"Nessuno potrà mai sostituire Chester Bennington. Chi ha preso il suo posto l’ha fatto in punta di piedi."

 "Che questo disco sia l’inizio di un nuovo ciclo, che risollevi degnamente l’entusiasmo perso con One More Light."

From Zero segna il ritorno atteso e coronato da successo dei Linkin Park, con la nuova cantante Emily Armstrong che riesce a armonizzarsi perfettamente con la formazione originale. Il disco unisce nostalgia e innovazione, mantenendo viva la memoria di Chester Bennington senza sostituirlo. Le tracce offrono un bilanciamento tra melodia, aggressività e introspezione, confermando la validità del progetto. Un lavoro prudente ma ben fatto, adatto sia ai fan di lunga data che ai nuovi ascoltatori. Scopri il nuovo sound dei Linkin Park in From Zero, un disco che rinnova la leggenda.

 L'orrore vero non risiede in mostri o creature mitologiche, ma nelle dinamiche interne, che imprigionano i protagonisti in una rete di sofferenza emotiva e solitudine.

 Musolino invita il lettore a riflettere sull'inquietudine quotidiana, sulla fragilità dei legami familiari e sulla nostalgia di un passato che non era affatto più semplice, ma certamente diverso.

Della donna aracnide di Luigi Musolino esplora un orrore profondamente radicato nella realtà quotidiana, fatto di solitudine e relazioni familiari distrutte. Ambientato nel 1992, il romanzo utilizza la figura simbolica della donna-ragno per rappresentare sofferenza e desideri repressi. Con una scrittura incisiva, l'autore mette in luce tensioni emotive simili a quelle evocative di Stephen King, ma in modo più intimista e familiare. L'opera si distingue per il suo mix di nostalgia e riflessione sull'inquietudine personale. Scopri l'orrore nascosto nella normalità con 'Della donna aracnide' di Luigi Musolino.

 A questo album metto 4 stelle, rappresenta quanto c'è di meglio tra le canzoni su una squadra di calcio!

 Quando ascolto i brani struggenti il ricordo è per lui... Un valore aggiunto di un disco davvero bello a prescindere.

Il grande cuore della Sud è un album dedicato alla Sampdoria firmato dai fratelli De Scalzi. Con 10 brani e numerosi intermezzi da stadio, unisce atmosfere struggenti a momenti più leggeri. La partecipazione di Ricky Belloni alla chitarra arricchisce il lavoro e dona profondità ai testi, che raccontano storie di calcio e vita. Una raccolta consigliata a tifosi e appassionati di musica italiana. Scopri l’album e vivi la passione Sampdoria attraverso le sue canzoni!

 Myles sembra posseduto da uno strano demone, che di tanto in tanto lo fa anche sorridere e annuire.

 È il momento più intenso, intimo e profondo dell’intera esibizione e ci fa capire quanto possa essere potente la dimensione live.

La recensione celebra la potente e intensa performance di Myles Kennedy all'Alcatraz di Milano durante il suo tour 2024. Tra brani energici, assoli magistrali e momenti di commozione, il frontman cattura il pubblico con grande tecnica e sincerità. L’atmosfera è calda, interattiva e ricca di passione, confermando la sua qualità artistica e la profonda connessione con i fan italiani. Scopri l'emozione del live di Myles Kennedy, non perdere il prossimo concerto!

 "È un disco di ascolto piacevolissimo sia per la freschezza di brani ritmici che spaziano dallo swing al bossa nova."

 "Non poteva essere altrimenti, visto che i turnisti sono tutti eccellenti e affiatati musicisti."

La recensione celebra 'Slow Drag' come l'ultimo album hard bop di Donald Byrd prima del suo passaggio alla fusion. Pubblicato nel 1968 e registrato da Rudy Van Gelder, il disco presenta una formazione di musicisti eccellenti e offre brani coinvolgenti che spaziano dallo swing alla bossa nova. La qualità compositiva e l'equilibrio tra fraseggi classici e improvvisazioni moderne rendono l'ascolto piacevole e rappresentano un pezzo importante della storia del jazz. Ascolta ora 'Slow Drag' per scoprire un pezzo storico dell’hard bop di Donald Byrd!

