Al giorno d'oggi va di moda bollare lavori fatti esclusivamente con strumenti elettronici automaticamente come sterco senza valore, senza magari accorgersi che in mezzo ci potrebbe anche essere qualcosa che corrisponde all'esatto contrario, cosa risaputa da sempre fino a prova contraria. E qui sorge un interrogativo: può essere ancora possibile creare un vero e proprio capolavoro usando un semplice computer per creare tanti generi in un colpo solo, e soprattutto in un disco solo? Per la one man band Musica Per Bambini bisogna dire che la risposta è assolutamente sì.

Manuel Bongiorni (colui che si cela dietro questo progetto) si era già fatto conoscere con i precedenti "Nascondino coll'assassino", "Del Superuovo" (con la memorabile "Bolla Di Brodo") e soprattutto "M_sica" ("O' Dipintore" dice nulla?), ottimi lavori con una particolarità in comune: sono stati realizzati interamente con il computer. E chi avrebbe mai detto che l'anno scorso, sempre seguendo un solo stile capace di unire tutto in uno (l'elettronica), con questo "Dio Contro Diavolo (Ovvero La Girella Del Guitto)" avrebbe dato vita ad un'opera d'arte, una sinergia di mille e più generi capace di centrare il bersaglio? Forse nessuno.

Ma è questa l'anima del progetto Musica Per Bambini: un melting pot vero e proprio di classica, rock, metal, punk, avantgarde, molta elettronica, come delle mini-suite caratterizzate da atmosfere prima allegre, poi inquietanti, ed infine quasi circensi, come gli stessi concerti di tale one-man-band.

Manuel Bongiorni quando canta non è facile da descrivere: riesce ad essere tante voci in una sola persona. Tendente un po' alla durezza di un Mike Patton ("Morto Vivo", "Dio Contro Diavolo", con influenze molto alla Mr. Bungle del periodo "Disco Volante"), alla pacatezza di un Elio ("Lettere Dall'Armadio"), agli scioglilingua di un Caparezza ("O Caramellaio") o anche al Capossela più stralunato ("Cose Da Non Fare Al Gatto", canzone di lancio dell'intero CD). Ira, accidia, gola, lussuria, superbia, avarizia, invidia sono le forze oscure che agiscono nei personaggi che abitano in questo CD (che non a caso ha come tema proprio i sette peccati capitali). Non è cosa da tutti i giorni.

E "Dio Contro Diavolo" altro non è che la prova vera e propria che da una piccola scintilla può nascere un grande fuoco. Qualcosa che si dissocia da certi prodotti preconfezionati e senza anima.

Un'opera che è tutto e niente, un disco pieno e vuoto. Un universo di tutti e di uno solo. L'unico luogo dove trovare personaggi bizzarri come Madiro Sovenzio, Maipago Tascamuta, Ronfasano Senzasosta, Nullavanzo Tuttomagno, Sonbello Solio, Manomorta Guastadonne e Lagogno Anchemè. La voglia di cambiare insopportabili limiti umani "dalla punta delle dita alla fine della vita". Una delle manifestazioni vere e proprie di una sorta di revivalistico Dadaismo italiano degli anni zero. Forse anche qualcosa di cui in futuro potremmo parlare ai nostri figli, per trovare una risposta a quell'interrogativo che si poneva il buon Vasco Brondi mesi prima dell'uscita di questo album.

Musica per bambini, certo. Ma forse più musica per adulti.

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