Se si lascia una bottiglia di vino aperta, anche il migliore, kennesò un brunello di montalcino, svanisce.
Forse è quello che è successo a John Frusciante, anima magica dei Red Hot Chili Peppers, che si è prodotto in ottime realizzazioni da quando è tornato nel gruppo ma che ha forse finito lo "spirito" di un tempo.

"By The Way" è un disco debole, scontato, quasi commerciale. A tratti veramente noioso.

Ricordate l'inizio esplosivo di "Californication" con l'urlo liberatorio? Ricordate "Give It Away" o "Suck My Kiss" dal disco "Blood Sugar Sex Magic" che sta alla musica come Dante sta alla letteratura?
Bella la canzone di chiusura "Venice Queen", psichedelica e toccante. Non male la canzone che dà il titolo al disco, anche per lo strepitoso video che la accompagna su MTV.

Ma tra la traccia 1 e la 16 si rischia di sbadigliare piú volte. E mi ritrovo la mattina sotto la doccia e rimpiangere grandi personalità degli ultimi decenni della musica americana, J Mascis, Billy Corgan, Black Francis, Greg Dully...

Ah, la tauromachia...

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