8.Tutti morimmo a stento
Chiudiamo la prima parte della classifica con uno degli album più ingiustamente bistrattati del repertorio di Faber. Per essere un disco pubblicato nel 68, Tutti morimmo a stento è veramente avanti. Un disco cupo, claustrofobico, dove le follie e le paura del genere umano vengono racchiuse in una musica epica e orchestrale che inquadra alla perfezione ciò che De Andrè voleva rappresentare. L'incipit Cantico dei drogati è veramente da pelle d'oca e quando parte il ritornello "come potrò dire a mia madre che ho paura" è un pugno allo stomaco ed ad ascoltarla ancora oggi si rimane storditi. Nel disco poi si passa dalla pena di morte della ballata degli impiccati alla pedofilia in Canzone di Natale.Da segnalare assolutamente Inverno, uno dei pezzi più belli del repertorio di Faber e Girotondo, assai particolare. Il tutto si conclude col Recitativo/Corale che può risultare un po' anticlimatico ma ben si addice come epilogo. Nonostante l'autore l'abbia sempre rinnegato, Tutti morimmo a stento è indubbiamente il primo mattone di un certo livello nel repertorio di Faber
Voto pignolo:9-
La gemma tra le gemme: Cantico dei drogati
Chiudiamo la prima parte della classifica con uno degli album più ingiustamente bistrattati del repertorio di Faber. Per essere un disco pubblicato nel 68, Tutti morimmo a stento è veramente avanti. Un disco cupo, claustrofobico, dove le follie e le paura del genere umano vengono racchiuse in una musica epica e orchestrale che inquadra alla perfezione ciò che De Andrè voleva rappresentare. L'incipit Cantico dei drogati è veramente da pelle d'oca e quando parte il ritornello "come potrò dire a mia madre che ho paura" è un pugno allo stomaco ed ad ascoltarla ancora oggi si rimane storditi. Nel disco poi si passa dalla pena di morte della ballata degli impiccati alla pedofilia in Canzone di Natale.Da segnalare assolutamente Inverno, uno dei pezzi più belli del repertorio di Faber e Girotondo, assai particolare. Il tutto si conclude col Recitativo/Corale che può risultare un po' anticlimatico ma ben si addice come epilogo. Nonostante l'autore l'abbia sempre rinnegato, Tutti morimmo a stento è indubbiamente il primo mattone di un certo livello nel repertorio di Faber
Voto pignolo:9-
La gemma tra le gemme: Cantico dei drogati
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