Non è facile parlare dei Sigur Ros, e ancor meno lo è parlare di questa loro terza fatica, che già a partire dal nome è sfuggente e indefinibile; non ha un nome infatti, ma non si può chiamare "White album", nonostante la copertina, per via dell'illustre predecessore, nè "omonimo" per via di quelle due parentesi () che che fanno inquietante mostra di sè sopra il candido sfondo.
L'album tra parentesi, così lo chiamero, contiene otto traccie, anch'esse senza titolo, che sono però intimamente legate fra loro, e difficilmente distinguibili se prese singolarmente, essendo momenti di un tutto indivisibile. La musica dei Sigur Ros riflette la solitudine dei ghiacci perenni d'islanda e la malinconia della notte senza fine... è musica da meditazione, minimalista, con pochi riff di piano o chitarra ripetuti e trascinati senza sosta, in maniera ipnotica. Ogni tanto la voce magica di jossi si affaccia ad accompagnarci in questo strano viaggio senza meta... Poco si può analizzare a livello tecnico perchè è tutto di una semplicità sconvolgente, la musica è semplicemente bella. Le composizioni si muovono su un piano ritmico costante, che non ha alcuna variazione apprezzabile nei 60 minuti dell'album, a parte l'ultima traccia in cui la batteria si fa quasi hard-rock, e le atmosfere così dilatate dovrebbero annoiare, ma non è così, sembrano giuste e opportune tutte le ripetizioni.
Come già detto questa è musica da meditazione, e va valutata in maniera non convenzionale, più per le emozioni che trasmette che per la bravura con cui è costruita. Lo ascolti e ti piace anche se non riesci a capirne il motivo, ti seduce e ti cattura prima che tu riesca ad accorgertene... Non avevo in mente di scrivere una recensione così, ma mentre scrivo stò ascoltando l'album e andando avanti è sempre più difficile trovarvi delle pecche, posso solo consigliare di ascoltarlo nel silenzio della notte, lasciando che guidi i nostri sogni.
Elenco tracce e testi
01 [Vaka] (06:38)
you sigh low tonight
you're so alone
you're so
you sigh alot and fight
you're so lost
you're so
you fight so low
you're so alone
you sigh low
your sighs are low
you're so
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Altre recensioni
Di microman
E le parole non contano, cosa le canzoni dicono lo crea la vostra testa.
Gli accordi sarebbero anche uplifing, che tirano su, ma le distorsioni in sottofondo, seppure delicate danno un senso di angoscia.
Di TheBlackAngelsDeath
Se in quel momento mi fossi trovato sull'orlo di una scogliera mi ci sarei lanciato correndo e gridando a squarciagola.
Tremai per una notte in un bosco assorbito dalla notte. Il freddo ed il caldo. Il giorno e la notte. La vita e la morte.
Di fede
"( ) è in assoluto l'album più commuovente, emotivo, ricco di pathos, di lacrime, profondo, oscuro e lucente che conosco."
"Più che un disco un’esperienza di vita, un portale verso luoghi interiori mai esplorati."
Di Listening Room
La voce diventa puramente uno strumento musicale, capace di suscitare emozioni che a parole non possono essere espresse.
Questo disco rappresenta il trionfo dell’insensatezza, l’accettazione serena di qualcosa a cui non si può e non si vuole sfuggire.
Di Elizium
Paesaggi sconfinati, profondità sonore di penetrante intensità emotiva, dove il viaggio fra la terra e il cielo, fra le tenebre e il sogno, fra la vita e la morte, ti porta alla scoperta di un mondo immaginario, incredibilmente reale e perfetto.
Una dimensione sonora e spirituale che riconosci come estremamente vicina, le vibrazioni che hai sempre ascoltato, ma finora solo dentro di te.