Dead Kennedys - Kill the poor
Tradurre è sempre tradire
Vi ripropongo (fortunelli!) la mia rubrichetta di traduzioni libere e infedeli (interpretazioni più che traduzioni), la lingua - pure quando è quella con la quale, per puro caso, si è nati - è una barriera e la comunicazione è solo un utopico desiderio; per cui prendete con le dovute pinze questa roba che solo per comodità chiamiamo traduzione.

Il buon @[imasoulman] , parlando degli Hüsker Dü, ci ha ricordato che il punk (e le sue derivazioni & frattaglie varie) non è stato solo roba di urla, velocità e orrendi tagli di capelli ma che oltre la velocità sparata a mille c'erano (spesso) anche i testi. Gente come Rollins Band, Clash, Fugazi, Crass, Minor Threat, Flux of Pink Indians e mille altri avevano parecchio da dire, come Jello Biafra che ha sempre avuto la lingua lunga e affilata (e anche un retroterra di buone letture, a quanto pare. Qui, ad esempio, cita il tanto arguto quanto poco conosciuto "Una modesta proposta" scritto da Swift nel 1729)
Dead Kennedys - Kill the Poor
Ancora una volta siamo messaggeri di Efficienza & Progresso, proprio ora che abbiamo la bomba a neutroni. Che è bella, veloce, pulita e che risolve i problemi, ti libera dei nemici di troppo ma senza rovinare la proprietà. Certo, non ha senso in guerra ma funziona perfettamente per ripulire i problemi di casa
Splende il sole splende su questo coraggioso nuovo giorno. Niente più tasse per i sussidi pubblici, orrende baraccopoli bruciate in un lampo di luce, milioni di disoccupati fatti sparire di botto. Alla fine avremo più spazio per fare le cose nostre. Stanotte tutto è pronto per eliminare miserabili e nullatenenti-
Uccidi, uccidi, uccidi i poveracci
Uccidi, uccidi, uccidi i poveracci
Uccidiamoli tutti, stanotte
Ecco spumeggiare lo champagne: il tasso di criminalità è azzerato, ci si sente di nuovo liberi. Oh, la vita è un sogno con te, miss Purarazzabianca e Jane Fonda, dagli schermi, ha convinto i liberali che tutto va bene. Perciò mettiamoci in tiro e balliamo tutta la notte mentre eliminano, fanno fuori, uccidono tutti 'sti barboni
Uccidi, uccidi, uccidi i poveracci
Uccidi, uccidi, uccidi i poveracci
Uccidiamoli tutti, stanotte
 
 
“The Doors”, The WASP (Texas Radio and The Big Beat)

Lunga vita ultraterrena allo Sciamano.
 
The Pop Group - Justice
Tradurre è sempre tradire
Vi ripropongo (fortunelli!) la mia rubrichetta di traduzioni libere e infedeli (interpretazioni più che traduzioni), la lingua - pure quando è quella con la quale, per puro caso, si è nati - è una barriera e la comunicazione è solo un utopico desiderio; per cui prendete con le dovute pinze questa roba che solo per comodità chiamiamo traduzione.

Mark Stewart se n'è andato troppo in silenzio e il Pop Group non è celebrato quanto merita, secondo me. Una macchina da guerra di musica e testi che lasciano il segno come carta vetrata.
In questo "Justice" si fanno nomi e cognomi e si citano precise circostanze, giusto per ricordarci che roba come la vergogna dell'assalto alla scuola Diaz di Genova non sono nè un caso, nè una eccezionalità nè, tantomeno, una cosa solo italiana.

The Pop Group - Justice
Mi sveglio ogni giorno e osservo il mio paese. Lo vedrebbe anche un cieco: quella che tu chiami giustizia (o ordine) per me non è giustizia. (Oh certo) Bisogna proteggere la proprietà. Meglio telefonare alla polizia, una bella chiamata ai collusi.
Chi ha ucciso Blair Peach? E cosa è successo ai prigionieri politici catturati a Southall e processati da tribunali farsa? A un tizio (ho letto) che hanno dovuto amputare i testicoli dopo che è stato preso a calci dallo S.P.G.
Non mi sembra giustizia.
Hai sentito quello che dicono in giro? Hai 2 anni di tempo fino alla prescrizione. Vuoi combattere per lo Zimbabwe? Volete combattere per l'Irlanda? Presto saremo solo io e te.
Chi sorveglia le guardie
Chi sorveglia la polizia
Cosa è successo a Red Lion Square? Chi ha ucciso Kevin Gately? E Jimmy Kelly, arrestato a Liverpool, che poi è morto mentre era in custodia. E presto manderanno l'esercito per stroncare gli scioperi. E, poi, porteranno i loro terroristi legali. Controllare i disordini civili. L'Irlanda è la loro base pratica. Controllare i disordini civili. Il nostro Vietnam.
Chi sorveglia le guardie
Chi sorveglia la polizia
Chi...
 
