Con certezza è fra i miei dischi preferiti, questo capolavoro del grande canadese. C?è qualcosa di magico e sognante nelle atmosfere di Out On The Weekend, Harvest , Heart Of Gold, qualcosa che ti porta nel bel mezzo di una tranquilla casa di campagna o magari a ricordare amori passati con quel tocco d?armonica in più che ti fa viaggiare o soltanto sognare.

Harvest è composto da dieci canzoni non tutte uguali. Abbiamo il country, le atmosfere da pianoforte e orchestra diretta da Jack Nietzsche in A Man Needs A Maid e There's A World, il divertissement di Are You Ready For The Country?, quindi un disco molto vario musicalmente ma anche negli argomenti. Si parla di amore bucolico ma anche di temi "pesanti" come la droga che stava lentamente portando via il caro amico Danny Whitten che di lì a poco se ne sarebbe veramente andato in The Needle And The Damage Done o come Alabama che pone il problema politico e razziale delle ingiustizie accadute in passato ad opera dei Sudisti . Il disco si chiude con la lunga ed estremamente intensa Words impreziosita da particolari cambi di tempo e da un assolo davvero toccante ad opera degli Stray Gators. Certo le ?pecche? non mancano: alcune orchestrazioni di Nietzsche sono troppo pompose soprattutto in There's A World? secondo me la canzone più debole (ma pomposa) del disco.

In sostanza anche se molto articolato e un po' discontinuo rimane fra i miei preferiti sarà forse per quel timbro di voce così fragile e prossimo a spezzarsi del grande Neil.

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