Questa è la mia prima recensione, perciò non so se verrà decente.
Ride The Lightning, pubblicato nel 1984, a mio parere è un capolavoro della storia della musica, grazie soprattutto a quel genio di Cliff Burton, il bassista. Il primo album, Kill 'Em All, era molto grezzo e poco elaborato, anche se a me piace moltissimo. Questo è il primo album dove ci sono delle tracce composte anche da Cliff.
La prima traccia, Fight Fire With Fire, ha un melodico intro acustico, poi entra la chitarra distorta con un riff molto thrash (da non confondersi con trash, spazzatura), che ricorda il primo album. Dopodichè entra la voce calda di James Hetfield, che segue la chitarra. Il testo è una descrizione pessimistica del mondo di allora ("we all shall die!!"). L'assolo di Kirk Hammett è molto veloce e suggestivo. Molto bella la parte con solo il ritmo della batteria a doppia cassa di Lars Ulrich.
La seconda traccia, la titletrack, ha un famoso riff iniziale molto ritmato, che, sinceramente, mi ha un po' stancato. Dopodiché entra la voce, molto raschiante. Il testo parla della sedia eletrica (allegro!). L'assolo è lungo e più melodico di quello precedente.
Segue For Whom The Bell Tolls, che inizia appunto con rintocchi di campane. All'entrata degli strumenti c'è un riff distorto, che molti pensano essere di chitarra, mentre è del basso distorto di Cliff. Segue un riff di Kirk, e dopo entra la voce, raschiante e calda. Secondo me è la migliore performance della voce di Hetfield. Il brano è tratto dal romanzo "Per chi suona la campana" di Hemingway. Il brano termina con un fade-out.
Dopo viene Fade To Black, un pezzo molto malinconico e suggestivo. Inizia con un riff acustico e un lento e struggente assolo. Dopodiché entra la voce, sempre con un sottofondo acustico. Segue una parte distorta, ma lenta, un altro assolo simile al primo, di nuovo la voce con sottofondo acustico e la parte distorta. Segue un riff più veloce, e poi uno dei miei assoli preferiti, struggente, che termina con un fade-out. Il testo, ovviamente, tratta un argomento non allegro: parla di un uomo che si lamenta della sua vitaccia e progetta di suicidarsi. Il quinto brano è Trapped Under Ice, un brano molto thrash, che inizia già con un veloce assolo. Non mi prolungo su questo brano, perché non penso che meriti una descrizione più accurata (non sto dicendo che non mi piace, è solo inferiore rispetto agli altri... forse perché nella sua scrittura non ha collaborato Cliff!!). Il testo tratta di... boh, di un tipo incastrato nel ghiaccio che chiama aiuto ma non viene sentito. La peggiore canzone, a mio parere, è la sesta: Escape (anche questa non co-composta da Cliff!). Il riff iniziale non è male, ma il ritornello non è un gran chè, anche se dice "la vita è mia, vivo seguendo la mia strada, ecc.". Segue Creeping Death, un grandissimo brano molto thrash. Ha un inizio molto potente, sia per gli strumenti che per la voce. Il ritornello è molto bello (lo so che "bello" è un vocabolo stupido, ma non trovavo lessico adatto). Segue un assolo davvero fantastico, e un pezzo molto heavy, con il coro in sottofondo "die! die!". L'ending è anche molto suggestivo. Il testo parla della fuga degli Ebrei dall'Egitto.
L'ultimo brano, a mio parere, è un vero e proprio capolavoro. The Call Of Ktulu: non so cosa significhi, ho tentato di informarmi ma non ho ottenuto risultati. Fatto sta che richiama il Continente Nero, come anche la melodia del brano. L'intro è acustico: molto melodioso. Segue il "pesante" riff che durerà praticamente fino alla fine della canzone, con il basso distorto di Cliff in sottofondo e la chitarra di Kirk che segue la chitarra ritmica di James, "ritoccandola". Segue il fantastico assolo. Alla fine c'è uno stacco, poi ritorna la parte acustica e alla fine c'è un riff molto africaneggiante che mi sembra di avere già sentito da qualche parte ma non mi ricordo dove.

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