Questo è un consesso di menti sottili aduse a spaccare il capello in multipli di quattro e ad apporre tutti i puntini mancanti su qualsivoglia i. E’ un luogo di dialogo e di approfondimento in cui l’inutile riacquista la sua centralità. Tu, sperduto viandante, ti senti pronto ad entrare?

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Aggiungetemi!
Genesis Harold The Barrel

chicca-capish

a volte il capish stupisce con una chicca, un pezzo minore, trascurato ma che in realtà è una gemma nascosta e solo il pure-capish ne focalizza il fulgore

Genesis... troppo facile mettere una suite da 10 minuti...
 
Ben sintonizzati su #radiocapish

La peperonata vi è risultata indigesta? Ci pensa RadioCapish.
Quest'oggi vi proponiamo un ottimo digestivo: un caotico bùtleg del rock'n'roll più frizzante che sia mai stato registrato.

Buon ascolto!

Can - Ogam Ogat 1971 Full Album
 
Rambu! The Indonesian Rambo [The Intruder/Pembalasan Rambu] - Deja View

1986: tale Peter O'Brian è un assoluto signor nessuno, quando viene notato per le strade di Jakarta da una compagnia di produttori locali.
Non è un attore, non è mai apparso su uno schermo, non ha nessuna esperienza con la cinepresa. E' soltanto un neozelandese in vacanza in Indonesia.
Gli fanno presente (complice una fascetta rossa, forse) che somiglia molto a un attore di Hollywood. Quello famoso, che SPARA A RAFFICA. E a volte combatte anche sul ring.
In realtà non gli somiglia molto, ma quando l'hanno notato era di spalle.
"Avremmo un progetto molto interessante, al botteghino (da noi) sarà un successo. Abbiamo tutto, ci manca solo una cosa: il protagonista".

Si poteva forse dire di no?

Tutto il resto è una storia che andrebbe raccontata.
 
Ben sintonizzati su #radiocapish

L'ascolto di oggi proviene dal (ahimé) poco frequentato secolo undicesimo. Siamo a Bingen sul Reno, dove la suora benedettina Ildegarda, una delle più grandi mistiche dell'Occidente, nonché filosofa naturale, erborista e poetessa, soleva comporre, come coronamento del proprio annichilirsi in Dio, soavità senza tempo come quelle che qui oggi vi proponiamo.

Buon ascolto,
a domani.

Hildegard von Bingen - Canticles Of Ecstasy
 
Ben sintonizzati su #radiocapish

Oggi, in questa afosa domenica, vi proponiamo il classico dei classici, ma in versione capish: verso la fine dell'aprile del '66, i Velvet Underground, com'è noto, registrarono presso lo studio di Norman Dolph una prima versione del loro LP d'esordio, il quale subì però, per assecondare il volere di Worhol, un lavoro abbondante di limatura. Inoltre, l'ordine delle tracce fu rimaneggiato e venne aggiunta, in apertura, "Sunday Morning".

Ora, questo Sunday Morning, potrete gustarvi l'incipit originale "European Son", in tutto il suo splendore di bassa-fedeltà, seguito da una selezione di altri pezzi sensibilmente differenti rispetto alla versione con banana gialla.

Buon ascolto,
a domani.

Velvet Underground & Nico- Unripened: The Norman Dolph Acetate - 01 - European Son
Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 06 - Femme Fatale' href='Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 06 - Femme Fatale'>Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 06 - Femme Fatale
Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 07 - Venus In Furs&list=RDS3eCQbJifUE&index=2' href='Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 07 - Venus In Furs&list=RDS3eCQbJifUE&index=2'>Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 07 - Venus In Furs
Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 08 - I'm Waiting For The Man

Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 06 - Femme Fatale' href='Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 06 - Femme Fatale'>Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 06 - Femme Fatale

Velvet Underground & Nico - Unripened: The Norman Dolph Acetate - 07 - Venus In Furs
 
Apre i battenti #radiocapish!