Frankie Goes To Hollywood - The Power Of Love - 1985 HD & HQ

Non vado più al ristorante o in posti simili da dieci anni… ma sono in montagna e alla cena “devo” andare… è chiaro che proprio a te che non sopporti nulla te ne capitino di ogni…

E comunque c’era una pianista che suonava una cover @[luludia] - solo piano - molto particolare e fascinosa di questo brano … che amo da sempre… perché i veri rocker, in verità solo apparentemente arroganti-altezzosi-narcisisti… alla fine… sono così…
 
Third Stone From The Sun
Come dire che, usualmente, Jimi Hendrix proveniva da qualche remota galassia nell'universo spazio temporale...
 
Kyuss - One Inch Man 30 ANNI TONDI TONDI
 
Scott Walker - Farmer In The City (High Quality Audio)
Tradurre è sempre tradire
Vi ripropongo (fortunelli!) la mia rubrichetta di traduzioni libere e infedeli (interpretazioni più che traduzioni), la lingua - pure quando è quella con la quale, per puro caso, si è nati - è una barriera e la comunicazione è solo un utopico desiderio; per cui prendete con le dovute pinze questa roba che solo per comodità chiamiamo traduzione.
La chiudo qui (per adesso) con il tentativo più difficile e, probabilmente più maldestramente realizzato, di traduzione. Scott Walker è di suo volutamente oscuro e il tema trattato non è di quelli che si possano maneggiare con levità. Ma qui ci sono due dei miei più pervicaci chiodi fissi: Pier Paolo Pasolini (e la sua morte) e Scott Walker (e la sua ricerca dell'invisibilità). Il testo di Walker richiama una delle poesie più intime di Pasolini ("Uno dei tanti epiloghi") ma lo fa in modo deviante, intangibile. Troppi passaggi mi restano oscuri (a cosa si riferisce il numero 21? forse all'età di Ninetto Davoli quando partì per la naja? Il contadino in città è una metafora del sentirsi fuori luogo? Perchè il richiamo ad Esaù? L'imbracatura del dito o del chiodo che appassisce...etc. etc.). Ve lo propongo così, nella sua imparzialità ed insufficienza, confidando nella benevolenza di chi leggerà.
Il pezzo è bellissimo, però!

Scott Walker - A Farmer In The City
Sento 21, 21, 21? Ti darò 21, 21, 21. Ascolto 21, 21, 21? Ti donerò 21, 21, 21
Questa notte sei tu che sbagli, io sono (come) un contadino in città. Le case coloniche oscure minacciose contro il cielo e ogni notte devo chiedermi perché. L'imbracatura sul chiodo a sinistra continua a raggrinzirsi, raggrinzirsi. Più in alto sopra di me, dopo...
Esaù, Esaù
Non posso fidarmi di un uomo di Rio, potrei fidarmi di un uomo di Vigo ma (di certo) non posso fidarmi di un uomo di Ostia.
Ehi, Ninetto, ricordi quel sogno? Ne abbiamo parlato così tante volte
Percepisco 21, 21, 21? Ti darò 21, 21, 21. Ascolto 21, 21, 21? Ti regalerò 21, 21, 21
E se non sto sbagliando potremmo provare a cercare di fattoria in fattoria. Case coloniche oscure contro i nostri occhi e ogni notte devo chiedermi perché. L'imbracatura sul chiodo a sinistra continua a raggrinzirsi, raggrinzirsi. Più in alto sopra di me, dopo...
Esaù, Esaù
Non posso fidarmi di un uomo con questa camicia e (allora) dovrei fidarmi di un uomo con quella camicia
ma (certo) non posso fidarmi di un uomo con un cervello pieno di erba. Fidati del suo lungo lungo gas oculare
E una volta ero un cittadino e non mi sentivo mai sotto pressione ma non sapevo nulla dei cavalli e niente della trebbiatrice
Paolo, mi porti con te? È stato il viaggio di una vita
Percepisco 21, 21, 21? Ti darò 21, 21,21. Sento 21, 21, 21? Ti porterò 21, 21, 21.
 
The Pogues - Birmingham Six - HD Audio & Video Remaster
Tradurre è sempre tradire
Vi ripropongo (fortunelli!) la mia rubrichetta di traduzioni libere e infedeli (interpretazioni più che traduzioni), la lingua - pure quando è quella con la quale, per puro caso, si è nati - è una barriera e la comunicazione è solo un utopico desiderio; per cui prendete con le dovute pinze questa roba che solo per comodità chiamiamo traduzione.

I "Sei di Birmingham" erano i sei cittadini irlandesi che, nel 1975, vennero falsamente accusati, pestati, torturati ed infine condannati all'ergastolo per l'attentato, rivendicato dall'IRA, ai pub Mulberry Bush e Tavern in the town di Birmingham del 21 novembre 1974. Rilasciati nel 1991, la condanna divenne un imbarazzante caso di ingiustizia, poiché alcune prove furono ignorate e soprattutto perché vennero tenuti in carcere nonostante non avessero nulla a che fare con l'IRA.
Sorte simile toccò ai "Guildford Four" che furono tenuti in carcere per 15 anni.