 Dio c'è, cari signori, vive in una acropoli dove tutto è analogico e meravigliosamente imperfetto.

 Il suono è l'aspetto percettivo che diamo più per ovvio e scontato, eppure colpisce subito sul piano delle emozioni.

La recensione celebra l'album 'Crosby, Stills & Nash' come un capolavoro dell'epoca analogica, evidenziando la ricchezza sonora derivante da tecniche di registrazione vintage. Tra imperfezioni e rumori, l'autore esalta le armonie e la magia emotiva che solo il suono analogico riesce a trasmettere. Il valore artistico risiede nell'equilibrio tra melodia, arrangiamenti e l'intima percezione sensoriale. Un omaggio a un'era sonora ormai irripetibile. Scopri l'incanto senza tempo di Crosby, Stills & Nash in analogico!

 Fuad è uno dei primi serial killer del cinema e senza dubbio lascia il segno.

 Una fotografia vivida che esalta e risalta il sangue, vero protagonista della pellicola.

Blood Feast (1963) di Herschell Gordon Lewis è il primo film splatter, noto per la sua violenza esplicita e il forte impatto visivo. Il film racconta di un sadico assassino che compie brutali omicidi per un sacrificio alla dea Ishtar. Sebbene oggi possa apparire ridicolo, resta un'opera audace e storicamente significativa per il cinema horror. La fotografia vibrante e la colonna sonora originale arricchiscono un prodotto che ha segnato un'intera epoca. Guarda Blood Feast per scoprire le origini del cinema splatter!

 Il faccione in copertina del buon Steve non sembra affatto quello di chi ha trovato di nuovo il Sole.

 Steve Lukather è un musicista... scuro. La sua voce è scura, competente e decente, ma veramente scura.

Il nuovo album solista di Steve Lukather, 'I Found The Sun Again', presenta un lavoro competente e solido, registrato velocemente con collaborazioni efficaci. Tuttavia, emerge una certa oscurità nel tono vocale e strumentale che rende l'ascolto a tratti monotono rispetto alle atmosfere più solari dei Toto. Nonostante le cover e le composizioni originali variegate, l'ispirazione sembra contenuta. Un album che conferma la professionalità del chitarrista ma senza grandi novità. Scopri il nuovo capitolo solista di Steve Lukather e giudica tu stesso la sua musica.

 “Spectrum” è la summa di come intende la musica l’autore di Fregi dell’anima.

 Un viaggio a 360 gradi in cui c’è spazio per molti suoni diversi.

La Deluxe Edition di Fregi dell'anima di Saughelli offre un’esperienza musicale ricca e variegata, enfatizzata dalla presenza di cinque versioni di “Spectrum”. Tra synth pop, riff rock, elaborazioni sinfoniche e techno acid, l’album esprime la versatilità e la poliedricità artistica di Saughelli. Un progetto che unisce diversi suoni e atmosfere, creando un viaggio a 360 gradi nella musica contemporanea. Ascolta ora la Deluxe Edition di Fregi dell'anima e scopri il viaggio sonoro di Saughelli!

 Il melange di voci aliene e orchestre arcane commuove e inquieta al tempo stesso.

 Un'artista che non è mai sceso a compromessi, zitto zitto si è ritagliato un suo spazio tra i grandi.

L'album Strategia Esoterica di Deca conferma la sua autorevolezza artistica con un sound unico e coinvolgente. Il lavoro chiude idealmente una trilogia dedicata a temi esoterici e paranormali, offrendo atmosfere che oscillano tra inquietudine e bellezza. La musica fonde influenze dalla tradizione cosmica, dal minimalismo contemporaneo e dalla musica concreta. Il disco si distingue per la sua progressione e la capacità di emozionare tra critica e pubblico. Ascolta ora Strategia Esoterica di Deca e immergiti in un viaggio musicale unico nel suo genere.

