Tre album in sedici anni, a cinque dal precedente "Borderline", finalmente esce "ilikePosi!", disco in cui Posi si allontana dalle sonorità prettamente rap e hip hop, preferendo l'elettronica, a volte la techno, il rock e il punk.

Questo non vuol dire che i testi siano di basso livello, anzi sono come sempre originalissimi e ricchi di citazioni di personaggi più o meno noti: cantanti come Tormento in "Esaurimento", J-Ax in "Fottiti" ed "Essere un idolo", Bono Vox, Marya e Jesto sempre in "Essere un idolo" ma anche donne dello spettacolo e vips come Scamarcio e Paris Hilton.

"i like Posi!" è un tripudio di beat minimali (ma mai ripetitivi e banali) e suoni acidi.

Posi gioca molto con le parole, si diverte a prendere in giro la chiesa, la politica, i clichè, il gossip, i party mondani e coloro il cui successo è basato sul nulla.

Non è mai volgare ma piuttosto diretta in ciò che dice, non cerca di evitare termini che utilizziamo continuamente, i suoi messaggi sono ansimanti e distorti, le sue parole taglienti, pungenti, critiche, provocatorie e ricche di maliziosi doppi sensi.

Alcuni probabilmente la riterranno scandalosa per certi suoi testi come "Voglio farmi la dj", un brano autobiografico dove Posi racconta come durante i suoi dj set sia oggetto di sguardi languidi. Mica per niente è stata definita la Peaches italiana. Sicuramente anti-diva e non una "brava ragazza".

I singoli che hanno preceduto l'uscita di "ilikePosi!" sono stati appunto "Voglio farmi la dj", "I like Paris" (dove si prende gioco della platinata ereditiera americana Paris Hilton), "Clichè" e "Lamette" (omaggio a Miss Rettore), ognuno dei quali accompagnato da video colorati, ipnotici e divertenti.

Ci sono anche tracce più ‘tranquille', malinconiche e romantiche come "Noir" e "Aristocrazia del cuore".

Non mancano le collaborazioni: Yumiko in "Abbandonami" e "Neutrale" che riprende il ritornello dell'omonima canzone tratta dal loro album "Lividi"; Gianfranco Forattini in "Cristallo"; Entics in "Aristocrazia del cuore" e Dj Yaner in "Esaurimento".

"i like Posi!" è un'irresistibile commistione di suoni e lirycs. Le basi fanno venir voglia di alzare il volume a palla (i vicini mi hanno già rotto il cazzo -.-‘), saltare e fare casino. I testi sono molto canticchiabili ma sono al tempo stesso impegnati e seri.

È un disco che va contro tendenza, è esplicito, provocatorio, mette da parte l'ipocrisia. L'ironia è disarmante, acuta e sfacciata. Ed è proprio questo il bello!

Abbiamo dovuto aspettare non poco prima di poterlo ascoltare ma ne è valsa davvero la pena, è andato oltre le mie aspettative (e non lo dico per leccare...). "ilikePosi!" è talmente travolgente che non si può rimanerne delusi, si può non apprezzare il genere e questo suo cambiamento ma meglio così piuttosto che continuare a fare rap, aprire bocca solo per dargli fiato, come molti stanno facendo, tutti vestiti larghi che si credono dei gangster e dei ‘duri' solamente perché parlano di spaccio, armi e violenza gratuita.

Posi ha sperimentato un genere forse nuovo in Italia (in bilico fra l'hip hop e l'elettronica)  e quello che è sicuro è che funziona da Dio.

Senza dimenticare della grafica di "i like Posi!", curata da Posi in persona. A dir poco spettacolare, colorata, vivace e semplice. E complimenti anche a Giulia Bruno per le foto.

Carico i commenti... con calma