Dopo quattro anni di assenza dalle scene i Radiohead hanno finalmente completato la registrazione dell'ultimo lavoro "In Rainbows". Di questo nuova avventura sonora si era parlato a lungo, già prima dell'uscita, per l'innovativo sistema di distribuzione digitale utilizzato per il suo lancio sul mercato, pensato per giungere ad un compromesso sull'annosa questione del prezzo di vendita del prodotto musicale.

"It's up to you!": è questa la rivoluzionaria formula adottata che permette ad ogni utente della rete di poter acquistare il prodotto al prezzo che lui stesso stima. Si possono infatti scaricare le tracce solo dal sito ufficiale della band già dal 10 Ottobre di quest'anno. Altra novità, e in questo la band capitanata da Thom Yorke non si smentisce, è l'uscita della "deluxe edition" dello stesso album, chiamata "discbox" che include il CD di "In Rainbows", un bonus CD contenente altre 8 canzoni, un'edizione in vinile di "In Rainbows" contenuta in due dischi ed un artbook. Edizione disponibile per la prenotazione dal sito web per 40 sterline (circa 57 euro).

Prossimamente anche noi comuni mortali, particolarmente legati alla tradizione, potremo acquistare una copia "normale"dell'album in formato cd (ma solo dal 31 Dicembre!). Tutta una serie di innovazioni collaterali al progetto principale che non finiscono per sviare l'attenzione dal contenuto sonoro.

Infatti i cinque di Oxfordshire sono ritornati alle origini trasformando un box nel loro nuovo studio di registrazione dove hanno trovato nuova linfa per scrivere un altro capitolo della loro nuova saga musicale che si distingue per l'uso di un armamentario vario ma semplice (registrazioni lo-fi, uso di campionature reiterate per creare effetti di continuità, groove in primo piano).

Atmosfere intime, randomiche rime che ci accompagnano per tutta la traccia costringendoci ad ascoltarne la risoluzione, luciferine chitarre ululanti, voce tremolante ed evocativa. Ed è proprio questa una delle sue carte vincenti: la voce del leader che più di altre volte, qui, è modulata in maniera diversa e più varia, senza mai strafare ("Reckoner"). Altro elemento distintivo è la messa in primo piano della batteria, soprattutto nella decima traccia "Videotape". Qualche parola in più va spesa, a mio parere, per il pezzo "All I need": un testo intriso di profonda malinconia, per tutto quello di cui si ha bisogno ma che ormai ha perso d'interesse. Un ritorno alla semplicità e alla leggerezza che ricorda i paesaggi sonori degli scozzesi Belle and Sebastian nel brano "Faust Arp". Presenti anche tracce che ci riportano alla mente i loro dischi precedenti. Esemplare "15 steps" molto somigliante nelle strutture musicali a "Idioteque".

Insomma un disco ben calibrato, che non eccede in sperimentalismi eccessivi e che sin dai primi ascolti si manifesta come un lavoro molto più accessibile rispetto ai precedenti. Da ascoltare tutto d'un fiato.

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