 Il film trasuda dell’inconfondibile influenza di Hitchcock, dalla suspense costante all’archetipo della protagonista bionda.

 Anche se parte della suspense si basa sul classico cliché del “seminterrato buio di notte”, il ritmo e l’atmosfera del film sono solidi.

Still of the Night è un thriller psicologico del 1982 diretto da Robert Benton che omaggia lo stile di Hitchcock. La suspense è solida, ma Meryl Streep appare poco a suo agio nel ruolo da femme fatale. La regia e l’atmosfera noir sono interessanti, anche se il finale risulta un po’ frettoloso. Un film consigliato agli appassionati del genere e agli amanti del cinema classico. Scopri questo thriller vintage ispirato a Hitchcock, disponibile su Prime Video!

 «Non c'è altro da aggiungere per descrivere questo memorabile ed ormai intramontabile spaghetti western; anche se, visto l’andazzo, sarebbe più corretto definirlo fagioli western...»

 «Il film del 1970 è il primo del duo Hill-Spencer in cui le scazzottate sostituiscono le pistolettate e diventano definitivamente il loro marchio di fabbrica.»

La recensione celebra "Lo chiamavano Trinità" come un cult intramontabile dello spaghetti western, apprezzato per il duo Terence Hill e Bud Spencer, le scazzottate iconiche e l'umorismo brillante. Viene evidenziata la colonna sonora di Franco Micalizzi e il ruolo fondamentale del regista Enzo Barboni. Il film è descritto come un mix divertente e unico nel suo genere, imperdibile per gli amanti del cinema d'azione e commedia. Scopri il cult „Lo chiamavano Trinità“ e lasciati conquistare da humour e azione!

 La Giustizia dei tribunali... può solo illudere di restituire dignità alla morte e un senso agli eventi.

 Eastwood pone le domande senza dare le risposte, rifugge le scorciatoie e il moralismo.

La recensione celebra 'Giurato numero 2' come un'opera magistrale di Clint Eastwood, capace di indagare la complessità della giustizia e delle scelte morali. Il film si distingue per la profondità tematica e l'interpretazione intensa di Nicholas Hoult. Proseguendo la tradizione umanistica del regista, si evita ogni semplice dicotomia tra buoni e cattivi, offrendo uno sguardo lucido sulle sfaccettature dell'animo umano. Considerato tra i migliori film dell'anno, può rappresentare un ideale commiato al cinema per Eastwood. Guarda Giurato numero 2 per un intenso viaggio tra verità e giustizia firmato Eastwood.

 I primitivi demo, esausti ed approssimativi, sono stati restaurati e lucidati fino ad assumere una veste, se non allo Stato dell’Arte, almeno professionale.

 Certo che l’album di quattro anni fa “The Symbols Remains” è di ben altro livello.

Ghost Stories dei Blue Öyster Cult è una raccolta di demo restaurati degli anni 70 e 80, offerta principalmente ai fan storici. Grazie alle moderne tecnologie e al lavoro di Richie Castellano, i brani hanno una veste professionale. Il disco mostra sia l'energia che un'artificialità, con contributi vocali insoliti e una cover dei Beatles. Pur non essendo al livello degli album migliori, rimane un interessante pezzo di storia. Scopri il passato restaurato dei Blue Öyster Cult con Ghost Stories!

 Scrivere di certi dischi è come cercare di acchiappare le nuvole o unire i puntini delle stelle con una matita.

 «Il buio non è il nero, ma una strana e impalpabile luminescenza» descrive perfettamente il disco.

