Sono già state scritte moltissime recensioni su questo nuovo album dei Metallica, ma anch' io voglio dire la mia.

Molti hanno detto che più in basso di St. Anger non si poteva cadere, in effetti non potrei trovarmi più d'accordo, ma molti hanno esplicitamente detto che i The Four Horsemen ormai sono morti e che di loro rimangono solo gli anni '80, quest'ultima affermazione non è assolutamente vera, questo nuovo album si distacca in maniera molto radicale da "Load", "ReLoad" e soprattutto da quella specie di "cosa NU" indefinita e indefinibile chiamata "St. Anger". Infatti il nuovo album rappresenta il tanto aspettato e insperato ritorno al Thrash dei Quattro Cavalieri, non è possibile affermare che si tratti di Thrash duro e crudo in quanto le produzioni sono molto cambiate ma il ritrovato sound è molto vicino a quello degli anni '80. Ma ora analizziamo l' opera in modo un pò più appropriato.

Il sound è molto Thrash, assomiglia molto a quello adottato dagli Exodus nello splendido album "The Atrocity Exibition...Exhibit A", in particolare nelle tracce "Children of a Worthless God" e "The Atrocity Exibition", a mio parere non è del tutto corretto definirlo Thrash, ma piuttosto un suo derivato più moderno e melodico, un sound più evoluto (ma non per forza migliore) ma non sprecherò parole per inserire i nomi di generi derivato in quanto non mo piace per nulla utilizzare delle etichette troppo specifiche.

A partire dalla prima traccia  That Was Just Your Life, si comincia a sorridere poichè ci si accorge che i Metallica sembrano essere tornati, la canzone è velocissima, sparata a mille, James non lo ho mai sentito così veloce nel canto, anche il ritornello è fantastico, orecchiabile e rigido e quando parte l'assolo di Hammett nn mi sembra vero, ci sono gli assoli, e pure buoni! Si passa poi a The End Of The Line con riff potente , il ritmo è incalzante e il ritornello accattivante. Una canzone che invece mi ha convito meno è stata "Broken Beat & Scarred" che se pur orecchiabile la trova scarna e ripetitiva, è buono l'assolo; una delle canzoni che mi hanno colpito senz'altro è la ballad del disco "The Day That Never Comes" la quale, oltre che orecchiabile è musicalmente e organicamente perfetta con un assolo tra i più belli dell' album, melodico e tecnico allo stesso tempo, bello anche il testo e il ritornello. La quinta, forse la migliore song del disco, "All Nightmare Long" che è rigida, violenta, veloce ma anche piacevole e orecchiabile memorabile il ritornello e il riff più accattivante che potevano comporre, chitarre distortissime assolo fulminant, Kirk Hammett è illuminato. Segue "Cyanide" molto orecchiabile e con un bell' assolo, piacevole ma troppo ridondante in alcuni frangenti. Ora è il momento di fare un commentino anche a "The Unforgiven III", è dura farlo soprattutto dopo aver ascoltato il fantastico primo capitolo della saga, l'intro è a piano forte e sinceramente potevano risparmiarselo, sarà anche orecchiabile ma se notate è composto dalle solite tre note che si susseguono per 1 minuto e mezzo per lasciare il posto alle chitarre e da questo punto la song è più interessante, è molto differente dalle altre "Unforgivens" ma è sicuramente migliore del capitolo due, intro omettibile."The Judas Kiss" non è niente male e ha un riff potente e un ritornello accattivante, assolo tecnico niente male.

La traccia numero 9 è completamente strumentale, dura quasi 10 min ed è ricchissima, è "Suicide and Redemption", bella, bellissima ma troppi i riff che vengono incollato l'uno sull' altro, potevano essere utilizzati per esempio per costruirvi altre canzoni in futuro, ad esempio. Il disco si conclude con "My Apocalypse" da cui è tratto il nome dell' album "Death Magnetic" e quindi in qualche modo la titletrack, è veramente pesante e rutilante è carino l'assolo tecnico e l'orecchiabile riff, non male il ritornello, trovo però troppo violente le liriche come nella track 3.

Riassumendo, un disco che ci fa capire che i Metallica non sono tornati, ma ci sono sempre stati! In alcuni tratti trovo la parte strumentale eccessivamente pesante, in qualche modo logorroica, le percussioni sono a livelli di volume un pò troppo alti ed alcuni testi eccessivamente violenti, ma come già specificato nelle descrizioni delle tracce le buone qualità di questa band sono state tirate fuori!

Aspettando il giorno... il giorno che mai arriverà.

ma per i Quattro il giorno è arrivato... il giorno del riscatto!

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