L'ascolto di oggi proviene direttamente dai fornitissimi archivi di Monsieur @[odradek], che la redazione ringrazia sentitamente. "Zaar" degli "Zaar" è un'opera prima (e ultima) pubblicata nel 2006 per la Cuneiform Records che, confidiamo, saprà soddisfare il vostro palato. Qui, in versione live poco prima della dissoluzione dell'effimero progetto.

Aprite questo link per ascoltare "Sefir" e "Scherzo # C": Zaar | Cuneiform Records

A domani.
 
One Eyed Monster Trailer
Signori! Ecco il CAPOLAVORO DEFINITIVO!
Un terribile mostro assassino: Dick! (Ma non si chiama Dick, è Dick....)
Non potete non guardarlo!
-Angel has got a dick in her mouth!
-Yeah.....?
-It is not attached to anyone!
 
Can - Mother Sky (1970) [HQ]

"I say madness is too pure, like mother sky".

Capish-muzik par excellence.
 
Allora, volevo fare il fighetto e sono stato, puntualmente e giustamente, bacchettato!
Quindi, adesso vi indico la mia VERA terna di filmoni ultratrash!
"Chicken Park"
Mi sono già speso per quest'opera, la prima prova registica di Jerry Calà, parodia di Jurassic Park e film "maledetto": non arrivò mai nelle sale, stroncato sul nascere (e Jerry aveva abbandonato il suo progetto di un biopic su Umberto Bossi, per fare questo), ed in più durante le riprese Calà ebbe un grave incidente automobilistico.
Film assolutamente imperdibile! Fidatevi.
Chicken Park - Jerry Calà - 1994
"Grazie Padre Pio"
CAPOLAVORO!! Con Gigione e Donatello, è un film talmente di culto che è stato recensito pure qui sul DeB. Davvero è inutile parlarne: se, dopo aver letto il titolo ed i protagonisti, non siete corsi a cercarlo in rete (si trova, si trova....) vuol dire che siete morti!
Un must le scene delle gare automobilistiche! Gigione - Grazie Padre Pio Questo non è il trailer ma va visto lo stesso, fidatevi.
"Primavera di Granito"
Vincitore del "Premio Troisi" nel 2000, finanziato dalla Regione Sardegna (cioè FATTO CON SOLDI PUBBLICI!), il film di Ignazio Frogheri ("regista" a quanto pare noto nel nuorese che dopo aver incassato il finanziamento, sembra che ne utilizzò parte per ristrutturare la sua panetteria - che, a quanto leggo, chiuse pochi anni dopo - e parte per questo capolavoro)è un noir ambientato in Sardegna ed è un'esperienza lisergica! Dopo averlo visto capirete l'inutilità delle droghe.
Tutti dovrebbero vederlo, ma soprattutto i sardi! (quelli veri e quelli acquisiti) @[TataOgg] @[sfascia carrozze] @[iside] @[IlConte] e tutti i desarder non è possibile che non lo conosciate! Primavera di Granito (Re-cut Trailer)
 
Tra i film "non brutti" e quelli "talmente brutti da essere a loro modo geniali", ho sempre preferito i secondi.

Di conseguenza, ecco la mia terna:

3) "Ciao mà..." di Giandomenico Curi (1988): siamo a Roma nell'87, ovviamente 'C'è chi dice no' è prima in classifica, Vasco è in concerto al PalaEur. La scuola è finita, i ragazzi si godono le vacanze appena cominciate ma soprattutto si preparano alla serata magica, quella che cambierà le vite di tutti. C'è la ragazza timida acqua e sapone (un'Albachiara in carne e ossa) che sogna il vero amore, c'è il burino palestrato aò aò con la moto, c'è quello serio e studioso che ascolta solo la classica e pensa di non piacere alle ragazze ma alla fine guarda un po' piace, c'è il rockettaro "io so' ribbelle" che prova a imbucarsi spacciandosi per tecnico del suono, c'è la squinzia oca disperatamente in cerca di un accompagnatore, c'è Claudia Gerini ancora minorenne. Epica scena finale (in metro) sulle note di 'Ridere di te', una sorta di Breakfast Club all'italiana all'insegna di un appassionato 'volemose bene' generazionale. Vaporidis & Co. hanno tratto grande ispirazione.