La recensione celebra "Who Will You Love" come un capolavoro musicale del 2024, frutto dell’incontro tra l’alchimista sonoro Owen Lawrence (The Dengie Hundred) e la storica dell’arte Gemma Blackshaw. Il disco si distingue per la sua atmosfera sognante, tra ambient, folk e slowcore, con una narrazione intima che evoca emozioni profonde e paesaggi sonori immaginifici. La poesia e la delicatezza della voce di Gemma si uniscono alla raffinata produzione di Owen, creando un’esperienza unica e coinvolgente. Ascolta ora Who Will You Love e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Il titolo del nuovo album è di per sé già molto eloquente e ci racconta l’anima delle dieci tracce.

 Lodevole è l’arte del lasciare andare ma ancora più preziosa è quella del saper continuare.

The Art Of Letting Go conferma Myles Kennedy come artista maturo e versatile, capace di fondere tecnica e sentimento. L’album, terzo della sua carriera solista, è arricchito da collaborazioni di qualità e sonorità variegate, che spaziano dal blues al southern rock. Il progetto riflette serenità e determinazione, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio intimo e potente. La produzione curata di Michael Baskette valorizza ogni dettaglio musicale. Scopri ora l’ultimo capolavoro di Myles Kennedy e lasciati conquistare!

 "La 'Sostanza' nuoce interiormente, anche se rende apparentemente belli e performanti."

 "La bellezza è solo l'inizio del tremendo." – Rainer Maria Rilke

Il film 'The Substance' di Coralie Fargeat è un'opera potente e provocatoria che va oltre il semplice body horror, approfondendo temi come la bellezza, l'identità e la società dello spettacolo. Le interpretazioni degli attori e gli effetti speciali sono di alto livello. La trama riflette una critica sul desiderio umano di fermare il tempo, con un finale intenso che può risultare disturbante ma efficace. Un film che stimola forti riflessioni e non lascia indifferenti. Guarda 'The Substance' e scopri un cinema che sfida e fa riflettere.

 Quello che viene fuori dallo shaker non è certamente un Vesper Martini, ma sicuramente un cocktail dal gusto altrettanto dolce e amaro.

 Dalla copertina del disco Donald Byrd tira giù la sua scala reale e non ce n’è per nessuno.

La recensione celebra l'album "Royal Flush" di Donald Byrd, un capolavoro Hard Bop inciso nel 1961 per la Blue Note. La formazione include leggende del jazz come Herbie Hancock e Pepper Adams, e l'album si distingue per groove blues ed eleganti fraseggi. L'autore valorizza la storia della Blue Note e la produzione tecnica che rende l'opera un classico. Un must per gli amanti del jazz. Ascolta ora Royal Flush e immergiti nel miglior Hard Bop di tutti i tempi!

 Ein Deutsches Requiem è il capolavoro sommo di Brahms.

 Non è un Requiem come tutti gli altri, ma un'opera luterana che mette in musica passi della Sacra Scrittura.

La recensione celebra l'Ein Deutsches Requiem Op. 45 di Brahms come un capolavoro unico nel suo genere, distinguendolo dalle altre Messe per defunti. Il Requiem, scritto in stile luterano, mette in musica passi delle Sacre Scritture anziché preghiere tradizionali. La composizione, suddivisa in sette brani, esalta l'interpretazione del coro e dei due solisti, soprano e baritono, regalando emozioni profonde all'ascoltatore. Ascolta l'Ein Deutsches Requiem di Brahms e lasciati emozionare da questo capolavoro senza tempo.

 Meno male che c’è ‘sto film che dileggia la “serietà” dell’umanità.

 Fottuta gente normale, la odio.

La recensione di Repo Man esplora con ironia punk la satira sociale e la critica feroce al sistema capitalistico e ai ricchi. Il film di Alex Cox, tra elementi fantascientifici e surreali, racconta un mondo in decadenza con personaggi indimenticabili e trovate geniali. La narrazione esprime una rabbia consapevole e divertita, valorizzata dalla performance carismatica di Harry Dean Stanton. Un cult imperdibile per chi ama il cinema anticonformista e la critica sociale dissacrante. Scopri il cult punk che smaschera l’ipocrisia con ironia e caos!