due LP di Paul Boisselet (“Le Robot” e “Symphonie Rouge, Symphonie Jaune”: le sue uniche opere, a quanto ci risulta), pubblicati entrambi nel 1965 per la SFP (Société Française de Production).

Buon ascolto.

Pierre Henry ‎- Maléfices (1962) FULL 7" EP

Paul Boisselet, "Le Robot, Symphonie Rouge, Symphonie Jaune" [CP-036/102]
Ben sintonizzati su #radiocapish

L’ascolto di oggi ci porta nel Sestiere di Cannaregio della Serenissima, ove nacque (nel 1510 circa) Andrea Gabrieli, maestro nell’arte contrappuntistica del Ricercare.

Buon ascolto.

Ricercar del primo tono

Andrea Gabrieli, Ricercar Arioso II

Andrea Gabrieli Ricercar a 8, Symposium Musicum

Andrea Gabrieli - Ricercari
The Murder Mystery

SCAPISHATA VELLUTATA!
Syd Barrett-Here I Go
Come unico Nobile e Intruso nel sito capish proprio in quanto opposto inizierò la rassegna “cosa pensa il capish del Rock” - come “ragiona e analizza” figure e band importanti per il Nobile gretto e selvaggio me medesimo. Cercherò di non intervenire - od il meno possibile - per lasciare spazio alle vs diatribe lessicodottefolkloristiche.

Oggi tocca a Roger Keith Barrett
#cosapensailcapishdelRock
Rachel's - Water From the Same Source

Leggiadre memorie minimaliste.
Ben sintonizzati su #radiocapish

Oggi vi portiamo per mano nella Shanghai dei ruggenti anni ’30, che a quel tempo era un vero e proprio crocevia tra e la musica popolare endemica ed il morbido jazz d’oltreoceano. Icona di quest’epoca d’oro della musica leggera cinese è senza dubbio Zhou Xuan, della cui produzione qui vi presentiamo un piccolo assaggio.

Buon ascolto.

Night Life In Shanghai (Ye Shang Hai)
Blooming Flowers and the Full Moon (Hua Hao Yue Yuan)
Burying Fallen Flowers (Zang Hua)

Pagina Wikipedia: Zhou Xuan - Wikipedia
Genesis Harold The Barrel

chicca-capish

a volte il capish stupisce con una chicca, un pezzo minore, trascurato ma che in realtà è una gemma nascosta e solo il pure-capish ne focalizza il fulgore

Genesis... troppo facile mettere una suite da 10 minuti...