The Pogues - Birmingham Six

C’erano sei uomini a Birmingham, a Guilford invece erano quattro, che furono presi, torturati e incastrati dalla legge. E le merde ottennero anche la promozione, invece quei sei sono ancora in prigione solo per essere irlandesi finiti nel posto sbagliato e nel momento sbagliato
In Irlanda finisci nel carcere di Maze, in Inghilterra, invece, ti sbattono da qualche parte e buttano via la chiave. Che Dio ti aiuti se mai raggiungerai queste rive, perchè agli sbirri serve qualcuno da portare dietro quella porta
E tu conti gli anni, prima cinque, poi dieci, mentre invecchi in un inferno isolato, nella tua cella puzzolente, intorno al cortile del carcere.
Da un muro all’altro, ed ancora indietro.
Maledetti i giudici, i poliziotti e i secondini che hanno torturato l’innocente, falsamente accusato. Per il prezzo di una promozione hanno venduto la giustizia. Possano i giudicati essere i loro giudici quando marciranno all’inferno.
E tu conti gli anni, prima cinque, poi dieci, mentre invecchi in un inferno isolato, nella tua cella puzzolente, intorno al cortile del carcere.
Possano queste puttane dell’Impero giacere sveglie nei loro letti sudati per aver chiuso gli occhi sui peccati dei loro capi. Intanto in Irlanda otto e più uomini giacciono morti, presi a calci e fucilati alla nuca.
E tu conti gli anni, prima cinque, poi dieci, mentre invecchi in un inferno isolato, nella tua cella puzzolente, intorno al cortile del carcere. E tu conti gli anni, prima cinque, poi dieci, mentre invecchi in un inferno isolato, nella tua cella puzzolente, intorno al cortile del carcere.
 
Bruce Springsteen - Johnny 99

Tradurre è sempre tradire
Vi ripropongo (fortunelli!) la mia rubrichetta di traduzioni libere e infedeli (interpretazioni più che traduzioni), la lingua - pure quando è quella con la quale, per puro caso, si è nati - è una barriera e la comunicazione è solo un utopico desiderio; per cui prendete con le dovute pinze questa roba che solo per comodità chiamiamo traduzione.
Faccio outing: confesso di essermi sempre preso poco col "Boss", la sua musica non vibra con le mie corde (problema mio). Ma i suoi testi...

Bruce Springsteen - Jonny 99

E così la fabbrica di auto giù a Mahwah l'hanno chiusa il mese scorso allora Ralph si è messo a cercare un lavoro ma non l'ha trovato ed è tornato a casa ubriaco fradicio perchè aveva mischiato Tanqueray e vino
poi ha preso una pistola e ha sparato ad un guardiano notturno e adesso lo chiamano Johnny 99

In quella parte della città dove ai semafori rossi non ti ci fermi c'era Johnny che si dimenava con la sua pistola, sbraitando di spararsi in testa. Fin quando uno sbirro in borghese non lo prende alle spalle e, così
davanti al Club Tip Top, gli mettono le manette a Johnny 99

La città gli diede un avvocato d'ufficio ma il giudice era John Brown la carogna. Quello entrò nell'aula e squadrò il povero Johnny. Le prove parlano chiaro figliolo, e la sentenza sarà adeguata al crimine: in galera per 98 anni più uno così saremo pari, Johnny 99

Volarono urla e cazzotti nell'aula e la ragazza di Johnny se la dovettero portare via con la forza. Sua mamma si alzò in piedi e gridò: "Giudice non porti via il mio ragazzo in questo modo!" Bene figliolo hai qualche dichiarazione da fare prima che la guardia ti porti via per sempre?

"Giudice, avevo debiti che un uomo onesto non può ripagare e la banca si teneva stretta l'ipoteca per portarmi via la casa. Ora non voglio dire che questo fa di me un innocente ma è stato molto più di tutto questo schifo a mettere quella pistola nella mia mano

Quindi, vostro onore, credo fermamente che è meglio se mi metti a morte se credi di poter prendere la vita di un uomo per i pensieri che ha in testa. E allora prova a sederti di nuovo su quella sedia e ripensaci bene.
E lasciate che mi taglino i capelli e mi preparino per l'esecuzione.
 
Joni Mitchell - Blue

Ho sempre pensato, erroneamente, che foste in grado di capire la mia fragilità: la mia assoluta incapacità di competere.
Ho cercato in tutti i modi e in tutti i luoghi e in tutti i laghi (Marco Carta) d'impararvi: ma non c'è niente da fare.
Ma sono sicuro che la mia tristezza passi per la magnifica tastiera di Joni: che suona come la sua chitarra in Open.
Lei, La Dea, non ragiona come voi o come me: ci arrivate?
 
Tim Buckley - Jungle Fire

50 anni senza Tim
 
Mark Lanegan - One Hundred Days
sempre caro mi fu quest'ermo colle