2) "Mezzo destro mezzo sinistro - 2 calciatori senza pallone" di Sergio Martino (1985): la neopromossa d'occasione non è la Longobarda bensì la Marchigiana alias Sambenedettese, che per affrontare il salto di categoria si affida all'esperienza di Gigi (Sammarchi) Cesarini e soprattutto di Andrea (Roncato) Margheritoni, appesantito centravanti donnaiolo reduce da un'esperienza fallimentare negli States. Fra gag demenziali in serie e giocatori che scoreggiano in campo, faremo la conoscenza del biondo danese Kekkonen (un nome un programma) e della schiappa brasiliana Felipe Goncalves, poco avvezzo ai ritmi del nostro campionato. La squadra vivrà momenti di crisi e verrà mandata in ritiro, anzi in convento, sull'Appennino. Da segnalare le partecipazioni di Pino Insegno nel ruolo di Carlo Vacca e di Leo Gullotta in quello dell'allenatore subentrato, il sergente di ferro argentino Juan Carlos Fulgencio - sua la frase tipica: "estos jugadores son grandes lavativos". Imprescindibile per tutti i fans di Tonino Carino e del calcio provinciale di una volta.

1) "Sposerò Simon Le Bon - Confessioni di una sedicenne innamorata persa dei Duran Duran" di Carlo Cotti (1986): Milano da bere, paninari, Timberland, Moncler colorati, moto Cagiva Elefant. Un mix esplosivo fà da sfondo alla storia dell'adolescente Clizia, brava ragazza di buona famiglia borghese che vive esclusivamente nel pensiero dei Duran Duran. Di Simon in particolare, mentre l'amica del cuore Rossana muore per John Taylor. Il fratellino è a sua volta fan di Madonna e tifoso dell'Inter. Sono gli anni dei primi problemi di cuore e dei primi piccoli attriti in famiglia: solite noie da teenager, insomma. Sono gli anni del Drive-In, ma anche dei "truzzo!", "troppo giusto!", e del "sei fuori di melone!". I pomeriggi si passano davanti alla TV, si sogna l'America come Ramazzotti, DeeJay
 
Con il regio nullaosta di @[lector] vorrei proporvi qualche quesito che forse (anzi, #forse) chiarificherà un poco la annosa questione del criterio secondo il quale si è de jure cittadini, o meglio sudditi, del Capish-regno anzicheno.

1) Esistono, secondo voi, criteri oggettivi di valutazione di un prodotto musicale/filmico? (Motivare la risposta.)

2) Assumendo che molti, ma non è il nostro caso, foggiano i loro gusti sulla base di auctoritates piuttosto che di sincero apprezzamento, la (più o meno ragionata, più o meno viscerale) propensione per una certa opera, vi pare scindibile dall'immaginario che essa porta con sé? Detto altrimenti: essere ad es. assidui frequentatori degli Slayer credete debba per forza renderti un disprezzatore dei Mùm (e viceversa)?

3) Secondo voi l'esser capish è una questione meramente di facciata (ergo il mostrarsi apprezzatori di X e disprezzatori di Y) oppure piuttosto anzitutto una questione di forma mentis (il considerarsi curiosi e onnivori musicalmente)? Il che, vedete bene, non esclude affatto che, avendo assaggiato di tutto senza pregiudizi, DOPO aver assaggiato e non PRIMA, si possa alfine aver affinato il proprio palato in modo tale da giudicare a ragion veduta sulla bontà di X o Y.

Grazie dell' attenzione,
*.
 
Con il regio nullaosta di @[lector] vorrei proporvi qualche quesito che forse (anzi, #forse) chiarificherà un poco la annosa questione del criterio secondo il quale si è de jure cittadini, o meglio sudditi, del Capish-regno anzicheno.

