Primus è una band statunitense fondata in California e guidata dal carismatico bassista e cantante Les Claypool. Il gruppo si è distinto per un sound unico che mescola funk, metal, progressive e ironia surreale. Tra i massimi esponenti del crossover degli anni '90, sono noti per virtuosismi tecnici, testi grotteschi e una personalità live travolgente.

I membri storici sono Les Claypool (voce, basso), Larry LaLonde (chitarra) e Tim 'Herb' Alexander (batteria). Tra le influenze dichiarate eccessivamente citate si annoverano Frank Zappa, Residents, Pink Floyd, King Crimson, Captain Beefheart e i Rush. Tra i pezzi più noti: 'Jerry Was a Race Car Driver', 'My Name Is Mud', 'Wynona's Big Brown Beaver', 'Tommy the Cat', 'John the Fisherman'.

Primus è il trio più bizzarro emerso dalla California: psichedelia, funk-metal, virtuosismi e demenzialità a palate. Les Claypool e soci hanno ridefinito il crossover con una formula unica fatta di basso slappato, chitarra imprevedibile e batterie da funamboli. Amatissimi per la loro ironia sovversiva e il sound inclassificabile, hanno prodotto album ormai seminali come 'Sailing the Seas of Cheese', 'Pork Soda' e 'Frizzle Fry'. E sì: la loro attitudine live è leggendaria e il loro culto su DeBaser, dilagante.

Per: Appassionati di rock alternativo, freak della musica, bassisti in cerca d’illuminazione, fan delle stranezze e di Zappa.

 Il folle trio, capitanato dall’altrettanto folle (di più, di più!!) Les Claypool, rappresenta l’amore assoluto, i numeri UNO della musica.

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 Sembrano lontani i tempi di 'My Name Is Mud' e di 'Wynona's Big Brown Beaver', ma loro sono ancora lì, i Primus. Talmente diversi dal passato, ma allo stesso tempo i soliti fantastici buffoni che con le loro storie orribilmente ridicole e i loro personaggi macchietta vivono nel loro universo di plastilina.

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 Basso liquido, chitarra che sembra sempre da tutt’altra parte. La batteria secca, tagliente è il biglietto da visita del rientrante Tim (sempre sia lodato il suo proverbiale tocco ritmato, in controtempo che cementifica ancora una volta, quel suono aitante, stimolante e florido, che mai mi stancherà).

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 C’è l’immenso e tozzo basso puntualmente stuprato, ci sono i ritmi sbilenchi, quella chitarra sgraziata, le atmosfere grottesche, questa volta anche oscure e inquietanti.

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 I Primus sono i miei numeri UNO della Musica ed anche in questo caso, nonostante quanto di brutto riportato appena sopra, ad ogni ascolto vado in brodo di giuggiole.

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