I Nani da Giardino che furono i Giganti dell'isola di ghiaccio.
È dura realtà rendersi conto che anche i puri, quelli che pensavamo incorruttibili, hanno un prezzo e che sono glissati dal colle di un vulcano per accettare un compromesso: quello di vendere l'Islanda dunque, per la pop inglese. Pubblicità, tournée, notorietà... è questo il mezzo che li ha offerti a tutti invece dell'essere Unico.
La nebbia improvvisa sta sparendo poco a poco. I folletti svaniscono nelle luci soffuse per trasformarsi in nani da giardino che bevono il tè della regina alle cinque del pomeriggio.
Si sono dileguati i suoni strani nordici, gli accostamenti sperimentali di cui non si sapeva ancora il gusto ma che si assaporavano con l'emozione della scoperta. Sorprendendoci.
Permangono i tintinnii dei campanelli, rimembranza lontana della consistenza del ghiaccio, verso la luce che sta già mutando sfumatura, attraverso l'aria in cui si propaga, sotto le percussioni certe di mani divenute esperte.
I Sigur Rós hanno studiato, migliorando la tecnica. Perdendo un po' della loro naturalezza e spontaneità. Forse i loro manager hanno imparato fin troppo bene la lezione.
Malgrado una perdita di colore, la voce superba e potente di Jónsi è la carezza di ciò che è stato. L'orchestrazione più accurata, l'arco sulla chitarra e il nuovo batterista, conservano la speranza di un affascinante ritorno alle origini.
Malgrado tutto, non nostalgia, perché dal vivo sprigionano una forza vitale di un'energia incontenibile, e uno stile, pur sempre inconfondibile.
Elenco tracce testi e samples
02 Glósóli (06:15)
Nú vaknar þú
Allt virðist vera breytt
Eg gægist út
En er svo ekki neitt
Ur-skóna finn svo
A náttfötum hún
I draumi fann svo
Eg hékk á koðnun?
Með sólinni er hún
Og er hún, inni hér
En hvar ert þú....
Legg upp í göngu
Og tölti götuna
Sé ekk(ert) út
Og nota stjörnurnar
Sit(ur) endalaust hún
Og klifrar svo út.
Glósóli-leg hún
Komdu út
Mig vaknar draum-haf
Mitt hjartað, slá
Ufið hár.
Sturlun við fjar-óð
Sem skyldu-skrá.
Og hér ert þú...
Fannst mér.....
Og hér ert þú
Glósóli.....
Og hér ert þú
Glósóli.....
Og hér ert þú
Glósóli.....
Og hér ert þú
03 Hoppípolla (04:28)
Brosandi
Hendumst í hringi
Höldumst í hendur
Allur heimurinn óskýr
Nema þú stendur
Rennblautur
Allur rennvotur
Engin gúmmístígvél
Hlaupandi inn í okkur
Vill springa út úr skel
Vindurinn
Og útilykt af hárinu þínu
Eg lamdi eins fast og ég get
Með nefinu mínu
Hoppípolla
I engum stígvélum
Allur rennvotur (rennblautur)
I engum stígvélum
Og ég fæ blóðnasir
En ég stend alltaf upp
(Hopelandic)
Og ég fæ blóðnasir
Og ég stend alltaf upp
(Hopelandic)
11 Heysátan (04:09)
Heysátan
Höfðum þau hallí ró
En ég sló
Eg sló tún
Eg hef slegið fjandans nóg
En ég sló
Heysátan
Þá fer að fjúka út
Ut í mó.. (ég dró)
Heyvagn á massey ferguson
Því hann gaf undan
Og mér fótur rann... Andskotann
Eg varð undan
Og nú hvíli hér
Með beyglað der
Og sáttur halla nú höfði hér
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Altre recensioni
Di Totisque
"Le emozioni sono paragonabili a quelle di una goccia di rugiada pronta a cadere da un petalo di giglio: semplici, purissime."
"Takk... trasmette luce, ombre, malinconia, felicità. Quando finisci di ascoltarlo, lo rimetti per ricominciare la fiaba."
Di Giordyboy
E’ un disco senza via di scampo, che ti corre dietro e prima o poi ti prende, non esiste l’illusione di farcela, di scappare.
Da quando sono tornato ho il cuore a pezzi e l’anima che sanguina... ma mi sembra di essere felice.
Di Alex1965
La bellezza della musica dei Sigur Rós è impalpabile; il loro successo inspiegabile.
Droga per le orecchie, per la mente, per il cuore. Semplicemente: la miglior band del pianeta!!!
Di just_a_dream
I ghiacci del nord si sono sciolti sotto un nuovo sole.
Un capolavoro emozionale, un’opera unica.
Di The Punisher
Qui tutto è già stato detto (e li ringraziamo enormemente per questo) ma dov'è la novità?
Meno genio e più artigianalità: darei un 4 a quello che rappresentano, ma un 2 al valore intrinseco dell'album.