1) Esistono, secondo voi, criteri oggettivi di valutazione di un prodotto musicale/filmico? (Motivare la risposta.)

2) Assumendo che molti, ma non è il nostro caso, foggiano i loro gusti sulla base di auctoritates piuttosto che di sincero apprezzamento, la (più o meno ragionata, più o meno viscerale) propensione per una certa opera, vi pare scindibile dall'immaginario che essa porta con sé? Detto altrimenti: essere ad es. assidui frequentatori degli Slayer credete debba per forza renderti un disprezzatore dei Mùm (e viceversa)?

3) Secondo voi l'esser capish è una questione meramente di facciata (ergo il mostrarsi apprezzatori di X e disprezzatori di Y) oppure piuttosto anzitutto una questione di forma mentis (il considerarsi curiosi e onnivori musicalmente)? Il che, vedete bene, non esclude affatto che, avendo assaggiato di tutto senza pregiudizi, DOPO aver assaggiato e non PRIMA, si possa alfine aver affinato il proprio palato in modo tale da giudicare a ragion veduta sulla bontà di X o Y.

Grazie dell' attenzione,
*.
 
Proporrei tre pellicole altamente rappresentative di altrettanti fiumi carsici della nostra cultura:

1) per la serie "low badget": "La croce dalle sette pietre", noto anche come "Il lupo mannaro contro la camorra":
La croce dalle sette pietre - Wikipedia

2) per la serie "anni di piombo": "Milano odia: la polizia non può sparare": Milano odia: la polizia non può sparare - Wikipedia

3) per la serie "Franco & Ciccio": dato che il mio preferito è già stato citato da @[Caspasian], permettetemi di omaggiare il compianto E. Morricone con "Per un pugno nell'occhio":
Per un pugno nell'occhio - Wikipedia
 
1) "KU FU. DALLA SICILIA CON FURORE" di Nando Cicero.
Uno dei film preferiti in assoluto dal sottoscritto, ci ho fatto pure una recensione che allego come descrizione.
KU-FU? Dalla Sicilia con Furore - Nando Cicero - recensione
E qui il film:
i film completi in italiano di Ciccio e Franco siciliano Ku F'u

2) "I MAGI RANDAGI" di Sergio Citti.
Direi un trash trascendentale dove si tira fuori un'Epifania irripetibile: "Lei è proprio Lei? Il Padreterno? Eeh si. In carne ed ossa? Perchè mi vedete dimagrito?"
Ecco il film:
I Magi Randagi - Sergio Citti

3) "L'ULTIMA ORGIA DEL III REICH" di Cesare Canevari.
Del filone "nazisploitation", c'è una giovane Daniela Poggi.
Qui il trailer in italiano:
L'ultima Orgia del Terzo Reich trailer by Film&Clips -SUBSCRIBE
 
Comincio io:
1) “I due della legione”. Lo so che è troppo facile! Lo so che cominciare con Franco e Ciccio è filologicamente inevitabile: loro sono l’incarnazione di quel cinema improvvisato e straccione su cui è nato, dove ha trovato la sua palestra, certo Cinema italiano. So anche che non si aspettava certo me per rivalutarli, ormai è assodato da tempo che sono delle colonne del nostro cinema. Ma non è così facile muoversi in una lista di titoli davvero oceanica (quasi 130 pellicole!), e non credo che ci sia qualcuno di noi che li abbia davvero visti tutti. Allora io vi suggerisco questo che è il loro primo, vero film. Da qui nasce il mito! E resta anche uno dei loro film meglio confezionati (regia di Lucio Fulci!). Il film era nato (con altre pretese) per la coppia Tognazzi-Vianello, ma Franco e Cicco non sfigurano. Nel cast anche Alighiero Noschese e Aldo Giuffré.
Ma se vogliamo maggiore qualità ecco allora “00-2 Agenti segretissimi”, probabilmente il loro film migliore (sempre con Fulci).
2) “Zorro contro Maciste”. Nella filmografia di un vero capish non piò mancare un film di Maciste! Lo guarderete con qualche gentile signorina e vi farete belli dicendo che il nome di Maciste si deve, nientepopodimeno, che a D’Annunzio! Che il personaggio appare per la prima volta in “Cabiria” e che, all’inizio, viveva nel ‘900 (contemporaneo ai suoi primi creatori). Poi, negli anni ’60, in piena moda “peplum” viene messo in un imprecisato passato mitologico con gente come Ercole o Ursus. Maciste in oltre una quarantina di film ha combattuto contro tutti: vampiri, mostri, cosacchi, legionari, demoni…..
Ma, il massimo, è questo “Zorro contro Maciste” in cui Maciste finisce in Spagna pressappoco nel ‘600! La regia è di Umberto Lenzi, mica pizze e fichi! E poi c’è Moira Orfei, sexyssima, che fa la regina cattiva ed il solito Massimo Serato a fare il cattivone dagli occhi di fuoco!
3) “Il trucido e lo sbirro” Il film di Lenzi (ancora lui!) non solo è uno dei migliori polizziotteschi degli anni ’70 ma è il film che vede nascere il personaggio del “Monnezza”. Il “Monnezza” (da non confondersi, vi prego, con Nico Giraldi!) è una delle “maschere” meglio disegnate del cinema di genere di quegli anni, un personaggio che non sfigura con la migliore tradizione picaresca.
Il “Monnezza” come ogni figlio di puttana (letteralmente: la madre è una prostituta) ha più padri. % per l’esattezza: Dardano Sacchetti, lo sceneggiatore che lo ha pensato per primo, Umberto lenzi che gli ha dato vita e movimento, Tomas Milian (che grande attore!) che gli ha dato la faccia ed il corpo, Ferruccio Amendola che gli ha dato la voce (e non solo…) e – più importante di tutti – “er patata” (o “er pesciarolo”) cioè Quinto Gambi, controfigura e amico di Milian che era il “vero” Monnezza.
Mi piace ricordare anche Claudio Cassinelli, co-protagonista ed attore (nonché compagno di quella sgallettata della Bignardi) di grande valore, morto troppo presto.
Altrettanto valido è “La banda
 
Beneamati confratelli!
Le menti più lucide del DeB che qui si sono date convegno, hanno illuminato, con i loro arguti ed approfonditi interventi, quella disamina puntuale e disvelatoria su “The Dark Side of the Moon” di cui si sentiva – da più parti – un gran bisogno!
Mi appresto, quindi, ad invitarvi ad un ben più difficile cimento (ma sono certo che ne saremo assolutamente all’altezza) in uno dei campi dello scibile umano più amato dai veri capish: il cinema.
Vi propongo di indicare tre (sono pochissimi, lo so, ma qualche regola bisogna darla ed ai capish piacciono le regole difficili), dico 3 film FONDAMENTALI del trash italiano (Il recupero e la riabilitazione del trash è argomento very-capish). E di spiegarne il perché.
Direi di cominciare dall’Italia, poi, se ci va, aprirci alla filmografia mondiale.
Pongo le seguenti regole:
1) Niente film erotico-pecoreccio-satyriconeggiant i (W la foca, Giovannona coscialunga, etc. etc.) perché è troppo facile.
2) Niente film di Pierino & simili (stesso motivo).
3) I musicarelli vanno bene, ma evitiamo banalità & scontatezze (siamo capish!). Insomma maneggiare con cura.
4) Devono essere film non brutti (o talmente brutti da essere, a loro modo, geniali) o eccessivamente parodistici. Devono essere – insomma – film esemplari del genere di cui pensiamo valga la pena parlare.
5) Eviterei film davvero troppo famosi (l’allenatore nel pallone, Ultimo tango a Zagarol, Piedone lo sbirro, etc. etc.) o troppo professionali (I film di Bud Spencer & Terence Hill, gli ultimi Fantozzi, i cinepnettoni, etc. etc.). Siamo capish!
Spero che la proposta sia stimolante!
A voi!